- n. 6 - Settembre/Ottobre 2024
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Infortunistica Tossani. Radici solide e sguardo al futuro
Abbiamo incontrato le nuove leve dell’infortunistica bolognese, pronte a traghettare l’azienda verso nuovi traguardi.
La Tossani è la storia dell’infortunistica. Dalla sua fondazione ad oggi, il gruppo con sede a Bologna, ha fatto della scienza dell’infortunologia e dell’assistenza al cliente il proprio fiore all’occhiello.
Gruppo forte e in continua espansione, è abilmente guidato da pilastri storici come la Presidente Francesca Marchesini Tossani ed il suo braccio destro Pina Montereale, Responsabile della Direzione Generale, cuore e motore della Tossani. è proprio Pina che ci introduce alle nuove leve dell’azienda, con una punta di orgoglio: «La Tossani è un’azienda con radici forti ma proiettata verso il futuro.
Questi ragazzi sono il futuro. Il percorso qua da noi è semplice: si parte dal bancone reception, il cuore della Tossani, e se si dimostra di avere voglia di fare, si apre un percorso di apprendistato con assunzione. Da noi c’è la possibilità di crescere e di entrare in un gruppo che è come una famiglia» spiega.
Abbiamo incontrato alcune nuove leve dal gruppo Tossani che ci hanno spiegato il loro ruolo e la loro esperienza all’interno dell’azienda.
Andrea Salvi: 30 anni, consulente su San Lazzaro/Bologna
«Ho iniziato come stagista nell’agenzia di San Lazzaro a Bologna circa 7 anni fa svolgendo lavori di segreteria: ricevimento clienti, inserimento dati nel programma quindi imparando ad usare il gestionale. L’agenzia era gestita dal dottor Salvi, mio padre, che dopo essere stato maresciallo dei Carabinieri e aver lavorato all’ispettorato del lavoro di Bologna, è entrato nella famiglia Tossani. Essendo spesso fuori sede, aveva bisogno di qualcuno che gestisse l’agenzia di San Lazzaro così ho iniziato a lavorare con lui. Mi sono appassionato a questo mestiere perché ritengo che la Tossani offra un vero e proprio servizio alla società civile assistendo i propri clienti e un anno fa sono diventato consulente subentrando a mio padre.
Il rapporto tra il consulente e il cliente è un rapporto sfaccettato. Noi gestiamo persone che hanno subito un danno, da quello piccolo a quello in cui si ha a che fare con i parenti della vittima. Per questo la figura del consulente funge da supporto tecnico ma anche psicologico nell’affrontare l’iter del percorso al risarcimento. Il consulente ha competenze tecniche, umane e di vendita. L’aspetto che preferisco del mio lavoro è il contatto con le persone: aiutarle e vederle soddisfatte a conclusione della pratica. Nella Tossani mi trovo molto bene: qui si percepisce subito l’idea di gruppo e famiglia. Si lavora tanto ma ci si sente anche tutelati e capiti».
Matteo Bonuccelli: 25 anni, front office
«Il lavoro al front office mi dà l’opportunità di seguire anche i clienti in qualità di consulente e svolgo varie attività all’interno della Tossani. Prima di lavorare qua non sapevo bene cosa fosse un’infortunistica ma al front office impari cosa è e come funziona il processo di assistenza. Il mio lavoro consiste nell’aprire le pratiche, avere una prima linea con i clienti e seguirli insieme agli avvocati, che fanno il grosso del lavoro. Mi sento un po’ uno dei punti di riferimento dei clienti che si rivolgono a noi perché spesso, anche dopo aver aperto la pratica, cercano ancora la prima persona con cui hanno parlato.
Alla Tossani ho trovato un gruppo vero, mi trovo bene con tutti i colleghi. Il mio obiettivo è arrivare a fare il consulente per avere un contatto reale con il cliente. Mi piacciono i rapporti umani con le persone. In parte questo c’è già, perché rispondendo al telefono già adesso si instaura un contatto, ma ovviamente quando si arriva a parlare di persona la cosa è diversa. Anche i clienti stessi riescono a comprendere tutto facilmente e si riesce a gestirli meglio».
Francesco Fusai: 30 anni, amministrativo
«Lavoro alla Tossani da due anni, la mia esperienza precedente era totalmente opposta: la mia era una professione artistica che mi aveva portato a una situazione di precariato durante il periodo del Covid. Da lì la voglia di stabilità e di cambiare lavoro. In Tossani cercavano una persona che ricoprisse un ruolo nell’ufficio ricerche, quello cioè che si occupa di tenere traccia dei sinistri nelle notizie di cronaca. In realtà sono subito stato spostato al front office e da lì ho iniziato a conoscere il mondo dell’infortunistica. Dopo sei mesi al front office si è liberato un posto in amministrazione e ora è quello il ruolo che ricopro all’interno dell’azienda.
La mia è stata una crescita molto veloce: mi sono sentito accolto e ben voluto. Il mio ruolo include l’aspetto della consulenza, insieme al mio responsabile, quando i clienti subiscono un sinistro o un infortunio sul territorio di Bologna, e c’è anche una parte più amministrativa. Il mio ufficio si chiama “ufficio assegni” e ci occupiamo di gestire proprio gli assegni che arrivano dalle varie compagnie. Bisogna capire a quale pratica si riferiscono, se sono relativi a una lesione o a un danno materiale e di che cosa sono comprensivi. Nella drammaticità dell’accaduto portiamo delle “buone notizie” da un punto di vista di risarcimento economico.
Molte volte in Italia, per i casi di responsabilità civile auto, arrivano delle offerte: questo significa che la compagnia risarcitoria sa che il danno dell’infortunato non vale meno di una determinata cifra e spesso deve anticipare una sorta di indennizzo al cliente. L’incasso di questa cifra non compromette in alcun modo la trattativa per il risarcimento, ma spesso il cliente non lo sa e quando noi chiamiamo per informarlo che è arrivata l’offerta a titolo di acconto da trattenere sul maggior danno, molti si trovano spiazzati.
L’aspetto più bello del mio lavoro è il contatto con la gente. Mi piace molto anche quel poco che faccio di contabilità perché mi sono sempre piaciuti i numeri e la matematica».
Hafida Bouaaddi: 30 anni, studio medico
«Sono nella Tossani da giugno 2019. Sono stata assunta quasi subito e sono stata inserita nell’ufficio ricerche. È il punto di partenza per tutti i nuovi arrivati ed è il punto di partenza anche dell’azienda: l’ufficio ricerche si occupa proprio di fare ricerche in merito ai sinistri su tutto il territorio nazionale, con dinamica favorevole. In quell’ufficio ho imparato tutto quello che potevo dal mio responsabile: mi ha aiutato tantissimo a crescere non solo dal punto di vista lavorativo ma anche caratteriale. Ho ottenuto tanti risultati ed è una grande soddisfazione quando arriva il tuo responsabile e ti dice “sono molto fiero di te”.
Da semplice stagista sono diventata apprendista e ho iniziato a mostrare il lavoro ai nuovi tirocinanti. Pina è una persona molto attenta: più le dai, più lei ti gratifica e premia il tuo lavoro. Lei sapeva che il mio desiderio era quello di lavorare nello studio medico e mi ha detto: “tu continua così, vedrai che poi arriveranno soddisfazioni anche per te” e così è stato. Da un anno lavoro nel reparto medico e sto cercando di imparare il più possibile collaborando con un collega che ha moltissima esperienza. Sono molto contenta perché qui hanno creduto e investito su di me e su noi giovani.
Nello studio medico seguiamo il cliente dal momento in cui apriamo la pratica fino a quando si arriva a chiudere l’aspetto del danno fisico. Prendiamo l’appuntamento con il nostro medico per valutare se sono necessarie terapie fisiatriche oppure ortopediche e indirizziamo il cliente verso i nostri centri convenzionati. Una volta che l’infortunato è stabilizzato, il nostro medico rilascia una relazione che inviamo ai nostri liquidatori per accettazione e inviamo la documentazione all’assicurazione di controparte che passa tutto in mano al liquidatore per contrattare il danno fisico del cliente. Per quanto riguarda i sinistri mortali, ci occupiamo dei parenti delle vittime seguendoli in caso di assistenza psicologia e medica.
Il mio lavoro mi dà enormi soddisfazioni: quando il cliente arriva è spaesato, spaventato e traumatizzato dagli avvenimenti. Riuscire ad aiutarlo sia materialmente che psicologicamente, tranquillizzarlo ed essere presente, mi fa sentire utile. Se il cliente è tranquillo e si fida di noi, ho svolto bene il mio lavoro e mi rende orgogliosa».
Jessica Caltagirone: 32 anni, malasanità
«Lavoro in Tossani da 5 anni, ho iniziato all’accoglienza clienti, prendendo appuntamenti e rispondendo alle chiamate. Da lì ho imparato cosa è l’infortunistica, come approcciarmi ai clienti. Per me la Tossani è molto importante perché qua sono cresciuta sia professionalmente che umanamente: mi hanno dato un’opportunità di crescita lavorando un po’ in tutti i reparti e conoscendo tante persone e figure diverse.
Il mio lavoro attuale alla sezione malasanità consiste nel ricevere il cliente e capire se ci sono i requisiti per aprire una posizione e farla valutare a un medico legale. Acquisisco la documentazione, faccio firmare un pre-mandato e i nostri professionisti valutano se c’è stata la responsabilità medica. Sono una consulente, una figura di riferimento per chi si rivolge alla Tossani. Nel mio lavoro diventi quasi una sorta di confidente del cliente: si sfogano su come hanno affrontato la problematica, ti raccontano la loro storia.
Una qualità necessaria nel mio lavoro è avere molta pazienza ma anche essere profondamente empatici. Devi saper ascoltare e capire chi hai davanti perché ogni cliente ha una storia a sé. Devi anche lasciare la libertà al cliente di scegliere: io illustro quello che si può fare e li accompagno in questo percorso ma alla fine la scelta è loro. Per questo si instaura un rapporto umano con i clienti, ed è quello che mi piace qui, oltre al sostegno di Pina e dei colleghi».
Andrea Guizzardi: 23 anni, front office
«Il mio percorso per arrivare in Tossani è stato un po’ particolare. Studiavo ma per alcuni motivi ho dovuto lasciare l’università e cercare un impiego. Conoscevo già la Tossani, ma ovviamente non sapevo esattamente come funzionasse un’infortunistica e prima di lavorare qui la confondevo con le assicurazioni. Invece il tipo di servizio che svolgiamo è molto diverso.
Sono stato assunto qui come stagista, poi apprendista e mi occupo del front office quindi accogliendo i clienti e prendendo le telefonate. Ora sto iniziando un percorso di gestione clienti, acquisizione pratiche, ricerca sinistri affiancato dal responsabile e dai miei colleghi.
Del mio lavoro mi piace molto il rapporto con il cliente, ascoltare le storie, conoscere le persone. Mi piace sapere che diamo un servizio di supporto in un momento di difficoltà. In futuro mi piacerebbe continuare e approfondire il percorso commerciale che sto iniziando, andare a prendere i mandati dei clienti, assisterli in maniera più diretta. Qua mi sono subito trovato molto bene. La Tossani è come una famiglia: quando ho bisogno di aiuto i miei colleghi ci sono sempre; anche i responsabili che hanno molta esperienza e titoli di studio importanti non fanno pesare la propria posizione ma anzi, sono sempre disposti a insegnare e aiutare».
Giada Mantelli: 24 anni, ufficio ricerche
«Sono molto soddisfatta di lavorare in Tossani, è un’azienda importante che conoscevo già. Al momento lavoro nell’ufficio ricerche ma da ottobre sarò spostata nello studio medico. Passare dall’ufficio ricerche allo studio medico è già un avanzamento nel mio percorso lavorativo e sono grata all’azienda che crede in me: questo è un passo importante perché imparerò molte più cose riguardo al lavoro. Lo valuto come un’occasione di crescita.
Con i colleghi mi trovo bene, si lavora molto e se qualcuno ha un problema o necessita di supporto ci aiutiamo, ma si è creato anche un rapporto amicale. Mi trovo bene con tutto il gruppo Tossani, dai dirigenti e colleghi con esperienza ai giovani. È una famiglia in cui imparo molto e in cui mi sento accettata e valorizzata».
Un gruppo con radici solide la Tossani, che, come un albero, estende i suoi rami e le giovani foglie verso il futuro. L’investimento più arduo e lungimirante per un’azienda che continua a guardare al domani è puntare sui giovani, sulle nuove generazioni che cambiano i tempi, le leggi ed i business. Dopo le testimonianze delle giovani leve dell’Infortunistica Tossani, tra cui alcuni hanno già un ruolo con importanti responsabilità, possiamo confermare che i giovani credono in questa azienda alla quale viene dunque riconosciuta fiducia, stima e fedeltà non solo dai propri dipendenti e collaboratori, ma soprattutto dai suoi clienti nel loro momento di maggiore difficoltà. Tutto questo accade dal 1952, anno in cui venne fondata dal Prof. Michele Tossani, e prosegue da oltre 70 anni continuando ad arricchire la storia dell’infortunistica italiana ed europea.
Tanja Pinzauti