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Spencer Italia. Affidabilità, durabilità e garanzia

Una produzione Made in Italy e standard qualitativi altissimi per l’azienda parmigiana che presenterà i nuovi prodotti in fiera a TANEXPO 2024.

Affidabilità, durabilità e garanzia di investimento: sono queste le basi qualitative da cui parte Spencer Italia, storica azienda che produce dispositivi ed attrezzature per il primo soccorso e per il comparto funerario, per offrire un servizio e prodotti inimitabili ai propri clienti.

Nella sede operativa di Sala Baganza, nel parmense, si studiano e sviluppano una serie di prodotti dedicati al mercato funerario e cimiteriale che stanno diventando un must per chi opera nel settore.

L’azienda, con trentacinque anni di esperienza alle spalle e un fatturato annuo globale in continua crescita, sta puntando sullo sviluppo di attrezzature avanzate per la movimentazione di cofani e il recupero e il trasporto della salma, investendo tempo e risorse per la realizzazione di soluzioni innovative che proteggano gli addetti ai lavori dal rischio di infortuni. Ne abbiamo parlato con il Product Specialist per i prodotti mortuari Gennaro Pinto, che ci ha illustrato l’evoluzione tecnologica dell’azienda e ci ha dato un’anticipazione sulle ultime novità in casa Spencer.

Spencer è in attività da 35 anni: come è cambiata dai suoi inizi a oggi?
L’azienda nacque nel 1989 dalla volontà del signor Spadoni ed è rimasta di sua proprietà fino al 2020, anno in cui venne venduta. La crescita che ne è seguita è stata molto importante perché dopo 30 anni di attività come azienda quasi familiare, è stata acquisita dal gruppo tedesco Protect Medical, di proprietà del fondo Borromin Capital. Si tratta di un gruppo molto importante di cui fanno parte anche la Sohngen tedesca, la Promeba spagnola e la Pax, sempre tedesca. L’idea iniziale era quella di creare una sinergia tra aziende leader nel settore dell’emergenza-urgenza e questo dice molto sulla grande ambizione e sui grandi obiettivi del gruppo.

Una grande ambizione che si rispecchia anche nel progetto Spencer, su cui sono stati fatti investimenti importanti nel 2020/2022: per prima cosa sono stati acquistati numerosi nuovi macchinari che sono andati ad arricchire quelli già presenti nei nostri stabilimenti; inoltre abbiamo realizzato un nuovo sito web che è molto più veloce e responsive rispetto al precedente e abbiamo lanciato il nuovo gestionale interno a inizio luglio, per offrire un servizio rapido ed efficiente ai clienti. Voglio inoltre ricordare che la nostra è una produzione totalmente italiana, realizzata nella nostra sede di Sala Baganza.
Con un portafoglio globale di 1.700 prodotti, un export in 160 Paesi e una squadra di 150 dipendenti c’era bisogno anche di espandere gli stabilimenti, così sono stati aggiunti ulteriori spazi a quelli già in attività, per arrivare a più di 26.000 m2 di area tra reparti, aree test e uffici».
Entriamo nello specifico del settore funerario: quanto sta crescendo all’interno della produzione aziendale?
Attualmente i prodotti dedicati sono 180 quindi un numero rilevante rispetto al portafoglio globale. Questi numeri rispecchiano anche il fatturato: il 10% del globale è infatti proveniente dal settore funerario ed è in crescita.
La nostra azienda ha la Certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità ISO 9001 e i nostri prodotti devono tutti passare una serie di test prima di essere approvati e messi sul mercato. Ad esempio, hanno la certificazione ISO 3834 per la saldatura: quando parliamo della movimentazione di barelle e carrelli questo tipo di certificazione è molto importante. Ecco perché abbiamo un’area test. Nei nostri crash test andiamo a simulare incidenti con un impatto fino a 10G di potenza e questo ci permette di capire se il prodotto rispecchia gli standard e i criteri di sicurezza imposti, se va migliorato e se si può mettere in produzione. Rispetto alla concorrenza questo fa la differenza e per la nostra qualità e garanzia di sicurezza siamo riconosciuti a livello mondiale.
Abbiamo 6 area manager che gestiscono 4.500 clienti in tutto il mondo: siamo un’azienda molto aperta all’export e il 65% del fatturato globale proviene dall’estero. Ma siamo molto conosciuti anche in Italia e ne siamo fieri. La forte attenzione alla qualità e sicurezza dei nostri articoli si tocca con mano durante fiere di settore e spesso i clienti vengono a salutarci e ci dicono: “Ho preso il vostro carrellino 20 anni fa e ce l’ho ancora”. Potrebbe sembrare controproducente per l’azienda stessa, ma per noi è un vanto poter offrire questa durabilità».
Qual è il vostro prodotto best seller e in cosa differisce dalla concorrenza?
I best seller sono sicuramente i nostri carrellini prodotti internamente in Italia. Tutto viene realizzato qui: dall’assemblaggio fino al collaudo finale in un capannone riconvertito. La nostra è un’azienda strutturata e abbiamo la verifica della supply chain: produciamo migliaia di carrellini all’anno e questo ci ha permesso di creare una postazione apposita per il settore.
In questo settore incontriamo spesso falsi miti: ci è capitato di vedere delle copie dei nostri carrellini Spencer con frasi pubblicitarie ingannevoli dove viene affermato che si tratta di prodotti uguali ai nostri. Ma questo non è vero perché non sono come i nostri e non hanno la stessa qualità e durabilità. Si tratta spesso di prodotti asiatici che apparentemente possono sembrare simili, ma un riscontro nel tempo dimostra una grande differenza in tema di affidabilità e durabilità. La nostra è una produzione made in Italy realizzata con materiali italiani. Magari il costo dei nostri carrelli è leggermente superiore alle copie, ma il vantaggio è la qualità: il nostro prodotto dura nel tempo perché è resistente e affidabile. Se noi dichiariamo che un carrellino ha una portata di 300 chili è perché in fase di test lo sottoponiamo a pressioni che arrivano anche a 450 chili. Inoltre, i nostri carrellini sono compatti e pieghevoli: la leggerezza e l’alluminio scelto sono ulteriori garanzie di investimento».
Spencer sarà a TANEXPO 2024
Sì, siamo un player importante del settore ed è fondamentale dare visibilità ai nostri prodotti tornando su un palcoscenico importante come quello delle fiere. Il nostro primo rientro è avvenuto in occasione di TANEXPO 2021, poi a TANEXPO 2022 abbiamo presentato fino a 20 novità tra upgrade di prodotto e nuove attrezzature per le pompe funebri. Ora che l’azienda è viva ed in espansione, abbiamo in cantiere ulteriori novità che porteremo a TANEXPO 2024.
Grazie al team di ricerca e sviluppo interno, composto da 5 ingegneri, stiamo spingendo verso la motorizzazione del carrello elevatore: il nostro famoso Power Jack-E sarà motorizzato e lo presenteremo in fiera. La scelta di implementare un motore al carrellino nasce dalla necessità di portare aiuto all’operatore in modo che debba fare un minor sforzo nell’utilizzo; il prodotto avrà maggiore usabilità e sicurezza.
Per quanto riguarda il marketing, abbiamo un nuovo sito web, più veloce nella consultazione per agevolare gli utenti. Infine abbiamo pensato all’estetica dei prodotti della linea black, presentata l’anno scorso, che ha riscontrato parecchio successo e ci dà adito a sviluppare nuove colorazioni: da un’analisi di mercato abbiamo riscontrato una grande soddisfazione da parte delle onoranze verso il barellino di recupero e il cassone di recupero in nero.
Per ultima cosa vorrei aggiungere che grazie agli investimenti fatti possiamo offrire dei lead time molto più brevi rispetto al passato: gestionale fluido, supply chain programmata e produzione più rapida. I nostri carrellini spesso sono in pronta consegna. Il periodo più saturo per la produzione è il post fiera, dove consegniamo a 30 giorni dall’ordine: un miglioramento notevole rispetto ai tempi precedenti quando andavamo anche a 60/90 giorni».
 
Tanja Pinzauti

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