- n. 6 - Novembre/Dicembre 2023
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Il cuore pulsante della Tossani
La famiglia Tossani e la sua Emilia-Romagna.
Una storia iniziata oltre settanta anni fa quella della Infortunistica Tossani, quando nel 1952 il Professore Michele Tossani, bolognese doc, ebbe l’intuizione di mettere in piedi un’azienda specializzata nel risarcimento del danno.
Uno studio solido e affidabile che ancora oggi, per esperienza professionale e umanità, mantiene il suo primato in Italia e in Europa. Partita da via Marconi nel capoluogo emiliano, l’
Infortunistica Tossani oggi, grazie all’intuizione imprenditoriale dell’attuale Presidente Francesca Marchesini Tossani, ha una sede in quasi tutte le regioni italiane e con gli oltre 200 collaboratori, offre il proprio servizio in tutto lo stivale.
Bologna è la madre che guida tutti i suoi figli (le sedi regionali) e insieme, come una grande famiglia, accolgono, coccolano e assistono le vittime di un sinistro o un infortunio, che hanno bisogno di ottenere giustizia.
L’Infortunistica Tossani, erede della dignità morale del Professore Michele Tossani, è oggi sapientemente guidata dalla moglie Francesca Marchesini Tossani ma a raccontare questa realtà che da piccola azienda è diventata una grande famiglia con figli e figlie sparsi in tutta l’Italia, sono le voci di chi, non solo ci mette esperienza e professionalità, ma anche passione, amore e anima.
Pina Montereale, direzione generale
«Per me la Tossani è casa». A Pina Montereale, quando parla della “famiglia Tossani” brillano gli occhi. È entrata a farne parte ormai dieci anni fa e da quel momento è diventata il punto di riferimento per tutti: proprietà, collaboratori, partner. Un uragano di idee, dinamica e sempre pronta ad ascoltare tutti e tutte. «Gestire e organizzare il lavoro garantendo il rispetto di ogni singola procedura, coordinare i rapporti tra le due grandi aree richiede un impegno costante». Pina è ben consapevole del ruolo che ricopre con la giusta sensibilità e quel pizzico di fermezza che non guasta mai. «La sensazione che ho provato io quando per la prima volta ho varcato la porta dello Studio di Bologna è la stessa che vogliamo provino tutti. Chiunque entri in contatto con noi, che sia un nuovo collaboratore, un partner o l’assistito, deve sentirsi a casa e respirare l’aria che si respira in una famiglia unita, affiatata e che guarda nella stessa direzione. Tutti devono poter toccare con mano la bella realtà che è la Tossani».
Da qui la necessità di convocare - quando le distanze lo consentono - i primi appuntamenti nella sede centrale di via Marconi, ma anche la scelta di tenere, nonostante i numerosi uffici dislocati dal Nord al Sud del Paese isole comprese, il cuore pulsante di tutte le pratiche a Bologna. «La scelta di avere qui i liquidatori è nata per dare continuità al lavoro avviato e portato avanti dal Professore anche se lui, purtroppo, non ha potuto vedere tutta l’espansione della sua Tossani. Lui aveva tutta l’Emilia e due satelliti a Roma e Olbia. Oggi ci siamo decisamente allargati - dice con un filo di orgoglio. - Mantenere a Bologna la liquidazione di tutte le pratiche significa avere un riscontro più immediato. Se c’è qualche problema in tempo zero siamo già riuniti per risolverlo. Avere un liquidatore in ogni parte d’Italia diventerebbe dispersivo e, secondo noi, rischierebbe di allungare i tempi di chiusura».
Ma come sono cambiate in dieci anni le esigenze dell’assistito? «Oggi è decisamente più informato. Quando arriva in ufficio è già preparato, sa cosa vuole e cosa troverà dall’altra parte. Un altro aspetto sono le convenzioni che ogni giorno avviamo in tutta Italia: oggi è fondamentale e indispensabile avere dei partner accanto».
Luigi Peron, responsabile area Centro e Nord
«Quando anni fa, dopo aver maturato esperienza nel campo del risarcimento danni, ho iniziato a collaborare con lo Studio Tossani, ho fatto una scelta consapevole verso la serietà». Non ha alcun dubbio Luigi Peron, numero uno dell’area Nord dell’Infortunistica, arrivato nella grande famiglia nel 2018. Una scelta che rifarebbe altre cento, mille volte: «Ho scelto la storia e di essere parte di un’azienda che ha contribuito alla tutela dei diritti del danneggiato» ripete con assoluta certezza.
Ma cosa trova l’assistito quando bussa alla porta della Tossani? «Un’azienda robusta e forte, pronta a migliorare i propri protocolli e a soddisfare ogni esigenza e necessità. L’assistito con noi conosce ogni piccolo particolare e ogni singolo passo della sua pratica. Il mondo è cambiato e di conseguenza anche le esigenze; spesso ci ritroviamo ad ascoltare le più svariate necessità sia sul piano economico che umano. Siamo persone vicino alle persone. Non siamo un’azienda improvvisata, abbiamo oramai più di settant’anni di storia sulle spalle, anche noi siamo cresciuti giorno dopo giorno, rafforzando le strategie, migliorandole, adeguandole ai tempi che cambiano e soprattutto senza perdere mai di vista l’obiettivo: garantire assistenza e giustizia ai nostri assistiti».
E poi c’è un aspetto che non può essere trascurato. «Chi entra nelle agenzie Tossani ha la certezza di non dover mettere di tasca un solo centesimo. È lo Studio ad anticipare tutte le spese e solo una volta conclusa favorevolmente la pratica si chiude anche il cerchio economico. Non è una cosa da poco. Affidarsi a una realtà ben consolidata che sa come muoversi è una sicurezza maggiore».
Alessandro Privitera, consulente su Modena
«La nostra missione è far sentire il cliente protetto e sicuro», afferma Alessandro Privitera consulente su Modena, «senza ovviamente dimenticare tutti i servizi che offriamo: nulla viene lasciato al caso o trascurato». Guarda al futuro, ai passi che già sono stati fatti e a quelli che questa grande “famiglia” insieme ogni giorno fa: «La Tossani è partita da una base solida con il Professore poi, da quando ha preso le redini dell’azienda la nostra Presidente, è iniziata l’espansione oltre l’Emilia-Romagna che, è innegabile, sta portando grandissimi risultati. Dare la possibilità di usufruire dei nostri servizi non solo in Italia ma anche in Europa è indubbiamente una grande conquista, per noi che facciamo parte del progetto, ma anche per coloro che in noi trovano un porto sicuro».
Progetto ambizioso dunque, che ha imposto alla Proprietà investimenti non indifferenti. «Vero, ma noi siamo assolutamente convinti di ripagarli bene con la nostra professionalità e il nostro operare ogni giorno con passione e scrupolosità. Nonostante il cuore pulsante di tutto resti Bologna, l’uscire dal territorio per radicarsi in altri luoghi si è rivelata una scelta vincente. Gli assistiti apprezzano, le persone ci conoscono e le distanze così diventano spesso nulle. Insomma il rapporto è più diretto e veloce. Come ho detto, una scelta vincente che ha dato ragione allo sviluppo imprenditoriale voluto dalla nostra presidente, Francesca Marchesini Tossani, ma anche uno stimolo per noi a fare sempre meglio e di più».
Mario Congiu, consulente su Piacenza
«L’incontro con la Tossani è stato casuale, risale a quattro anni fa». Fa un passo indietro con la memoria al 2018, Mario Congiu, carabiniere in pensione il cui accento non nasconde le origini sarde. «Sono andato in pensione nel 2016, ma a me stare fermo non piace. Ho conosciuto questa bella famiglia e ho voluto subito farne parte: ed eccomi qui». Sorride e ricorda i suoi anni trascorsi con la divisa da quando, appena ragazzo, nel 1979 si era arruolato. «Ho portato con me tutto il mio bagaglio professionale: le mie conoscenze, la mia esperienza maturata nei tanti anni trascorsi nella Stazione dei Carabinieri di un paese e soprattutto la capacità di rapportarmi con le persone, le famiglie e le istituzioni».
Un approccio che, però è cambiato, visto anche il cambio di ruolo. «Vivere la vita del paese e della gente ti dà quella marcia in più. Per me reinventarmi consulente della Tossani è stato facile grazie soprattutto alla mia professione precedente, mi è servita. Perché? È come se avessi una corsia preferenziale nel confrontarmi ed entrare in sintonia con coloro che saranno i nostri futuri assistiti. Seppure sono cambiate le circostanze, mi sento un po’ come quando avevo la divisa, anche se oggi ho un gran vantaggio. Da Carabiniere magari mi ritrovavo a dover bussare alla porta di una famiglia per comunicare una brutta notizia e non nego che serviva un certo coraggio. Oggi, invece, arrivo dopo. Vado da loro per tendere la mano e dire “la Tossani è con voi”. La situazione è sempre molto delicata e non può mai venir meno quel tocco di sensibilità e umanità, ma oggi non c’è più la paura di guardare negli occhi quelle persone che hanno bisogno di te».