- n. 1 - Gennaio 2010
- Cinema
Il curioso caso di Benjamin Button
Una vita al contrario
“La vita sarebbe infinitamente più felice se potessimo nascere già ottantenni e gradualmente diventare diciottenni”.
Mark Twain
Benjamin Button nasce in circostanze singolari. È la sera della fine della prima guerra mondiale, e a New Orleans il celebre orologiaio della città ha da poco inaugurato la sua ultima creazione: un grande ed elegante orologio proprio al centro della piazza, il cui meccanismo però va all’indietro. Proprio come l’orologio, anche la vita di Benjamin è particolare: nasce vecchio, avvizzito, e viene abbandonato per repulsione dal padre sui gradini di una casa di riposo. Qui Benjamin comincia a crescere, a trasformarsi in maniera bizzarra e allarmante: anno dopo anno diventa più giovane, più forte. Capisce di essere diverso, forse straordinario. Si innamora di Daisy, prima solo una bambina poi sempre più bella, sempre più donna, sempre più vicina a lui d’età. Il loro però è un amore che non ha futuro: lui sempre più giovane, lei sempre più vecchia. Benjamin comprende che quella sua straordinaria condizione, questo suo poter vivere la vita all’indietro, non è altro che una dannazione. Le persone attorno a lui muoiono, scompaiono senza che lo possa impedire.
Perché la morte fa parte del ciclo della vita. E seppur con malinconia, con tristezza infinita, anche Benjamin si trova costretto ad accettarlo. Tuttavia, questa sua incredibile caratteristica non lo distoglie dal suo destino, che è quello di tutti noi: morire. In un modo o nell’altro ci si arriva. E Benjamin muore da neonato, chiudendo gli occhi, tra le braccia di una Daisy ormai anziana, quella Daisy che un tempo era stata la persona più importante della sua vita. L’esperienza di Benjamin, nato vecchio e morto bambino, fa aprire gli occhi. Cosa c’è di più bello, si direbbe subito, nel nascere vecchi, acciaccati, doloranti e via via ringiovanire? Nulla. Perché si vive la vita al contrario, non si percorre quel cammino che naturalmente per tutti noi è stato tracciato. Il cammino di Benjamin è fatto di privazioni, di sofferenza, di una alienazione dalla realtà che lo porta a non sentirsi mai completamente accettato, completamente in pace con se stesso. E si inizia a riflettere su tanti piccoli particolari che quotidianamente si danno per scontati. La condizione di Benjamin, prima vista quasi con invidia, si traduce in una atroce sofferenza: non ha mai l’età che dimostra, vuole vivere tra i suoi coetanei, ma non può. È costretto a viaggiare per il mondo da solo, fino a quando sarà troppo piccolo per essere autosufficiente.
Tratto dall’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald e proposto sullo schermo dall’ispirato regista David Fincher, il film si avvale di un cast d’eccezione: è Brad Pitt, in una delle sue migliori interpretazioni, che veste i panni di Benjamin Button per gran parte della pellicola. Il ruolo di Daisy è stato affidato all’eterea e raffinata Cate Blanchett, la cui interpretazione esprime dramma e sentimento. Fincher ha eretto un monumento alla vita, alla morte e a tutto quello che sta in mezzo. Il successo è stato immediato: grande seguito di pubblico, positive le critiche. Il film è vincitore di tre premi Oscar (meritatissimi) per migliore sceneggiatura, miglior trucco e migliori effetti speciali.
Laura Savarino
IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON
(Usa, 2008)
di David Fincher
Durata: 159 minuti
Cast: Brad Pitt, Cate Blanchett, Julia Ormond, Tilda Swinton, Jason Flemying
CURIOSITA'
Per ben due volte si era pensato di portare Il curioso caso di Benjamin Button sul grande schermo: il primo fu Steven Spielberg all’inizio degli anni novanta, che pensò di assegnare il ruolo di Benjamin a Tom Cruise; nel 1998 l’idea venne ripristinata da Ron Howard, il quale pensò all’interpretazione di John Travolta.
CITAZIONI
“Non è mai troppo tardi per essere quello che decidi di essere …”
Benjamin Button (Brad Pitt)
“Stavo pensando che nella vita niente dura… e questo è un gran peccato”
Benjamin Button (Brad Pitt)
“La nostra vita è determinata dalle opportunità... perfino da quelle che non cogliamo!!!”
Benjamin Button (Brad Pitt)
“Uno si può anche incazzare quando le cose vanno così, uno può bestemmiare, maledire il destino; ma quando arrivi alla fine, non resta che mollare...”
Benjamin Button (Brad Pitt)
“Proprio in quel momento si rese conto che nessuno è perfetto per sempre e trovò la pace”
Benjamin Button (Brad Pitt)