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Svolta nell’addio ai nostri amici a quattro zampe

In Piemonte via libera alla tumulazione all’interno della tomba di famiglia.

Il dolore per la perdita di una persona a noi vicina può essere improvviso, intenso e opprimente.

Al senso di smarrimento che accompagna un lutto, spesso si aggiunge quello di confusione e incertezza legato alla disposizione dei resti della persona cara, un turbinio di incombenze, autorizzazioni e decisioni da prendere che gravano su chi si deve occupare del “dopo”.
Non è molto diverso quando a venire meno sono gli animali da affezione. Il legame che si crea con i nostri amici a quattro zampe è infatti molto forte: ci accompagnano nella vita attraverso avvenimenti piacevoli, successi, momenti tristi e soddisfazioni. La loro compagnia può essere terapeutica e fondamentale per chi ha problemi sociali, disabilità, difficoltà nell’affrontare task o semplicemente per chi si sente
solo. Prendersi cura di un altro essere vivente può essere una spinta ad andare avanti nei momenti bui e l’amore incondizionato che ne riceviamo in cambio è un sentimento confortante che possiamo paragonare all’amicizia. Ma cosa succede “dopo”? Sebbene molti di noi facciano fatica anche solo a immaginare il momento in cui il loro animale se ne andrà, prima o poi ci si trova a dover decidere cosa fare dei resti del proprio amico.

Da qualche mese in Piemonte è possibile scegliere di tumulare le ceneri del proprio animale domestico nella tomba di famiglia o nel loculo dello stesso padrone. Si tratta di una svolta importante, inserita nella legge regionale dedicata al benessere degli animali da affezione che prevede anche il divieto di tenere gli animali alla catena, il riconoscimento della figura del pet sitter e della pet therapy e numerose altre norme.
In realtà la possibilità di farsi seppellire insieme al proprio animale domestico non è una novità: a Milano, in Abruzzo e in Liguria questa pratica è già in voga dal 2020, ma nel resto d’Italia la tumulazione dei resti animali è vietata nei cimiteri; i pet possono essere seppelliti esclusivamente nei cimiteri dedicati o in alcuni casi nel giardino di proprietà del padrone. Il Piemonte ha quindi deciso, nell’ambito di una legge articolata per la tutela degli animali, di fare un passo in più e venire incontro alla necessità e alle richieste di molte persone che desiderano portare con sé i propri amici a quattro zampe anche dopo che non ci saranno più.

Il testo unico

Il testo unico per la tutela degli animali è il frutto del lavoro congiunto dei diversi consiglieri regionali che da tempo lavoravano a testi e proposte per il benessere dei pet. Come si legge nel comunicato diramato dall’ufficio stampa regionale, nel testo si parla di numerosi aspetti della vita dei nostri amici animali, tra cui anche la disposizione dei loro resti.
  • “divieto di tenere i cani alla catena, tranne alcune eccezioni specifiche di natura sanitaria, sicurezza e cinotecniche
  • riconoscimento dell’importante contributo offerto agli ammalati con la «pet therapy»
  • possibilità per i padroni di essere tumulati con le ceneri del proprio amico a quattro zampe
  • lotta al randagismo tramite l’istituzione di una banca dati regionale
  • attuazione di un’opera di sensibilizzazione contro abbandoni e maltrattamenti
  • nuove regole per rendere più sicuro il possesso di animali dal morso incontrollato
  • interventi contro le manipolazioni genetiche
  • riconoscimento, per la prima volta, dei cosiddetti «santuari», ovvero i luoghi di accoglienza per animali ex-da reddito in cerca di una casa
  • istituzione della figura del «pet sitter»
  • istituzione dei 13 Ambulatori veterinari sociali attivi in tutto il Piemonte, che presto diventeranno 15, come primo passo verso la «mutua animale»
  • riconoscimento degli enti del terzo settore che operano a sostegno degli animali d’affezione e del sistema di presìdi esistenti quali canili, gattili, rifugi e santuari per animali
  • forme di sostegno, anche economiche, per gli enti locali che, in base alle disposizioni nazionali vigenti, si trovano in prima linea nel contrasto al randagismo e nel soccorso ai detentori di animali d’affezione”.
Chi abita in Piemonte, quindi, potrà scegliere di destinare le ceneri del proprio pet alla tumulazione nella tomba o nel loculo di famiglia.

L’importanza del rapporto che si crea tra l’animale domestico e il padrone è riconosciuta ormai a livello internazionale da psicologi, studiosi del comportamento e sociologi: l’animale non è più visto come “qualcosa” di utile o di simpatico da lasciare fuori per evitare che sporchi o che lasci peli in casa; il pet è ormai un membro della famiglia, un fratello per i piccoli, un amico per i giovani, gli adulti e le persone sole, uno stimolo e un aiuto per gli anziani. Purtroppo, nonostante la presa di coscienza di questa verità, si assiste ancora oggi a episodi di sfruttamento, maltrattamento e abbandono specialmente in alcuni periodi dell’anno, primo fra tutti proprio il periodo estivo in cui le famiglie si spostano per le vacanze. Questo testo unico approvato in Piemonte vuole essere una tutela ulteriore per il benessere dei nostri compagni di vita a quattro zampe. L’inserimento nell’elenco degli ambiti di interesse del testo, della possibilità di essere tumulati insieme ai resti dei propri animali domestici, è un passo ulteriore che porta il legame tra animale e uomo oltre il concetto di superiorità umana sulle altre forme di vita, fino ad ora considerata alla base della nostra società. Gli animali non sono più qualcosa di nostro di cui disporre come meglio crediamo, ma qualcuno che, come essere senziente che ci è rimasto a fianco in vita, ha il diritto di rimanere con noi anche dopo la morte.

Sarà interessante capire come le altre regioni interpreteranno questa presa di posizione del Piemonte: dopo l’area di Milano, la Liguria, l'Abruzzo e ora, appunto, il Piemonte, anche altri consigli regionali potrebbero seguire l’esempio e concedere questa possibilità ai propri residenti. Un altro aspetto da comprendere è come e se, in un futuro con una visione ancora più ampia, le tumulazioni di esseri umani e animali potrebbero trovare un unico luogo all’interno dei cimiteri. Ma questo forse è un concetto ancora prematuro e di difficile attuazione; meglio concentrarsi sul presente, con la consapevolezza che questo testo unico piemontese potrebbe ispirare nuove aperture a questa pratica nel nostro Paese.
 
Tanja Pinzauti

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