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PROMOSSI DA FEDERCOFIT E DAL CENTRO STUDI OLTRE

UNA STAGIONE DI CONVEGNI

Grande interesse e una folta partecipazione di Operatori in tutte le iniziative che hanno voluto presentare, in diverse parti di Italia, i nuovi ordinamenti legislativi varati dalle Regioni più intraprendenti e più vicine ai temi della funeraria.
Martedì 22 novembre 2004 a Milano, alla presenza di una folta platea di Operatori Funerari provenienti da tutta la provincia, ha avuto luogo un Convegno incentrato sul nuovo Regolamento Regionale della Lombardia. Anna Pavan, coordinatrice del gruppo di lavoro che ha elaborato il testo del Regolamento, ha illustrato le numerose novità previste, a partire dalla "sala del commiato" fino ai temi particolarmente controversi dell'affido e della dispersione delle ceneri e, soprattutto, dei requisiti per lo svolgimento dell'attività funebre. Su quest'ultimo argomento la platea ha prestato particolare attenzione ponendo alla relatrice numerosissime domande, come era facile prevedere in considerazione delle tante interpretazioni, alcune un po' terroristiche, messe in circolazione per avallare la tesi che, in caso di attività disgiunte, solo chi effettua il trasporto - il Centro Servizi, per intenderci - sia abilitato ad emettere fattura alla famiglia dei dolenti. Niente di più strumentale! La dottoressa Pavan ha chiarito come il Regolamento permette agli Operatori che fino ad oggi hanno contrattualizzato servizi funebri affidando l'esecuzione del trasporto ad un centro servizi, ad un consorzio o ad altra impresa di continuare la propria attività mantenendo la responsabilità del servizio di fronte alla famiglia, compresa quindi anche la fatturazione. Certo FEDERCOFIT avrebbe preferito che tutti gli Operatori fossero obbligati a fare qualche passo avanti nel garantire la regolarità di ogni servizio funebre, ed in tal senso ha formulato alcune proposte. Purtroppo, la rigidità massimalista di altre Organizzazioni ha impedito di perseguire risultati che, invece, pare si possano ottenere in Emilia Romagna. Sempre su questo tema, per gli Operatori che sceglieranno di esercitare congiuntamente le tre funzioni (disbrigo pratiche, commercio e trasporto funebre) è emerso un altro problema. Il Regolamento (articolo 32, comma 2, lettera e) esplicita che sono necessari quattro necrofori "con contratto di lavoro subordinato". Non valgono, quindi, i soci prestatori di opera o altre figure simili, molto frequenti nelle attività funebri.

Il sacro furore giustizialista ha colpito, ancora una volta, alla cieca, poiché le imprese funerarie con quattro necrofori a libro paga probabilmente non superano, in Lombardia, le poche decine di unità. In questi giorni si sta discutendo, nel gruppo di lavoro, la definizione della modulistica regionale utile ad un avvio spedito del nuovo Regolamento a partire dal prossimo 12 febbraio; verranno affrontati anche questi argomenti per poter fornire al più presto, in una specifica circolare, interpretazioni utili a tutto il settore e non ad esclusivo vantaggio di pochi "soliti ignoti".

Venerdì 3 dicembre, invece, a Colli del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, si è tenuto un convegno patrocinato dal Consiglio Regionale delle Marche ed incentrato sulla analisi della proposta di legge "Norme in materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali". Sono intervenute numerose autorità regionali, a significare l'impegno delle Istituzioni per varare la normativa prima del blocco legislativo legato alle imminenti elezioni. L'On. Cesare Procaccini ha illustrato i contenuti della proposta di legge sottolineandone tutti gli aspetti innovativi, in primis le nuove funzioni spettanti ai Comuni, alle Province ed alla stessa Regione. L'Assessore alla Sanità, On. Augusto Melappioni, ha confermato una precisa volontà della Giunta di accelerare la discussione per chiudere l'iter di approvazione della Legge prima della conclusione della legislatura. "I temi affrontati da questa proposta - ha sottolineato l'Assessore - sono molto importanti per le famiglie ed impongono il massimo impegno per arrivare a garantire tutte le nuove opportunità previste dalla normativa. Guardiamo con fiducia ad un esito positivo, anche perché si tratta di tutelare non interessi di parte, ma argomenti sui quali tutte le componenti politiche dovrebbero convergere". Ricco e vivace il dibattito, sollecitato anche dalle puntuali osservazioni del Presidente di Federcofit, Piero Maurizio Zaffarano. L'On. Gabriele Martoni, promotore con Procaccini della proposta di legge, nel concludere il convegno ha sottolineato due aspetti molto importanti. Prima di tutto ha assicurato che ci sarà un'ampia discussione con tutti i soggetti interessati (Comuni, Categorie, Componenti Sociali, …); poi, ha sollecitato gli Operatori ad aggregarsi nelle rappresentanze di categoria. "Infatti - ha concluso Martoni - la Regione non potrà sentire i singoli, per ovvie ragioni, ma dovrà ascoltare quelle Organizzazioni che, come FEDERCOFIT, si rivolgono a tutti gli Operatori, nessuno escluso, e dimostrano grande attenzione ai problemi della categoria".
Il 15 dicembre a Verona, infine, una folta rappresentanza di Operatori Funerari provenienti da tutto il nord est ha vivacizzato un incontro volto a mettere a confronto le due leggi regionali fino ad oggi varate ed a fornire alle istituzioni del Veneto una traccia normativa che possa consentire anche a questa Regione di adeguarsi in tempi brevi. Un dibattito particolarmente serrato ha permesso di focalizzare l'attenzione sui temi di maggiore interesse per la categoria, senza svolazzi ed inutili giri di parole, grazie anche alla chiara esposizione di Anna Pavan, della Regione Lombardia, e di Pierluigi Macini, della Regione Emilia Romagna. L'Assessore Giorgetti, che ha portato il saluto della Giunta Regionale, e la dottoressa Emanuela Botta, dell'Assessorato alla Sanità, hanno manifestato di comprendere perfettamente l'urgenza di affrontare la materia anche nel Veneto. Alle molte domande sui requisiti necessari ad esercitare l'attività di Impresario Funebre, Pavan e Macini hanno risposto cercando di rassicurare coloro i quali hanno manifestato il timore di vedere le proprie attività falcidiate da nuove regole particolarmente penalizzanti, soprattutto per l'obbligo di avere a libro paga almeno quattro necrofori. "Niente di tutto questo, certamente, però i futuri operatori funebri dovranno dimostrare di avere disponibile, anche se non alle proprie dipendenze, il personale necessario. Tutti i servizi funebri dovranno essere svolti in condizioni di massima regolarità e senza approssimazione, anche per quanto riguarda il personale, e non è accettabile che parenti ed amici possano sostituire i necrofori". Il convegno, organizzato grazie al contributo di OSIRIDE e di OPTIMA SERVICE, ha visto l'importante partecipazione di Bruno Massimo Albarelli, Presidente della Federazione Italiana per la Cremazione, e di Adriano Francescon di FEDERCONSUMATORI. Sono state, queste presenze, utili ad un confronto concreto e costruttivo, senza ammiccamenti, con la società civile che spesso ha erroneamente guardato con sospetto ad un settore pronto ad evolversi, con consapevolezza e con maturità, verso una dimensione moderna ed eticamente ineccepibile.

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