- n. 6 - Settembre/Ottobre 2024
- Marketing aziendale
Gli errori di comunicazione
Qualche consiglio su cosa fare o non fare per raggiungere il proprio pubblico sui social.
L’estate è finita e questo periodo, per la maggior parte dei professionisti che si occupano di comunicazione, è sinonimo di reportistica e riflessioni.
Ciò accade a prescindere dal settore, che sia soggetto alle variabili imposte dall’avvicendarsi delle stagioni o meno. Ho pensato dunque di aiutarti a tirare le somme, offrendoti degli spunti di riflessione utili a comprendere se stai monitorando in modo corretto il tuo investimento in comunicazione.
Stai percorrendo la strada giusta se effettivamente arrivi al tuo target, tanto per cominciare. E se sei arrivato al tuo pubblico non puoi esimerti dal tentativo di sondare cosa succede negli store virtuali dei tuoi competitor e nel panorama della comunicazione digitale in generale. Perché la comunicazione oggi corre alla velocità della luce: il ritmo con il quale possiamo raggiungere pubblici di grandi dimensioni e le possibilità di profilarli in modo capillare, sembrano alla portata di molti. Ma se non si acquisiscono le competenze necessarie per utilizzare i nuovi media digitali nel modo corretto, il rischio di investire tempo e denaro in progetti di comunicazione perfino controproducenti si impenna.
Mi auguro dunque che alla fine di questa lettura tu possa trarre delle conclusioni utili a migliorare, o magari a dare il via, a un progetto di comunicazione in linea con le esigenze della tua azienda e con le aspettative della tua clientela.
I tuoi messaggi stanno arrivando?
L’errore più frequente che si appresta a compiere chi gestisce un progetto di comunicazione digitale home made risiede proprio nella convinzione che, essendo i nuovi media capaci di raggiungere un’ampia platea in ogni momento della giornata, sia sufficiente pubblicare il proprio messaggio affinché venga fruito da tutti quelli che ci seguono. E in ogni canale. Ma, come abbiamo spiegato su qualche precedente numero di questa rivista, non funziona proprio così!
Se è vero che i social media e in generale tutti gli strumenti che si avvalgono del digitale, possiedono potenzialità enormi e possono raggiungere una fetta di pubblico vasta, è altrettanto vero che
non è sufficiente lasciare il nostro messaggio sulla bacheca del social in questione e aspettarci che sia possibile che venga interiorizzato o banalmente letto da chiunque.
I mezzi di comunicazione digitale sono infatti soggetti, in generale, alle regole del proprio algoritmo specifico del mezzo, ma tutti hanno in comune una caratteristica: l’utente viaggia su due strade distinte ossia traffico organico e traffico a pagamento. Voglio dirti che se pensi di pubblicare il tuo messaggio su Meta (di cui fanno parte Facebook e Instagram), per esempio, e ritieni che questa semplice azione sia garanzia del fatto di aver raggiunto i 4.000 utenti che ti seguono, stai sbagliando.
È dunque giunto il momento di guardare i dati analitici di tutte le tue piattaforme e fare una riflessione sulle fonti e le tipologie di traffico che caratterizzano i tuoi presidi digitali, stilando un report stagionale che ti dia un’immagine dello stato dell’arte del tuo progetto di comunicazione. In questo modo potrai raddrizzare il tiro o migliorare la tua strategia.
Ti consiglio di:
- monitorare le fonti di traffico;
- analizzare il rendimento dei tuoi contenuti di successo per riproporli dando loro una nuova veste;
- analizzare il tuo target: potrebbe aver subito dei cambiamenti in termini di localizzazione oppure demografia negli ultimi tre mesi.
A chi stai parlando?
Un’analisi dei segmenti di pubblico che ti segue e di quelli ai quali ti vuoi rivolgere deve produrre tre effetti:
- Suggestione;
- Persuasione;
- Influenza.
Gli utenti che visitano il tuo negozio virtuale possono essere riuniti in
cluster, è vero, ma tieni a mente che saranno eterogenei e con caratteristiche specifiche, poiché:
- possono avere diversi obiettivi o stadi di prontezza rispetto al brand o al prodotto che stai comunicando;
- ognuno degli scopi che guidano il comportamento di ogni utente è legato al differente senso di urgenza, quantità e qualità delle informazioni che possiede;
- si relazionano con il tuo messaggio con modalità differenti sulla base di cosa sanno o cosa vogliono sapere del brand/prodotto/servizio.
In sintesi: ogni utente avrà un livello di conoscenza del tuo brand o del tuo prodotto diverso e dovrai averne contezza nel momento in cui ti appresti a impostare il tuo piano di comunicazione, in modo da prevedere messaggi e formati che vadano incontro alle caratteristiche del tuo target.
Che tu abbia in cantiere un progetto di comunicazione aziendale o sia navigato in questo senso, è il momento giusto per fare una riflessione sui destinatari del tuo messaggio per svariati motivi, ecco i principali:
- confezionare un messaggio in linea con le aspettative della tua audience;
- migliorare la percezione che il pubblico ha del tuo brand;
- ottenere informazioni utili sulla tipologia di pubblico che ti segue e magari sopperire a una domanda latente con i tuoi prodotti o servizi;
- utilizzare formati in linea con il tuo pubblico oltreché con la piattaforma che abiti.
Insomma, ogni messaggio deve avere un destinatario specifico. Il target con il quale intendi impostare un dialogo deve essere chiaro e definito nella tua testa se vuoi creare basi solide sulle quali far crescere il tuo progetto di comunicazione. Un esempio? Non puoi pensare di essere su Facebook e Instagram e pubblicare post in modalità automatica identici per le due piattaforme poiché i pubblici delle due app differiscono sensibilmente per età anagrafica e modalità con le quali recepiscono i messaggi. Questa tipologia di riflessione ti aiuterà a raggiungere uno stile di comunicazione personale, un
tone of voice coerente e, soprattutto, il tuo pubblico in modo immediato!
Cosa sta succedendo là fuori?
Fuori dalle tue piazze digitali i tuoi competitor comunicano. E anche quelli che non lo fanno esprimono qualcosa, perché ricorda: è impossibile non comunicare. Anche il silenzio parla. Se hai deciso, per esempio, di non abitare nessun canale di comunicazione digitale, stai dicendo al tuo pubblico attuale che sarà più difficile raggiungerti. Attenzione: non voglio suggerirti di essere onnipresente e presidiare contemporaneamente Tik Tok, Instagram e Facebook senza criterio, rincorrendo ogni nuovo trend che si palesa nell’orizzonte delle possibilità offerte dal mondo della comunicazione digitale. Sarebbe una perdita di tempo e di denaro. Sto solo dicendo che
se decidi di promuovere la tua azienda su uno di questi potenti mezzi, devi essere presente e con modalità coerenti.
Se per esempio hai aperto una pagina Facebook che non curi, stai facendo capire a chi entrerà nel tuo spazio virtuale che sei assente e non hai nulla da offrire. Prenditi un momento per valutare i nuovi trend, capire in che termini possono essere utili per comunicare la tua offerta o valorizzare la tua identità. E non dimenticare di osservare i competitor: analizzare come si sono mossi nell’ultimo periodo in termini di comunicazione implica la possibilità di osservarli da un punto di vista privilegiato: quello dell’utente. E offre spunti di riflessione sulle tue mancanze o suggerisce nuove opportunità da proporre alla tua di clientela.
Una nuova stagione è alle porte: è ora di tuffarsi in questo nuovo momento dell’anno lasciandosi alle spalle gli errori commessi e portando con sé le cose buone fatte in termini di comunicazione. E se ti dovesse servire una mano contattami: potrei arricchire di sfumature che non avevi considerato il tuo progetto di comunicazione a partire da questo autunno!
Serena Spitaleri