- n. 7 - Novembre/Dicembre 2024
- Curiosità
The Sims e i giochi sul lutto
Imparare l’accettazione della morte e il lavoro degli impresari giocando con il computer.
Chi non ha mai giocato almeno una volta a un
videogioco?
Chi fa parte delle prime generazioni di
gamer (giocatori) ricorderà sicuramente i primissimi giochi elettronici che si trovavano nelle sale dedicate di 40 e 50 anni fa:
Pac Man, Tennis, Tetris, dove la grafica era molto semplice e lenta, se paragonata ai giochi moderni, ma che hanno appassionato milioni di persone.
Oggi il mondo dei
videogame si è trasformato completamente ed è possibile vivere una seconda vita virtuale in giochi in cui ci possiamo costruire una famiglia, una città, amici, lavoro e tutto quello che desideriamo in un mondo parallelo. La tecnologia permette di creare e personalizzare ambienti, storie, personaggi in modo da farci “vivere” un’esperienza talmente simile a quella della vita reale che spesso il gioco è diventato un rifugio, una fuga da una realtà che non ci piace.
In un ambiente tanto realistico, in cui il nostro personaggio ha la
capacità e la necessità di intraprendere azioni come lavorare, crearsi una vita sentimentale, uscire con gli amici e andare a visitare la cerchia di parenti, era ovvio che prima o poi si sarebbe presentata la necessità di introdurre il tema della morte e del lutto. Non si tratta semplicemente di far morire un personaggio, cosa già presente in molti videogiochi di azione (i così detti “spara-spara” ad esempio), ma
di creare delle situazioni in cui sia possibile affrontare il tema del funerale, della cerimonia e della sepoltura come nella vita reale.
In un articolo di alcuni anni fa avevamo già parlato di qualcosa di simile affrontando l’argomento della scomparsa dei personaggi all’interno del gioco
Animal Crossing, in cui veniva data la possibilità di ritrovarsi virtualmente con la propria famiglia e gruppo di amici per dare l’addio ai propri cari in modo virtuale, in un momento storico (ondata Covid) in cui era impossibile vedersi (“
Le nuove frontiere del lutto” Oltre n.4 luglio/agosto 2021). A distanza di alcuni anni e dopo che le restrizioni imposte dalla pandemia sono decadute, l’argomento del lutto nei videogiochi è rimasto una costante e i programmatori si sono addirittura spinti oltre, verso la realizzazione di estensioni che ne analizzano e percorrono le varie declinazioni.
The Sims Life & Death Extension Pack
The Sims è forse il più famoso gioco di simulazione sociale esistente. Su
The Sims il giocatore ha l’opportunità di crearsi il proprio personaggio, la propria famiglia, di incontrare amici, il partner e vivere la propria vita virtuale. Il 31 ottobre, in concomitanza con la festa di Halloween, i creatori di
The Sims (Electronic Arts) hanno fatto uscire il
Life & Death Extension Pack (pacchetto estensione Vita e Morte) da poter inserire nella versione più recente del gioco.
Ma cosa comprende questa estensione che sembra essere incentrata sul tema della morte e dell’afterlife (tutto ciò che comprende le esperienze dopo la morte)? Il
trailer per pubblicizzare l’uscita del pacchetto estensione, uscito a metà ottobre, mostra come tutto inizi proprio dal momento tragico in cui uno dei personaggi viene colto da un malore che lo porta alla morte, lasciando nella disperazione parenti e amici. La figlia, che era con lui nel momento del malore e che lo ha assistito, si trova così a dover
organizzare il funerale,
la veglia, a fare i conti con i fratelli che litigano per l’eredità e con il suo lutto personale. Le foto di famiglia, gli oggetti di suo padre le ricordano di quando erano felici insieme e di come adesso, oltre alla mancanza di una persona importante della sua vita, debba far fronte a tante problematiche legate agli aspetti pratici della morte: avvocati, documenti, oggetti di cui disporre sono tutte cose di cui si deve occupare.
Essendo questo un videogioco, però, sono previsti dei
task (compiti) da completare. Inoltre, dato che ci muoviamo in un mondo virtuale, entrano in scena i poteri sovrannaturali delle anime e del mondo dei morti.
Tra spiriti e fantasmi la nostra protagonista riesce a portare a termine tutti i suoi compiti e a ritrovare suo padre sotto forma di anima, per un
ultimo saluto che le farà capire quanto lui sia comunque presente nella sua vita.
Ogni aspetto di questo viaggio virtuale è personalizzabile:
dal tipo di funerale al cimitero, dalla tomba che si desidera per il proprio caro, alla cerimonia e ognuno crea la propria realtà come preferisce.
Il gioco sulle imprese funebri
La nuova espansione di
The Sims non è l’unico gioco che si occupa di funerali e cerimonie legate al settore funebre. Esiste anche un
videogame totalmente dedicato al nostro lavoro:
A Mortician’s tale (La storia di un’impresaria funebre). Questo gioco, che risale al 2017 ed è stato prodotto da
Laundry Bear Games, ha una grafica abbastanza semplice ma è interessante perché è incentrato sulle mansioni all’interno di una impresa funebre. Il giocatore, infatti, veste i panni della protagonista, una ragazza che lavora e dirige un’agenzia di onoranze e che viene raffigurata all’interno del suo luogo di lavoro dove
riceve le mail dei clienti, prepara le salme, sceglie il tipo di cofano o urna insieme alla famiglia, organizza la cerimonia funebre e opera la cremazione, restituendo le ceneri ai familiari.
In questo gioco, la protagonista racchiude in sé tutti i ruoli di ogni stadio del processo: dall’accoglienza dei clienti al ricevimento e alla preparazione della salma, fino alla restituzione delle ceneri. Questo porta il giocatore, che si trova a svolgere mansioni pratiche all’interno del lavoro reale di chi opera nel nostro settore, a vedere la morte e il lutto sotto un altro aspetto. Il gioco fu infatti creato per poter offrire una
visione realistica e pragmatica della morte, razionalizzando un evento che dovrebbe essere ritenuto normale nel percorso di vita ma che comprende anche la parte emotiva e il supporto ai dolenti.
Ci sono molti altri giochi che trattano il tema del lutto, alcuni più superficialmente rispetto a quelli che abbiamo analizzato, ma la tendenza che emerge da una breve ricerca, è quella di inclusione. In un'epoca in cui spesso si tende a “vivere” all’interno di realtà virtuali, siano esse App, giochi o simulazioni, anche il mondo degli
impresari, delle agenzie e di tutti i lavoratori che da sempre operano in un settore spesso tenuto a distanza per superstizione o paura, comincia a entrare in un contesto di normalità, come accade per ogni altro lavoro. In questo contesto rientra anche l’accettazione di
situazioni dolorose legate proprio al lutto, che possono essere elaborate tramite la sublimazione del gioco di ruolo.
Il futuro dei
videogame è in continuo movimento e non ci sorprenderebbe vedere, tra qualche anno, un
videogame immersivo nel quale riusciremo a comunicare e interagire con i nostri cari che non sono più tra noi, o con i nostri antenati.
Tanja Pinzauti