Analisi e statistiche riguardanti le pratiche funerarie in Polonia.
Tanatoprassi e previdenza funeraria
La tanatoprassi si attesta su livelli confidenziali. Il pioniere e massimo esponente di tale attività è l’amico Ireneusz (Irek) Migdał di Gorzów Wielkopolski, nel voivodato di Lubusz, non distante dal confine con la Germania. Egli opera soprattutto in tanatocosmetica e ricostruzione come spesso succede là dove la figura del tanatoprattore non è legalmente configurata.
Le assicurazioni funerarie sono praticamente inesistenti. I polacchi, come ancora molti italiani, preferiscono mettere da parte un gruzzolo per il giorno in cui....
La Polonia soffre, come l’Italia, della mancanza di una legge moderna sulle attività funerarie che dovrebbe ovviare a molti inconvenienti moralizzando la professione. Siamo, infatti, ancora fermi al testo obsoleto del 1959 (!) che non tiene conto, malgrado una pletora di leggine e disposizioni collaterali che non fanno che accrescere la confusione, degli importanti cambiamenti avvenuti in questo lasso di tempo. Purtroppo, come da noi, altri sono i soggetti di preoccupazione del Sejm, la Camera Bassa polacca (Camera dei Deputati) che ha un ruolo preponderante nell’iter legis del Paese. Le associazioni di categoria si danno da fare in questo senso ma i risultati si fanno attendere. Tutto rimane a livello di progetto.
Le associazioni di categoria
Due sono le associazioni di categoria del settore funerario in Polonia. La prima è la PSP (Polskie Stowarzyszenie Pogrzebowe – Associazione Funeraria Polacca) il cui Presidente è Krzysztof Wolicki. Di essa fa parte, come Vice Presidente, Marek Cichewicz co-proprietario di Bongo (trasporti internazionali) ed attuale secondo Vice Presidente della FIAT-IFTA di cui assumerà la presidenza nel 2020, dopo il giapponese Akinori Matsui che succederà l’anno prossimo alla boliviana Teresa Saavedra. La PSP organizza ogni due anni, quelli pari, la fiera Wojciech Krawczyk Memento Poznań(dal nome del fondatore, persona carissima, scomparso nel 2009) e pubblica la rivista bimestrale Memento. La fiera, nata nel 2001 a Varsavia, s’è trasferita dal 2012 a Poznań, capoluogo del voivodato di Wielkopolski (Grande Polonia).
L’altra associazione è la PIP (Polska Izba Pogrzebowa – Camera Funeraria Polacca che conta oggi 500 membri) creata nel 2002 e presieduta dal gioviale e battagliero Witold Skrzydlewski la cui figlia, avvocato e già deputato europeo, aveva ricevuto dai suoi colleghi di Bruxelles una distinzione per il fatto di portare il nome più impossibile da pronunciare di tutto il parlamento! Egli è riuscito, tra l’altro, dopo aver contattato tutti gli eletti dal Paese, ad ottenere una deroga per le imprese funerarie al divieto di attività commerciale domenicale frutto di una legge approvata a dispetto dei tempi in cui viviamo. Tra i vari motivi addotti per appoggiare la sua richiesta, oltre a quelli igienico-sanitari, quello dell’obbligo legislativo di seppellire entro 24 ore i morti per malattie infettive. E se uno moriva di sabato?
La PIP organizza, in partenariato con la Fiera di Kielce,Necroexpo, con cadenza biennale, negli anni dispari. Prossimo appuntamento dal 2 al 4 giugno nella ridente cittadina capitale del voivodato di Świętokrzyskie (Santa Croce), la cui squadra di pallamano è il campione d’Europa in carica, e dove sarà presente Tanexpo-Miami Funer, nel solco di una pluriennale collaborazione. Vi ritroveremo con immutato piacere Marcin Musiał e Marcin Paszkowski, organizzatori di Necroexpo e fedeli sostenitori dell’evento bolognese in seno al quale lo scorso anno, hanno organizzato l’isola espositiva polacca che ha riscosso un successo incontestabile. Anche la PIP pubblica una rivista - Biuletyn – con frequenza trimestrale.
Si tratta, in entrambi i casi, di associazioni di “comparto” che come tali riuniscono imprese di pompe funebri, produttori, gestori di cimiteri etc. Entrambe si battono per ottenere una nuova legge che porti ad un risanamento dei costumi del settore di pari passo con una valorizzazione delle competenze e della professionalità a scapito di una concorrenza sleale.
Decessi nel 2015: 400.000 (di cui il 70% per patologie cardiovascolari e cancerose)
Tasso mortalità: 10,4‰
Religione: cattolici 87,2%
Inumazione: 45/50%
Tumulazione: 35/40%
Cremazione: 15%
Funerali con funzione religiosa: 90%
Funerali con funzione laica: 10%
Prezzo medio di un funerale: € 2.000 +/- 15% a cui vanno aggiunti 400/700 euro di spese cimiteriali. Lo Stato interviene con un contributo di circa 1.000 euro per funerale
Imprese funebri: 2.800
Tanatoprassi: poco praticata, limitata soprattutto alla tanatoestetica e alla ricostruzione
Cimiteri: 12.000 (9.000 religiosi e 3.000 municipali