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L’importanza degli operatori funebri

Come accompagnare le famiglie, passo dopo passo, nella preparazione degli ultimi riti.

La scelta degli ultimi riti per commemorare la vita e la morte di una persona può comprendere un funerale tradizionale o una cerimonia commemorativa, così come entrambe.

Ogni scelta, seppur diversa e unica, richiama l’importanza, per le persone in lutto, di onorare e rendere omaggio a chi non c’è più ed esprimere il proprio cordoglio attraverso un rito.

Dopo una morte, i sopravvissuti dovranno innanzitutto affrontare una serie di compiti per la preparazione degli ultimi riti. Questi compiti che si trova ad affrontare la famiglia, in vista del funerale del proprio caro, sono numerosi ed emotivamente pesanti; diventa fondamentale poter contare sull’aiuto di un operatore professionale e con buone risorse empatiche che possa supportare la famiglia in ogni passo dell’organizzazione. Tra le cose che i dolenti dovranno affrontare e in cui l’operatore può fornire il proprio supporto psicologico e concreto citiamo:

  • fare un elenco di parenti, amici e colleghi del defunto e informarli il prima possibile dell’avvenuta morte.
    Questo passaggio, apparentemente semplice, può essere inficiato dallo stato emotivo di disorientamento che il dolente sta vivendo e dalla ferita continua del ripetere tale comunicazione. Molte volte, allo stato di shock subentra un’incapacità a “trovare le parole giuste” per comunicarlo. A tal proposito diviene importante poter avere una figura di riferimento a cui affidare questo compito informativo e di grande supporto. La comunicazione può avvenire telefonicamente o personalmente nei casi di familiari o persone più vicine, ma questa non sempre può essere la prima e più efficace scelta.
    Si può scegliere una modalità informativa meno impattante come la scrittura (come un messaggio), che sia breve, chiara e condivisibile a più persone, utilizzando parole semplici e concrete. Questo può essere visto come il primo passaggio da effettuare, da parte della figura delegata, lasciando poi spazio al conforto, al dialogo e alle parole in successivi momenti.
  • decidere se e quali contenuti pubblicare sui social media: si può pensare a indicare una persona vicina che si occupi di tale aspetto, riflettendo sulle parole più rappresentative e in linea con i desideri e la persona che era il defunto;
  • scoprire se il defunto ha lasciato istruzioni riguardanti un funerale o una cerimonia commemorativa o per la disposizione del suo corpo, che sia sepoltura, cremazione o qualche forma di disposizione green;
  • se non esiste già un programma, scoprire che tipo di funerale o di disposizione del corpo sarebbero adatte;
  • considerare importanti fattori culturali o religiosi;
  • raccogliere informazioni e scrivere il necrologio. Considerare l’idea di includere elementi quali: l’età del defunto, il luogo di nascita, la causa di morte, l’occupazione o il lavoro, i titoli accademici, l’adesione a circoli di associazioni, affiliazioni religiose, i nomi e la relazione col defunto dei più stretti sopravvissuti, l’ora e il luogo del funerale o della commemorazione che si sta pianificando;
  • chiedere agli amici di aiutare a organizzare i pasti dei familiari nei giorni successivi alla morte e di fornire un sostegno per altri compiti e per assistere i bambini, se necessario;
  • se devono arrivare parenti o amici da fuori, chiedere a qualcuno vicino alla famiglia di dare una mano con l’organizzazione del viaggio, come i trasporti o l’alloggio;
  • in merito alle direttive per il servizio funebre, è importante informare le persone che porteranno la bara o chi dovrà assumere altri ruoli nella cerimonia, come l’officiante, i sacerdoti, gli uscieri e persone che faranno l’elogio o gli elogi funebri:
  • raccogliere fotografie e altri ricordi per un album, un pannello commemorativo (collage di fotografie del defunto) reale o virtuale, preparare un sito web o un post commemorativo;
  • se la famiglia desidera avere un opuscolo con foto e informazioni sul defunto, suggerire di coinvolgere tutti i familiari per crearlo e stamparlo;
  • i parenti e un affiatato sistema di sostegno sono utili quando si tratta di prendere delle decisioni;
  • “ho fatto quello che voleva il mio caro o la mia cara? Ho fatto la cosa giusta?”. Spesso i familiari si pongono queste domande: è importante che l’operatore non tralasci nessun aspetto durante l’organizzazione della cerimonia e in merito alla disposizione del corpo.
Un aiuto professionale, che orienti e segua passo dopo passo le numerose decisioni, è la base da cui partire per poter affrontare i momenti difficili sia emotivamente che organizzativamente: contattare un’agenzia di pompe funebri, una camera mortuaria o un’associazione commemorativa è il primo passo che i familiari compiranno ed è per questo che l’operatore deve sapersi mettere a disposizione, sia per un aiuto concreto ma anche per una rassicurazione emotiva degli stessi familiari, che potranno così concentrare le proprie energie personali su altri passaggi emotivi così delicati.

Per sostenere la famiglia nel fare le scelte necessarie, può servire ricordare che ogni cerimonia può essere preparata in modi diversi seguendo le inclinazioni o direttive del defunto. Le decisioni in merito al rito, ad esempio, dovrebbero rispecchiare le volontà di chi è venuto a mancare e questo sarà sicuramente più facile se la persona in questione avrà lasciato delle indicazioni.

Alla luce della complessità dei passaggi richiesti dalla situazione, sappiamo che il funerale è una cornice per il dolore privato e la perdita pubblica, in cui il peso del dolore si riduce condividendolo con gli altri. I rituali funebri sono una dichiarazione dei sopravvissuti alla comunità: “Abbiamo perso qualcuno e siamo in lutto”. Lo scopo del funerale si può raggiungere sia con una scenografia punteggiata di diamanti e rubini, sia con una poesia e una canzone. L’importante, forse, è poterlo fare sentendo di aver fatto tutto ciò che era possibile, avendo avuto la possibilità di essere se stessi, accompagnati passo dopo passo.

Anche le migliori bare non hanno mai tutti i requisiti - non ci entra tutto quello che vorremmo seppellire con loro: il dolore e il perdono, la rabbia e la pena, gli elogi e i ringraziamenti, il vuoto e l’esaltazione, i sentimenti disordinati di quando uno muore”.
(Thomas Lynch)
Bibliografia di riferimento:
De Spelder, L.A. & Strickland, A.L. (2021). The last dance. Encountering death and dying
 
Tanja Pinzauti

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