- n. 3 - Marzo 2010
- Cinema
Amabili resti
La storia di una vita
(e di tutto quello che venne dopo)
Arrivato recentemente nelle sale cinematografiche, Amabili resti è tratto dall’omonimo romanzo di Alice Sebold. La trama in sé è molto originale: la voce fuori campo di Susie Salmon, un’adolescente qualunque della Pennsylvania degli anni ’70, racconta al pubblico la propria morte.
Susie vive con la famiglia in un piccolo paesino di campagna. È serena, felice, intelligente. Ha una vita normale, qualche delusione, qualche trionfo. Non è mai stata sfiorata dall’idea di dover morire giovane. Ma si sa: è alle persone più comuni che accadono le peggiori disgrazie. È spiata da un solitario vicino di casa: un pedofilo, un serial killer, un uomo travestito da tranquillo signore di mezz’età che ha già ucciso, ma che l’ha sempre fatta franca. Una sera, di ritorno da scuola, Susie si lascia convincere da quell’uomo apparentemente innocuo a visitare il rifugio segreto che aveva costruito per gli adolescenti del quartiere. Ed è lì, sottoterra, che viene stuprata e uccisa. Le sue grida non possono essere sentite. Il tranquillo vicino di casa anche questa volta ne esce indenne. Nessuno avrebbe mai potuto sospettare di lui. Ma quell’uomo non aveva fatto i conti con un piccolissimo particolare: la voglia di Susie di stare ancora vicino alla propria famiglia, di passare la giornata a guardarli dal luogo misterioso e sconosciuto in cui è arrivata, il Paradiso. La sua presenza interferisce con i pensieri del padre, del fratello, della nonna. Tanto che il padre, esortato da questa forza sconosciuta che agisce dentro di lui, decide di riaprire il caso e di trovare a tutti i costi l’assassino di Susie.
Che i nostri cari defunti siano sempre con noi è un luogo comune degli esseri umani per sentirsi confortati. Il regista Peter Jackson qui lo ha sfruttato a meraviglia. Susie approda in un Paradiso immaginifico e allucinatorio che non ha nulla a che vedere con i paesaggi azzurri e ameni della tradizione. Certo, un Paradiso come quello di Susie spaventa un bel po’. Ma ha una caratteristica consolatoria non da poco: permette alla ragazza di interagire con i genitori, con il ragazzo di cui è innamorata, con i suoi fratelli. Lei è sempre con loro e loro la sentono. È come se in un certo senso fosse ancora viva, come essenza eterea e non corporea. È quello che ci auguriamo tutti, vero? Sapere che ci sia qualcosa oltre la morte. Che la nostra morte non venga dimenticata e che in qualche modo possiamo ancora avere un peso sulle vicende del mondo terreno. Molte ipotesi sono state formulate in merito. Gli esseri umani hanno bisogno di sapere che con la morte non finisca tutto, per allontanare anche per poco la paura. L’interpretazione di Peter Jackson qui è magistrale. Il regista si è discostato dall’immaginario comune e ha consegnato agli spettatori l’idea di un Paradiso solitario, a tratti anche terrorizzante, ma che alla fine si rivela rassicurante e bellissimo: campi di granoturco e altre anime tutte insieme. Il Paradiso cambia volto solo quando il destino sarà compiuto, quando l’efferato assassino morirà. Ancora una volta le vicende degli esseri umani si intrecciano con quelle di un mondo ultraterreno.
Peter Jackson (regista de Il Signore degli anelli) ha dato prova di grande inventiva nel portare sulla scena il complicato romanzo di Alice Sebold. Il merito del successo va anche alla piccola Saoirse Ronan, che veste i panni di Susie Salmon e che si è già fatta conoscere con Espiazione, Houdini e Ember-La città della luce.
Laura Savarino
AMABILI RESTI
(Gran Bretagna - Nuova Zelanda, 2009)
di Peter Jackson
Durata: 139 minuti
Cast: Mark Wahlberg, Rachel Weisz, Susan Sarandon, Stanley Tucci, Saoirse Ronan
CURIOSITA'
Nel maggio 2000 la società inglese Film4 Productions acquistò i diritti cinematografici di Amabili resti quando ancora era in piena fase di scrittura. Convinta delle potenzialità del libro, contattò case cinematografiche e singoli produttori per assicurare lo sviluppo della trasposizione. Lynne Ramsay fu incaricato della regia e della sceneggiatura nel febbraio 2001, ma il fallimento di Film4 causò il blocco della produzione; la società fu ricostituita con un investimento di 15 milioni di dollari e Ramsay ha potuto tornare al lavoro. L’autrice del romanzo, Alice Sebold, fu invitata a contribuire alla produzione per velocizzare la stesura del copione in modo da riuscire a completarlo in concomitanza con la lavorazione fissata per l’estate 2003; a Ramsay fu affiancata Liana Dognini.
La distribuzione cinematografica negli Stati Uniti era inizialmente fissata per il 13 marzo 2009; in seguito fu posticipata a data da destinarsi; il regista Peter Jackson dichiarò che l’uscita sarebbe avvenuta tra settembre e novembre 2009, data nuovamente cambiata e fissata ufficialmente per il 12 febbraio 2010. Il primo trailer del film è stato distribuito il 5 agosto 2009.
In Italia, pochi giorni dopo l’uscita il film è stato vietato ai minori di 14 anni.
CITAZIONI
“Questi erano gli amabili resti, cresciuti intorno alla mia assenza. I legami, a volte esili, a volte stretti a caro prezzo, ma spesso meravigliosi. Nati dopo che me n’ero andata e cominciai a vedere le cose in un modo che mi lasciava concepire il mondo senza di me”.
Susie Salmon (Saoirse Ronan)
“In questa famiglia la creatività è vista come un ostacolo”.
Susie Salmon (Saoirse Ronan)
NOMINATION
Academy Awards 2010
Stanley Tucci
(migliore attore non protagonista)
Golden Globe Awards 2010
Stanley Tucci
(migliore attore non protagonista)
British Academy of Film and Television Arts Awards 2010
Saoirse Ronan
(migliore attrice protagonista)
Stanley Tucci
(migliore attore non protagonista)
SAG Awards 2010
Stanley Tucci
(migliore attore non protagonista)