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L’importanza della formazione

Come sta cambiando la professione funebre? A Reggio Emilia un interessante convegno ha fatto il punto sullo stato delle cose e sulle opportunità di crescita.

Per ricordare Carmelo Pezzino - direttore e co-fondatore con Nino Leanza della Scuola Superiore di Formazione per la Funeraria (SSFF) - a un anno dalla scomparsa, Croce Verde di Reggio Emilia, in collaborazione con la Scuola stessa, ha organizzato un incontro dal titolo “La formazione specialistica: valorizzare le professioni del comparto funebre”, che si è tenuto presso la propria sede lo scorso 25 febbraio.

L’evento, che ha ricevuto il sostegno di importanti aziende del settore quali Paolo Imeri Art Funeral Italy, Tossani Infortunistica, Scacf SpA nonché quello della nostra rivista, ha disquisito sulle competenze e sul ruolo degli operatori del comparto funebre e cimiteriale e sull’etica e la professionalità dei servizi erogati, mettendo in luce quanto una costante e puntuale formazione, sia teorica che pratica, sia determinate per essere sempre all’altezza dei propri compiti.

Sul tavolo dei relatori insieme ai vertici di Croce Verde - il presidente Attilio Brindani e il direttore generale Stefano Bigliardi - e al nuovo direttore della Scuola Laura Persico Pezzino, si sono alternati il sociologo e docente presso l’Università degli Studi di Bologna Asher Colombo, la tanatologa Maria Angela Gelati e il tanatoprattore Javier Chávez Inzunza, entrambi docenti della SSFF.

È chiaramente emerso come in questi ultimi tempi vi sia stato un radicale, quanto repentino, mutamento culturale nei confronti della morte. La vita si è notevolmente allungata ed è cambiata la struttura tradizionale della famiglia. Oggi molte persone sono senza figli o completamente sole: di qui la necessità di occuparsi in prima persona della fine della propria esistenza e anche del dopo. E in una società dove la qualità e la cura del dettaglio fanno la differenza, coloro che si rivolgono ad una impresa funebre, sia che si tratti di organizzare la propria dipartita o quella di un congiunto, sono alla ricerca di un interlocutore che non si limiti a “vendere” beni o prestazioni, ma che sappia accompagnarli in un particolare momento di fragilità emotiva e che sia in grado di offrire un servizio accurato nel pieno rispetto del defunto e del dolore dei suoi cari.

Se fino a qualche tempo fa per fare questo mestiere erano sufficienti poche abilità di tipo quasi esclusivamente pratico e un po’ di esperienza maturata sul campo, ora la figura dell’impresario funebre sta evolvendo rapidamente, assumendo un ruolo cruciale di guida a cui i dolenti si affidano con fiducia per ricevere aiuto e sostegno.
È quindi necessaria una preparazione ben più profonda che investa diversi ambiti, (tecnico, comunicativo, psicologico, legale…) e che può essere raggiunta solo con una formazione adeguata.

Il fatto che, una volta ottenuta la licenza di necroforo o di direttore tecnico di un’agenzia, durante l’intero arco della vita lavorativa non vi sia l’obbligo di alcun tipo di ulteriore aggiornamento formativo (contrariamente a quanto avviene in molte nazioni estere) non significa che l’esigenza non sia sentita.
La Scuola Superiore di Formazione per la Funeraria è nata nel 2011 proprio per colmare questo gap e dare la possibilità agli operatori di accedere ad un più alto livello di professionalizzazione, contribuendo al tempo stesso ad elevare questo lavoro tanto delicato e indispensabile quanto al centro di pregiudizi o, peggio ancora, di insopportabili dileggi.

Un’offerta formativa variegata quella della SSFF, salutata fin da subito con grande entusiasmo come lo confermano i numeri: ad oggi gli oltre 175 corsi proposti negli anni sono stati frequentati da circa 1300 allievi, molti dei quali hanno presenziato l’evento del 25 febbraio congiuntamente a protagonisti ed esperti del settore.

Un’occasione di crescita che Croce Verde di Reggio Emilia ha compreso nell’immediato, iscrivendo ciclicamente risorse umane del proprio staff ai vari corsi. La sensibilità di Croce Verde nei confronti della formazione e la disponibilità di spazi appropriati grazie all’apertura nel 2022 di una casa funeraria all’avanguardia, ha fatto sì che si sia creata una naturale sinergia con la Scuola tanto da identificare nella struttura reggiana la sede ideale per le proprie attività e promuovere iniziative di approfondimento come questa giornata di incontri e confronti.

Premio Carmelo Pezzino 2025

Il convegno si è concluso con la cerimonia degli Oscar della Scuola Superiore di Formazione Funeraria - Premio Carmelo Pezzino 2025, istituiti per rendere omaggio in modo tangibile ad una figura di primo piano per la Scuola e per il mondo della funeraria e allo stesso tempo per conferire un riconoscimento a coloro che hanno intrapreso un percorso di crescita professionale scegliendo i corsi specialistici della SSFF.
Sono stati insigniti del premio
  • per la categoria Tanatoestica: Rosalia Maimone, Antonello Murrocu, Andrea Scalari e Marco Valenti;
  • per la categoria Cerimoniere funebre: Emanuela Antonelli, Simona Ferrari, Gaia Landini e Alessandro Storchi,
  • Oriana Sabatini Fulop ha ricevuto il premio speciale Best friend della Scuola.



Ricordiamo a tutti gli interessati che i corsi offerti dalla Scuola comprendono varie discipline e si svolgono sia in presenza a Reggio Emilia che online. Inoltre, su richiesta, possono essere organizzati anche presso le proprie sedi con programmi e orari ad hoc.
Per informazioni sugli argomenti, le date e le modalità di iscrizione si prega di consultare il sito www.formazionefuneraria.it.
 
Raffaella Segantin

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