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Per un sempre MAGGIORE SVILUPPO
di una vera DIMENSIONE ETICA

In Vaticano un Seminario di Lavoro promosso dalla Associazione Internazionale Carità Politica

I lettori più attenti ricorderanno certamente che, nell'editoriale dello scorso mese, il nostro direttore fece riferimento ad un incontro, organizzato in Vaticano dall'Associazione Internazionale Carità Politica, al quale siamo stati invitati per portare il nostro piccolo contributo in un dibattito volto ad evidenziare gli aspetti etici, morali e deontologici delle professioni del settore funerario e cimiteriale in un momento in cui, per diversi motivi, l'intero comparto si appresta a vivere una stagione di grandi e significativi mutamenti. Ebbene, il 27 giugno scorso, presso la Sala Caritas Internationalis, in piazza San Calisto 16, Città del Vaticano, ha avuto luogo il seminario di lavoro sul tema generale "La dimensione etica e l'evoluzione professionale degli operatori del settore funebre in Italia", coordinata dal Prof. Alfredo Luciani, presidente dell'Associazione Internazionale Carità Politica, e che ha visto per l'intera giornata svilupparsi riflessioni importanti di autorevolissimi esponenti del mondo cattolico e di esperti del comparto funerario e cimiteriale.
In rappresentanza del mondo cattolico erano presenti Monsignor Corrado Maggioni, della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Monsignor Nelson Viola, Assistente Generale Caritas Internationalis, ed il Professor Padre Enrique Colom, Docente della Pontificia Università della Santa Sede. Per il comparto funerario sono intervenuti, fra gli altri, Carmelo Pezzino, direttore di Oltre Magazine, Nino Leanza, presidente di Conference Service e patron di Tanexpo, Pier Maurizio Zaffarano e Giovanni Caciolli, rispettivamente presidente e segretario generale di Federcofit, Francesco Campione, dell'Università di Bologna, Marina Sozzi, della Fondazione Ariodante Fabretti, Mauro Felicori, presidente dell'ASCE, Aurelio Puato, presidente di Tanexport, Alfredo Vezzani presidente di Assovotivi e Giuseppe Bellachioma, operatore funerario di Ascoli Piceno. Nel suo breve intervento di saluto il Prof. Alfredo Luciani ha sottolineato come questa iniziativa possa costituire il punto di avvio di un Forum ad alto livello per l'analisi e l'approfondimento di tematiche strettamente connesse alla morte, certamente uno dei misteri più importanti della fede cristiana.
Monsignor Corrado Maggioni ha svolto una relazione di introduzione al seminario in cui ha affrontato gli aspetti fondamentali del rito funebre, sottolineandone con efficacia le principali valenze cristiane legate alla liturgia ed all'etica.
In una società moderna che sempre più registra una profonda evoluzione degli atteggiamenti di fronte alla morte, bisogna rinsaldare nelle coscienze il senso cristiano della morte ed un sentimento di pietà umana e di rispetto per il defunto e per i familiari. Il Mistero della Pasqua di Cristo, la Resurrezione, offre ai credenti, ai parenti in modo particolare, grande aiuto e consolazione. La liturgia funebre cristiana deve conferire alle parole ed ai gesti delle esequie il massimo possibile di verità, e non sono da occultare i segni palesi della morte.
Il rito religioso viene articolato in maniera diversa a seconda delle circostanze e delle peculiarità del defunto, e la sua personalizzazione è certamente legata agli aspetti liturgici (particolari tipi di preghiere) più che a quelli formali ed all'esteriorità (tipi di addobbi, segni cristiani sulla bara, visibilità che la famiglia vuole dare alla fede cristiana, …). Il tentativo di rimuovere la morte con l'oscuramento progressivo degli stessi segni della morte, le camere ardenti sempre più caratterizzate da un asimbolismo religioso, la tendenza ad una sempre minore ostentazione del lutto, il venir meno di occasioni che permettevano di far sentire la propria 'vicinanza' al defunto e la condivisione di una sofferenza inteiore alla famiglia, incidono pesantemente sulle abitudini sociali e sulla elaborazione del lutto: bisogna recuperare, conservare e consolidare tutti i valori etici legati al mistero del trapasso.
Grande importanza assume, in questo contesto, un ruolo maturo dell'operatore funerario nell'orientare e nell'accompagnare le famiglie in questo doloroso percorso. La predisposizione dell'addobbo funebre con segni cristiani, le proposte di preghiere, l'organizzazione delle visite alla salma, lo stretto rapporto con i sacerdoti per lo svolgimento del rito sono capitoli fondamentali per evidenziare ed esaltare una funzione eminentemente etica della professione. All'intervento di Monsignor Maggioni, ed a tutti gli argomenti da lui trattati, ha fatto seguito un lungo, approfondito ed articolato dibattito, in cui sono stati affrontati i temi della formazione professionale, dello sviluppo dell'imprenditoria, della Casa Funeraria e delle funzioni cui questa struttura può assolvere, dell'evoluzione dei modelli etici e comportamentali della società italiana, sempre più orientata ad una dimensione globale in una realtà multi etnica, multi culturale e multi confessionale, il tutto nel contesto di quanto potrà derivare, in uno scenario normativo mutato, dall'imminente varo del nuovo Regolamento di Polizia Mortuaria.
L'incontro di Roma è stato un passo fondamentale per conoscersi ed esaminare analiticamente queste problematiche, ma ogni argomento necessiterà di ulteriori importanti approfondimenti per arrivare a fornire indicazioni precise e soluzioni certe. Ed in tal senso si è espresso nel concludere i lavori il Prof. Alfredo Luciani che ha annunciato, entro la fine di luglio, una nuova occasione di incontro.

Intervento del Presidente di Conference Service
Quando, più di quindici anni fa, iniziai a muovere i primi passi nel settore funerario e cimiteriale, pur nella mia veste di imprenditore nel campo della comunicazione, mai avrei immaginato di poter essere oggi seduto a questo tavolo, con così autorevoli interlocutori. E non lo immaginavo neppure quando, all'inizio dello scorso anno, ho deciso di editare OLTRE MAGAZINE, più per scommessa e gratificazione personale che per ambizione o consapevolezza di dar vita ad un qualcosa che tanti consensi e tanta autorevolezza nel settore sarebbe stato capace di conquistarsi.
Ebbene, vivo la giornata di oggi con un turbinio di emozioni e di sentimenti. Innanzi tutto la gratitudine. Per l'Associazione Internazionale Carità Politica, e per il suo Presidente, il Prof. Alfredo Luciani, illuminato promotore di questo incontro. Per i nostri Ospiti, che ci onorano della loro presenza e che conferiranno ai temi trattati la massima autorevolezza di pensiero. Per tutti coloro con i quali stiamo compiendo, da tempo, un percorso comune, di grande soddisfazione, e che con gli abituali entusiasmo, generosità e capacità hanno voluto considerare questo nuovo impegno.
Poi l'orgoglio e la soddisfazione. Di vedere riconosciuto il nostro lavoro di questi anni, di poter contare su una squadra eccellente, di aver saputo costruire, e garantire a noi stessi, giorno dopo giorno, grande credibilità. Con fatica, impegno, serietà e professionalità. Poi, ancora, la consapevolezza di vivere un momento cruciale, oserei dire storico, per le categorie del mondo funerario e cimiteriale.
Essere qui oggi, ed iniziare un rapporto che ci porterà a ragionare insieme su argomenti forti, pesanti, che incideranno in maniera profonda sulla professionalità e sulla coscienza di tutti gli operatori, ci dà grande forza interiore.
Con la speranza di rivelarci adeguati.
E con la certezza che, grazie all'impegno di tutti noi, lo saremo."

Nino Leanza

Intervento del Direttore di OLTRE MAGAZINE

"La società moderna è sempre più caratterizzata da una evoluzione socio culturale, e dai mutamenti in termini di valori e di consuetudini ad essa correlati, che carica di valenze significative ed importanti, di ordine pratico, comportamentale, etico e psicologico, tutte le figure professionali che operano nel settore funerario e cimiteriale.
L'Italia, in particolare, vive una stagione di grandi cambiamenti poiché aggiunge alle motivazioni sociali l'imminente varo di normative e regolamentazioni specifiche, attese da molti anni, che ci consentiranno di adeguarci agli standard dei Paesi più evoluti. Cambiano radicalmente, e si evolvono, le esigenze e le aspettative della gente e, di conseguenza, dovranno cambiare radicalmente, ed evolversi, le capacità, le competenze, le professionalità degli operatori. Operatori che, ancora oggi, pagano nell'immaginario collettivo una forte immagine negativa, per altro da molti di loro ampiamente meritata, retaggio di antichi comportamenti improntati al cinismo, alla venalità, alla scarsa professionalità e ad un inesistente senso etico. In uno scenario che cambia quali sono i settori di intervento, quali le innovazioni tecniche e tecnologiche, quali i nuovi mestieri, le nuove professionalità, quali i comportamenti corretti, i giusti approcci psicologici, i rituali gratificanti? La morte, oggi come sempre, rappresenta per tutti gli uomini, di tutte le razze, di tutte le ideologie, di tutte le confessioni, un grande punto di domanda.
Il dolore, il lutto, e la sua elaborazione, sono momenti da vivere con intensità, in una dimensione di umanità e di profondo rispetto per sentimenti, affetti, ricordi. Ogni atto deve essere permeato da una religiosità umana prima ancora che liturgica.
Se tutti noi, ciascuno con le proprie competenze, le proprie capacità, le proprie idee, e la passione nel sostenerle, sapremo lavorare in questa direzione e sapremo generare risposte adeguate, ebbene, alla fine di questo percorso, potremo dire di non aver operato invano."

Carmelo Pezzino


Associazione Internazionale Carità Politica

L'Associazione Internazionale Carità Politica è un movimento di laici fondato da Alfredo Luciani. Nel 1996 l'Associazione è riconosciuta dalla Santa Sede e diviene, pertanto, di Diritto Pontificio. In Italia è stata eretta in Ente Morale con decreto ministeriale 27 luglio 2000. Scopi dell'Associazione sono quelli di:
- estendere il raggio di azione della giustizia e dell'amore all'interno di ciascuna nazione e nei rapporti delle nazioni tra loro;
- promuovere la coscienza della fraternità e universalità della famiglia umana;
- realizzare tra le diverse religioni il dialogo delle opere, tra cui si devono evidenziare l'educazione alla pace e al rispetto per l'ambiente, la solidarietà verso il mondo della sofferenza, la promozione della giustizia sociale e dello sviluppo integrale dei popoli; suscitare una presenza dinamica e responsabile nella vita sociale e politica della propria comunità.
Annesso all'Associazione Missionari della Carità Politica ed in stretto legame con essa esiste l'Istituto Superiore Carità Politica. L'Istituto ha carattere internazionale e si propone di:
- perfezionare ecclesiastici e laici nella Dottrina Sociale della Chiesa, nonché nella sua applicazione; assicurare una adeguata formazione morale e culturale a quanti vogliono dedicarsi alle attività sociali e politiche;
- formare una nuova generazione di operatori pubblici specializzati nel settore umanitario e nella salvaguardia dei principi democratici;
- promuovere, a livello post universitario, lo studio delle scienze sociali, economiche, politiche e giuridiche, in rapporto alle fedi religiose.
La Commissione Scienze Giuridiche concorre alla formazione di un ceto di giuristi che attraverso il loro apporto di studio, dottrina, attività pratica e professionale possano contribuire allo sviluppo del diritto internazionale e dell'integrazione sopranazionale, così da favorire la costruzione dell'unità della famiglia umana. L'Associazione pubblica la rivista Già e non ancora e la Biblioteca di Carità Politica.

LA CARITÀ IN PROSPETTIVA SOCIALE E POLITICA.
La carità è in perenne cammino sulle strade della storia, nasce quale risposta a certi bisogni, si sviluppa e muta per rispondere ad altre esigenze. Essa opera su uno sfondo di umani bisogni. Quanto più il mondo si unifica, tanto più gli obblighi degli uomini si estendono al mondo intero. Il processo di globalizzazione esorta a promuovere il superamento della carità individualistica. Si diffonde sempre più la tendenza ad orientare la carità in prospettiva sociale e politica. In realtà la predilezione per la solidarietà in piccolo, di alcuni gruppi di volontariato e organizzazioni non governative, si rivela impotente di fronte a quei molti e gravi squilibri e ingiustizie presenti nel mondo. In quanto agli aiuti dei Paesi ricchi, per gran parte, essi si riducono ad essere un finanziamento alla corruzione della classe dirigente dei Paesi più poveri.
Un volontariato autentico non può, quindi, limitarsi ad intervenire per aiutare i singoli casi, ma deve sentire anche la responsabilità del bene comune, ossia di tutti e di ciascuno. Emerge allora la consapevolezza che solo con vero spirito di carità politica raccoglieremo le grandi sfide globali ancora irrisolte: fame, sottosviluppo, droga, terrorismo, degrado dell'ambiente, violazioni dei diritti umani. Da questa consapevolezza e dal bisogno di sentirsi vivere ed operare nel mezzo e nel cuore dell'umanità, è nata la Carità Politica, una carità che ignora ogni distanza, ogni ostacolo, una carità che unisce tutti gli uomini, che indirizza verso un responsabile rapporto con la civitas, fino all'incontro con l'universalità della società umana.
La Carità Politica combatte contro la tendenza alla privatizzazione della fede e contro il rischio attuale di spiritualismo incorporeo; è costante il suo sforzo di fare della vita spirituale non un settore a parte, ma una forza capace di unificare e ispirare tutta la vita. Essa, poi, di fronte all'improvviso anacronismo dei partiti che rischiano di non avere più un quadro istituzionale, né il collante dell'identità e delle ideologie, dimostra l'importanza dell'impegno politico per la liberazione dell'uomo ed il legame di base che la politica deve conservare con i principi morali. È venuta l'ora di esprimere una eccezionale prova di Carità Politica, fondamento di ogni concreta proposta storica di solidarietà. Con la carità politica la giustizia non si illude di rendere superflua la carità, e la carità non pretende di sostituirsi alla giustizia.
Sul piano operativo l'Associazione Carità Politica, combinando formazione e partecipazione, volontariato e valori ideali, contribuisce a costruire nuovi criteri di valore nella società. Questa sua missione pedagogica comporta l'assunzione delle responsabilità di rendere sempre più preparate le nuove generazioni affinché costituiscano speranza reale di futuro per l'umanità. Attenzione particolare è dedicata alla formazione dei Missionari della Carità Politica. Essi devono agire con competenza nel mondo tanto complesso della politica, della vita sociale e dell'economia, secondo gli insegnamenti della dottrina sociale della Chiesa, proponendo ai loro concittadini una visione dell'uomo e della società conforme ai valori umani fondamentali. È quindi necessario che il Missionario riceva una solida formazione intellettuale e spirituale affinché possa essere un 'sapiente politico', al servizio del mondo intero, dell'intera collettività.
L'impegno della Associazione Carità Politica si completa, ogni anno, con la pubblicazione di uno studio intitolato "Rapporto della Domus Carità Politica" sui più importanti problemi della vita internazionale.

Domus Carità Politica
UNA SCOMMESSA INTELLETTUALE E MORALE; UNA SFERA DI INFLUENZA POLITICA E CULTURALE

All'inizio di questo terzo millennio, la Carità Politica chiama gli uomini di buona volontà ad un rinnovato impegno per l'edificazione di un mondo basato più saldamente sui valori morali e umani fondamentali. Il primo passo per costruire una società caratterizzata dalla solidarietà e dalla volontà di vivere in armonia è una riforma morale delle classi superiori. Da diversi anni l'Associazione Carità Politica sta compiendo uno sforzo per sviluppare un qualificato areopago dei rappresentanti dei popoli del mondo al fine di favorirne la reciproca conoscenza e la migliore cooperazione di intenti. Un centro intellettuale e morale per difendere e promuovere valori spesso dimenticati.
Molte figure femminili hanno contribuito allo sviluppo di questo centro, lavorando con quella discreta ed instancabile tenacia di cui solo la donna ha il segreto. Incontrarsi, conoscersi e parlarsi fa parte della nostra civiltà. Oggi, con lo sviluppo dei vari mezzi tecnologici, si comunica in fretta, ma non ci si incontra, non ci si accoglie veramente. Di fronte ad una società complessa che divora perfino il dialogo interpersonale, appare evidente la necessità di creare luoghi di incontro e di dialogo, nel reciproco rispetto e nella leale collaborazione. Per rispon- dere a questa esigenza è sorta, come atto di amore verso l'umanità, la Domus Carità Politca: uno strumento al servizio della pace e del dialogo fra le civiltà, un fatto di comprensione fra i popoli del mondo. Un organismo internazionale, a carattere informale e a competenza multipla. Compito principale della Domus Carità Politica è quello di aiutare gli Ambasciatori accreditati presso la Santa Sede a collegarsi ed a collaborare fra loro. Ognuno si sente a casa propria, può avere la parola ed essere ascoltato. Nel faccia a faccia dell'amicizia nasce una comunione che travalica gli spazi, ignora le diversità di razza, fa di popoli distanti fra loro per ubicazione geografica, per lingua, per mentalità, una unica grande famiglia.
Di questa unità, per la cui difesa ed incremento viene dedicata ogni energia, la Domus Carità Politica vuole essere un segno ed uno strumento. Col trascorrere degli anni la Domus Carità Politica si sta rivelando pedagogicamente adatta a creare una mentalità di giustizia e di solidarietà globale. Nei diversi incontri di riflessione si tenta di dare risposte ad un mondo alla ricerca di nuove sintesi geopolitiche; si ricercano modalità efficaci di intervento capaci di 'regolamentare' una globalizzazione che esige di essere conosciuta e governata. È, infatti, giudizio comune che una incontrollata globalizzazione acuisce enormemente gli squilibri e le ingiustizie presenti nel mondo. La governance della nuova economia ha bisogno di strutture, giuridiche e politiche, capaci di orientare al bene comune le immense potenzialità della new economy. Da qui l'esigenza di una autorità politica mondiale, come sostiene l'Enciclica Pacem in Terris.
Gli Incontri di Carità Politica spingono verso una autorità mondiale politicamente efficace per la tutela e per la promozione del genere umano quale vero soggetto storico, uno e universale. Tenendo conto che il processo di unità è graduale, e che quindi vanno valorizzate le realtà intermedie, la Domus Carità Politica continua a tenere viva questa urgente necessità, instaurando e favorendo un dialogo chiarificatore con qualificati rappresentanti delle diverse categorie economiche e sociali, imprenditori, economisti, sindacalisti, istituzioni internazionali, mondo accademico. Per la costruzione di un mondo aperto alla cooperazione fra tutti, grazie alla conoscenza reciproca ed all'accostamento diretto di realtà diverse.

LA SQUADRA DI OLTRE MAGAZINE
per l'incontro del 27 giugno

Nino Leanza - Presidente Conference Service srl, Presidente Tanexpo
Carmelo Pezzino - Direttore Editoriale Oltre Magazine
Roberta Balboni - Coordinatore Editoriale e responsabile Progetti Speciali Oltre Magazine
Francesco Campione - Università di Bologna, Istituto di Psicotanatologia, Facoltà di Medicina
Marina Sozzi - Direttore Scientifico Fondazione Ariodante Fabretti, Torino
Maurizio Zaffarano - Presidente Federcofit
Giovanni Caciolli - Segretario Generale Federcofit
Stefano Giordani Oncologo, palliativista
Luigi Vigani - Direttore Servizi Cimiteriali, Comune di Milano
Renato Castellini - Vice Direttore Servizi Cimiteriali, Comune di Milano
Mauro Felicori - Presidente ASCE, Associazione dei Cimiteri Storico Monumentali in Europa
Aurelio Puato - Presidente Tanexport
Alfredo Vezzani - Presidente Assovotivi
Fernando Alegre - Presidente Tanasystem, Spagna
Antonio Brito - Presidente IAFE, Presidente Expofuner Portogallo
Neville Sankey - Presidente FSE Inghilterra
Beatriz Colom - Direttore Generale Funermostra Spagna
Giuseppe Bellachioma - Amministratore Lucadei srl Azienda funeraria di Ascoli Piceno
Alessandro Rotunno - Imprenditore Funerario
ha collaborato FRANCESCA MARIA MARCUCCI
 
Roberta Balboni

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