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Il festival che tratta il tema della morte

Dal 30 settembre al 25 novembre è di scena la XVII edizione de Il Rumore del Lutto, la manifestazione capace di affrontare ed esorcizzare le paure che più ci inquietano.

Vivi intensamente, abbraccia ogni istante!” È con questa esortazione ad apprezzare la vita che viene presentata alla stampa la prossima edizione de Il rumore del Lutto, il primo e il più importante festival in Italia e in Europa incentrato sugli aspetti culturali legati alla morte.

Anno dopo anno, da ben diciassette edizioni, la città di Parma diventa il centro di manifestazioni, riflessioni e studi sul fine vita, sulla sua accettazione e sulla gestione del lutto. Una rassegna tanto originale, quanto profonda, che si arricchisce ogni volta di nuovi ed inediti contenuti destando un vivo interesse da parte degli specialisti di settore ma, soprattutto, da parte di un pubblico eterogeneo a cui viene offerta l’opportunità di approfondire argomenti generalmente considerati tabù.

Sono Maria Angela Gelati, tanatologa, formatrice e giornalista, e Marco Pipitone, critico musicale e fotografo, gli ideatori e gli artefici di tutto ciò (rispettivamente con i ruoli di direttrice scientifica e di direttore artistico), coadiuvati dall’associazione Segnali di Vita.

«Tutto è nato con l’intento di rendere più partecipata la ricorrenza dei defunti, in modo che potesse superare quel confine di vissuto privato per conferirle una dimensione pubblica al pari di altre festività civili e religiose» ci racconta la stessa Maria Angela Gelati. «Un evento all’inizio spalmato su poche giornate; sono stati poi gli ottimi riscontri, l’entusiasmo di un’intera comunità e l’apporto di tante nuove idee a far sì che l’iniziativa da rassegna si trasformasse in festival abbracciando un periodo temporale più ampio, tanto che quest’anno si svolgerà dal 30 settembre al 25 novembre, con una speciale inaugurazione il 7 ottobre».

«Non solo più giornate, ma anche più luoghi» precisa Marco Pipitone. «Se Parma è e rimane la sede principale, con la sezione Il Rumore del Lutto Experience, la kermesse tocca, ormai da qualche anno, anche altre città. L’edizione 2023 vedrà il coinvolgimento di Reggio Emilia, Bologna, Bergamo-Brescia, Capitale italiana della Cultura 2023, Damanhur, Firenze, Prato, Milano, Venezia e Vicenza. Non mancheranno poi iniziative online per dare la possibilità a tutti di poter seguire il festival anche a distanza».

Come ogni anno gli eventi prenderanno spunto da un tema guida. Anima è il filo conduttore scelto per quest’anno, un invito all’ascolto interiore, a fare tesoro di ogni singola esperienza affrontando la vita con intensità. Anima è anche la consapevolezza che non siamo solo corpo e che possiamo spaziare in altre dimensioni. Per questo possiamo superare la paura della morte, trattandola come parte indissolubile dell’esistenza stessa.

Caratteristica del festival è il suo approccio multidisciplinare che spazia in vari ambiti culturali: dalla musica all’architettura, dall’arte al teatro, dalla letteratura al cinema, dalla psicologia alla medicina, facendo della diversità il proprio punto di forza, al fine di esplorare il tema da diverse angolazioni. Il pubblico potrà fruire di un programma assai ricco, vario e coinvolgente che si articolerà in una serie di incontri, mostre, concerti, proiezioni, performance teatrali, presentazione di libri, visite guidate, laboratori e proposte interattive.
Gli eventi sono per la maggior parte ad ingresso gratuito, e si tengono anche contemporaneamente in più punti della città. Elencare i numerosi appuntamenti sarebbe troppo lungo e complesso: la rosa delle proposte è assai ampia e abbraccia spettacoli e situazioni di diverso grado, da quelle più impegnative a quelle di tono più leggero, a volte giocoso. Non mancano iniziative dedicate ai bambini perché è opportuno che anche i più piccoli acquisiscano consapevolezza della morte per essere preparati ad affrontare una eventuale perdita nel modo meno traumatico possibile.

Sono numerose le istituzioni che appoggiano Il Rumore del Lutto: il festival gode infatti del patrocinio e della collaborazione del Comune e dell’Università di Parma, dell’Università di Padova e del suo Master Death Studies and the End of Life, del Complesso Monumentale della Pilotta e si avvale del contributo della Regione Emilia Romagna, di Ade Servizi Srl Onoranze Funebri e della Fondazione Cariparma. Inoltre riceve un fattivo sostegno di alcune note aziende del settore funerario.

Il Rumore del Lutto è un progetto innovativo di death education che salutiamo con grande piacere ogni anno. Una manifestazione di cui andare orgogliosi per la sua funzione di far breccia sul comune senso di rifiuto di toccare l’argomento morte e per parlarne finalmente in modo libero e senza imbarazzo.

Sul sito ilrumoredellutto.com è possibile consultare il programma completo di tutti gli eventi ed accedere ad ogni altra ulteriore informazione.
 
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