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Respirare per vivere appieno ogni momento

“Respira” è il filo conduttore della XVIII edizione de Il Rumore del Lutto, l’originale rassegna che con eventi di vario genere promuove la Death Education.

Diventa maggiorenne Il Rumore del Lutto, l’annuale festival dedicato al tema della morte, che si svolgerà dal 28 settembre al 17 novembre.

Una rassegna diventata un appuntamento fisso che vede protagonista principalmente la città di Parma, ma che coinvolge anche altre importanti località.
Promosso dall’associazione Segnali di Vita con la direzione scientifica e artistica dalla tanatologa, formatrice e giornalista Maria Angela Gelati e del giornalista, critico musicale e fotografo Marco Pipitone, l’edizione 2024 si presenta assai articolata e ricca di novità, a cominciare dalla durata che dalle poche giornate concentrate attorno alla ricorrenza dei defunti delle prime edizioni, si estenderà quest’anno a ben sette settimane, risultato dell’ottima accoglienza del pubblico.

«Un successo, all’inizio, vagamente sperato e del tutto inaspettato» ci racconta Maria Angela Gelati. «Ancora oggi fatico a credere come sia potuto accadere. Questo positivo feed-back ci ha fatto capire come le persone sentano la necessità di superare il tabù che circonda certi argomenti e ciò ci ha spronato a lavorare con sempre maggiore impegno ed entusiasmo».

Saranno sette settimane di incontri, concerti, mostre, convegni, performance teatrali, percorsi guidati, presentazioni di libri, laboratori per le scuole e tanto altro per approfondire una materia complessa e delicata come quella del lutto, spesso volutamente ignorata o bypassata, e offrire spunti di riflessione individuale e collettiva per aprire la mente a nuove prospettive e alla consapevolezza che la morte altro non è che una delle molteplici sfaccettature della vita stessa.

«Non solo si è dilatato il periodo di svolgimento della kermesse, ma si sono moltiplicati anche i luoghi che ospitano gli eventi» precisa Marco Pipitone. «Va da sé che Parma è e rimane la sede principale, tuttavia da qualche anno abbiamo cominciato ad interessare diverse città affinché anche altre comunità possano essere coinvolte in questo percorso emotivo e artistico fruendo di alcuni spettacoli propri del festival. A ciò è stata dedicata una sezione ad hoc: Il Rumore del Lutto Experience, che quest’anno vede innanzitutto la partecipazione di Genova e di Bologna con happening che si terranno nei cimiteri monumentali delle due città. Manifestazioni sono in programma anche a Prato, Salsomaggiore Terme, Firenze e a Reggio Emilia, protagonista della cerimonia di chiusura del festival. Non mancheranno poi vari appuntamenti in streaming gratuiti per dare la possibilità ad una più ampia platea di seguire alcuni incontri, attraverso le più popolari piattaforme».

Come sempre, il programma de Il Rumore del Lutto si articola prendendo spunto da un tema guida. “Respira” è il fil rouge che accompagnerà l’edizione 2024. Respirare profondamente per rendere i nostri sensi maggiormente ricettivi, così da accettare ed assaporare ogni momento con pienezza, sia nella gioia che nel dolore, consapevoli di quanto ogni esperienza sia preziosa per la nostra crescita interiore. Il tema è declinato nel claim “Vivi intensamente, abbraccia ogni istante”, un’esortazione a prendere coscienza del valore del tempo, incoraggiando a vivere intensamente, in modo attivo e ricco, per non avere rimorsi o rimpianti.

Il palinsesto del festival, ancora in fase di aggiornamento nel momento della stesura di questo articolo, è cospicuo come non mai. Si aprirà il 28 settembre a Parma con il tradizionale “Gala in Nero”, ispirato alla convivialità del banchetto funebre vittoriano, che offre ai partecipanti (rigorosamente vestiti di nero) una serata indimenticabile tra arte, musica e dj set con la performance pluripremiata Stuporosa, per terminare domenica 17 novembre a Reggio Emilia con un concerto del cantautore Motta: un live speciale in cui l’artista, tra i più apprezzati della nuova scena italiana, rivisita alcuni dei suoi successi e le canzoni dell’ultimo album La musica è finita, che sta portando in tour sui palchi di tutta la penisola. Nel mezzo una consistente serie di eventi che spaziano in vari ambiti culturali: dalla musica all’architettura, dall’arte al teatro, dalla letteratura al cinema, dalla psicologia alla medicina, per esplorare ed indagare il tema della morte e della perdita da punti di vista diversi. Un approccio multiculturale che è il punto di forza e la chiave del successo della manifestazione.

Il Rumore del Lutto, fin dagli esordi, ha sempre goduto di un’ottima accoglienza da parte delle istituzioni. Oggi si avvale del patrocinio e della collaborazione del Comune e dell’Università di Parma, dell’Università di Padova e del suo Master Death Studies and the End of Life, del Complesso Monumentale della Pilotta e usufruisce del contributo della Regione Emilia Romagna, di Ade Servizi Onoranze Funebri, di Ade Servizi Cimiteriali, della Croce Verde di Reggio Emilia e dell’Infortunistica Tossani.
«Desidero approfittare delle pagine di Oltre Magazine per ringraziare pubblicamente i main sponsor citati per il concreto sostegno» ci tiene a puntualizzare Maria Angela Gelati «ma anche le numerose aziende del settore funerario e non solo che hanno accolto con entusiasmo il nostro progetto e che grazie alla loro fiducia e al loro appoggio economico hanno reso possibile la realizzazione di questo festival unico in Italia e, forse, nel mondo».

Rimandiamo al nuovo sito internet ilrumoredellutto.com per la consultazione del programma completo e dettagliato di tutti gli eventi nonché per accedere ad ogni altra ulteriore informazione.
 
Raffaella Segantin

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