Contrariamente alla maggior parte delle autofunebri europee che hanno optato per una evoluzione decisamente classica, questa vettura ha rotto simbolicamente con il passato, divenendo uno status symbol per la cultura del nostro Paese e una convincente rappresentazione della nuova estetica nell'arte funebre.
Vide la luce nel marzo del 2003 e fu la prima autofunebre ricavata dal nuovo modello 211 MERCEDES BENZ ad apparire sulla scena europea. Tutti rimasero rapiti da quella sensazione dinamica che la Spirit ha saputo trasmettere, da quella forma chiara e compiuta che, come accade alle vetture di prestigio, la faranno diventare a pieno titolo un modello di riferimento e un simbolo della nuova imprenditoria funeraria, influenzando in tutta Europa la configurazione delle moderne autofunebri.
L'AUTOFUNEBRE PENSA AL FUTURO
Con la SPIRIT PILATO è stata pronta a voltare pagina: niente più forme squadrate e spigolose, ma linee avvolgenti e profili cromati disegnati con il compasso dai quali dipartono fiancate slanciate che si trasformano in una coda suggestiva e imponente. Il profilo è assolutamente nuovo rispetto ad una concorrenza che indulge alle istanze di moda, e così la sua linea è destinata a durare nel tempo. I progettisti hanno voluto presentarla in versione corta, con stile analogo alla Station Wagon MERCEDES classe E da cui deriva, per leggere nell'evoluzione della forma l'ascendenza dal modello originale e identificare, così, l'autofunebre come un prodotto uscito dagli stabilimenti di Stoccarda. Pur andando in controtendenza rispetto agli altri allestitori italiani, PILATO DESIGN TEAM ha voluto perseguire il criterio di una produzione dove i modelli non corrano il rischio, dopo qualche tempo, di essere considerati vecchi, ma siano garanti di una continuità evolutiva, classici e allo stesso tempo proiettati verso il futuro, affidabili compagni di lavoro in tutte le stagioni dell'anno.
TRA CREATIVITÀ E TECNOLOGIA: DALLE IDEE ALLA REALIZZAZIONE
Il disegno della carrozzeria ha precisi riferimenti con l'architettura di un veicolo qualsiasi poiché la SPIRIT, nelle intenzioni della PILATO, deve rappresentarsi su strada come una qualunque MERCEDES. Non deve essere soltanto un mezzo di lavoro, ma deve dimostrare la sua completa estraneità alla fatica, deve essere agile e scattante nella configurazione ancor prima di procedere al corteo e alla cerimonia funebre.
E se all'impatto visivo questa versione corta sembra essere già in movimento, ciò si deve al fatto che il suo aspetto soddisfa egregiamente l'intenzione progettuale. Quella stessa che si concretizza con il passaggio dalla dimensione produttiva artigianale all'industria per la serialità. Infatti, mentre fino al precedente modello 210 le scocche venivano prodotte su stampi realizzati manualmente sui quali i carrozzieri battevano le lamiere, poi saldate e assemblate, ora, per la prima volta, la scocca della SPIRIT è ottenuta da uno stampo realizzato su un modello fresato e poi accoppiata alla carrozzeria per mezzo di un sofisticato macchinario
Tutto ciò comporta sì il massimo investimento - gli stampi prodotti con la fresatrice e i macchinari ad alta precisione sono molto più onerosi rispetto al tradizionale procedimento -, ma anche il massimo della resa, con una precisione millimetrica sulle singole unità prodotte. PILATO vanta un pool eccellente di tecnici e progettisti, capaci di sviluppare matematiche avanzate e di verificare fattibilità, costi, scelte costruttive di ogni fase, assicurando così esperienza, attenzione particolare a ogni dettaglio del progetto, dialogo continuo con il cliente.
Facendo tesoro delle esperienze maturate in quaranta anni di attività, PILATO ha dotato la SPIRIT di una scocca in vetroresina che garantisce una elevata rigidità torsionale e una grande resistenza contro impatti ed urti esterni. La tecnologia, di derivazione aeronautica, prevede inoltre l'impiego di colle speciali per unire tra loro i diversi componenti, garantendo quindi la massima tenuta della scocca al telaio e una estrema efficacia contro gli agenti corrosivi.
Attraverso questa scelta coraggiosa, che ha influenzato anche il futuro di tutti gli altri suoi modelli, PILATO ha inteso rifondare il significato dell'autofunebre e il valore della professione dell'impresario per garantirgli di migliorare la qualità del servizio offerto. Pur passando dal martello del battilastra agli strumenti informatici più sofisticati, l'Azienda veneta è riuscita a mantenere salda la centralità del fattore umano per trasformare gli aspetti funzionali in forme esteticamente valide e motivanti per gli operatori e ispiratrici di sentimenti di conforto e devozione per quanti hanno subito una dolorosa