Con un mix fra tradizione, innovazione, artigianato e tecnologia, Pilato costruisce autofunebri che rappresentano la sintesi della creatività e dell'invenzione, testimoni dell'idea che un mezzo di lavoro può anche essere piacevole ed elegante. Pronto oggi a competere anche sui mercati internazionali.
L'attenta analisi dedicata dai tecnici della Pilato alle esigenze di una moderna impresa funebre è costante, come testimoniato da progetti che, si potrebbe dire, hanno introdotto una nuova interpretazione dell'autofunebre, dotandola di una vera e propria "coscienza". Da sempre l'uso delle tecnologie più avanzate è stato funzionale al raggiungimento di tale obiettivo e l'attenzione per la dimensione pratica e per la qualità del rito ha prodotto risultati in armonia con il contesto lavorativo in cui vengono inseriti i veicoli. Un progetto ambizioso, quello della Star Fighter, la novità presentata a Tanexpo 2006 per consolidare quella che per l'azienda veneta è divenuta, da anni, una "tradizione" che si rinnova nel tempo. Come per i precedenti modelli 210, 124, 123 e 115, arrivati a metà della produzione anche di questo modello 211 della classe E, Pilato propone una nuova versione di autofunebre a due porte, sulla quale vengono montati i fari posteriori della serie S - l'ammiraglia della prestigiosa Casa tedesca. Si affianca così, alla già celebre "Italia 2+2", un veicolo tutto nuovo, sul quale i designer della Pilato sono intervenuti con un sapiente e mirato rifacimento estetico nella parte posteriore: il vetro si fa più inclinato ed accentua maggiormente il disegno dinamico della vettura, mettendo in evidenza l'eleganza dei gruppi ottici della serie S. Anche il vano di carico è stato rivisitato con nuovi rivestimenti abbinati a inserti in radica e vetro, rendendo ancor più esclusiva l'atmosfera del vano feretro.
NUOVI SCENARI INTERNAZIONALI
Non deve stupirci la presenza di numerose delegazioni estere a Tanexpo 2006. L'industria italiana dell'autofunebre si trova oggi ad affrontare la sfida decisiva della competizione in Europa. Anche per essa, come per molti altri prodotti "made in Italy", la scelta obbligata è quella di ritagliarsi uno spazio di eccellenza in questo particolare mercato, costruendo prodotti tecnologicamente avanzati, con un livello qualitativo pari a quello dei migliori competitors, ma con il valore aggiunto dello stile e dell'originalità italiana. Il fenomeno ha avuto un'importante ricaduta per la Pilato poiché ha richiesto un ripensamento del sistema di produzione tradizionale e la capacità di aprire nuovi scenari attraverso l'avvio della produzione seriale e il consolidarsi della collaborazione con un partner tedesco affidabile e di grande esperienza, la Binz.
Le folte schiere di visitatori stranieri, provenienti soprattutto dall'est europeo, dai paesi di lingua tedesca, dalla Spagna, dall'America latina, dall'Australia, hanno manifestato notevole apprezzamento per le autofunebri Pilato, rimanendo affascinati in maniera particolare dal modello "Cinque Posti", nella versione classica e in quella con il frontale cls, capace di trasmettere emozioni non soltanto per il fattore estetico, ma anche per la praticità d'uso e per la raffinatezza dei materiali impiegati.
Comprendere il valore del design in un settore molto tecnico e tradizionalmente poco sensibile all'estetica, ha consentito a Pilato di potersi dimostrare un baluardo alla globalizzazione e alla banalizzazione dell'autofunebre, riuscendo ad esportare un modello tutto italiano ritenuto vincente, ora più che mai, anche all'estero.