Ha collaborato per anni con Bertone e con Giorgetto Giugiaro il padre di tutti i nuovi modelli della PILATO. A lui si deve anche la ITALIA 2+2, il fantastico primo premio del Concorso "Vieni a TANEXPO e vinci!".
Ecco come nasce una automobile.
"In principio c'è l'idea: disegnata a mano, elaborata al computer, trasformata in un modello di gesso e infine in un prototipo. Ma prima di scendere in strada deve fare i conti con le richieste del cliente e con tutte le regole del codice".
Fausto Boscariol guida un Gruppo che ha saputo dar vita ad una realtà interdisciplinare nata per perseguire un obiettivo ambizioso: trasformare le idee, le esigenze e le sfide dei propri clienti in prodotti innovativi.
"Con PILATO è stato feeling immediato. Ci siamo intesi subito sui traguardi da perseguire e sulle metodologie da utilizzare. Noi operiamo a diversi livelli: dalla consulenza agli studi di fattibilità, dal codesign alla ricerca di nuovi materiali e processi. PILATO è una azienda che pensa ed opera in una dimensione davvero europea. C'è un contatto quotidiano utile a sviluppare al meglio ogni fase: dalla attivazione di soluzioni specialistiche per i diversi settori di produzione - inclusi il training del personale e la relativa assistenza tecnica - alla progettazione, dalla ingegnerizzazione alla prototipazione".
Come sono nate le nuove autofunebri di PILATO? Cosa accade, esattamente, dal momento in cui il designer ha l'idea giusta a quello in cui parte la catena di montaggio?
"Un'auto può nascere in tanti modi. A me piace disegnare vetture che rompano gli schemi e, per diletto o per provocazione, mi è capitato qualche volta di dare corpo ad idee che non vedranno mai la strada. In realtà, ed in particolare nel caso della PILATO, i progetti hanno origine da precise richieste: ci serve un'auto lunga tanto, larga tanto, che abbia questo motore, che abbia questi costi, che raggiunga questo target. Noi progettisti sappiamo di dover rispettare certe angolazioni per i crash test, per la sicurezza dei passeggeri, per le regole delle immatricolazioni. Abbiamo una montagna di vincoli. Ma le dirò una cosa: più ce ne sono, meglio è. Quando riesco a trovare soluzioni che rispettano tutte le regole io mi emoziono davvero. Nel nostro caso, poi, gli uomini della PILATO hanno portato un contributo fondamentale per la definizione dei dettagli, di tutti quei particolari capaci di coniugare al meglio estetica e funzionalità".
Approvato il disegno si passa al modello.
"Una fresa manovrata dal computer ci permette di scolpire il modello in gesso della nuova vettura. Poi si passa alla progettazione vera e propria, quella che porterà al prototipo. Si studia ogni pezzo: misure, materiali, disegno, saldature. È un lavoro lungo che abbiamo portato avanti con i tecnici della PILATO".
L'ultima fase è quella dell'engineering.
"Le nostre aree di competenza spaziano dallo styling alla industrializzazione, dallo sviluppo di prototipi estetici e funzionali alla realizzazione di piccole pre-serie. Poi, al momento della produzione di serie, l'assistenza al cliente ed un comune scambio di informazioni".
Un sistema innovativo e all'avanguardia sia per gli strumenti utilizzati, sia per metodologie e obiettivi.
"Il nostro è un metodo di lavoro nel quale le diverse fasi, dalla creazione allo sviluppo e all'ottimizzazione di un prodotto, si susseguono con caratteristiche simili a quelle di un processo industriale. L'idea iniziale entra da noi sotto forma di semplice schizzo o di brief; viene elaborata in un progetto bidimensionale e poi trasformata in un modello virtual tridimensionale sul quale vengono effettuate tutte le possibili simulazioni e valutazioni. Quindi, prima di arrivare alla fase di ingegnerizzazione, l'idea viene concretizzata in un modello estetico, anche in scala 1:1, per effettuare insieme al cliente tutte le modifiche e le ottimizzazioni necessarie sotto l'aspetto stilistico, funzionale, produttivo e di mercato".
Le vostre esperienze non si limitano al solo settore automobilistico.
"Operiamo nei campi più diversi, dalla meccanica alla plastica, agli elettrodomestici. Alcuni prodotti progettati o sviluppati da noi sono diventati veri e propri punti di riferimento nel design. Abbiamo anticipato di anni tendenze che in seguito si sono affermate sul mercato. Un successo fondato sull'esperienza, sulla competenza, sul lavoro in team. Ma soprattutto sul dialogo con i nostri interlocutori e sulla analisi delle loro esigenze".
Fausto Boscariol e la PILATO stanno lavorando adesso sul prototipo targato TANEXPO 2006 che verrà messo in palio a Modena. Ma questa è una storia di cui, oggi, non possiamo ancora svelare alcun particolare!