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Un progetto innovativo di cappella funeraria

La recente realizzazione nel cimitero di Cesano Maderno della cappella commissionata dalla famiglia Longoni rappresenta un nuovo concetto di fruizione di tali spazi che si discosta nettamente da quanto già esistente.

Collocata nel Cimitero di Cesano Maderno, la Cappella della famiglia Longoni, recentemente edificata su progetto degli architetti Massimo Maria Vago e Carlo Mazzanobile, segna un passo importante nella realizzazione di tali edifici, sia perché in questo camposanto erano anni che non venivano concesse autorizzazioni per la costruzione di cappelle, e sia perché quest’opera rappresenta una nuova concezione di architettura.
L’amministrazione comunale ha messo a disposizione, in concessione, aree per la realizzazione di monumenti, dando la possibilità al privato di definire la dimensione dello spazio. Ai progettisti, per ragioni di costi dell’area, è stato dato l’incarico di ridurre al massimo lo spazio d’intervento massimizzando capienza e fruibilità. Gli architetti hanno pertanto pensato di sviluppare la costruzione in altezza, creando spazi minimi ma con molta fruibilità e molta luce naturale per non soffocare gli ambienti esigui.
La cappella Longoni si distingue concettualmente dalle cappelle tradizionali sia da quelle più classiche, derivanti da tipologie ecclesiastiche, ma anche da quelle di epoca più moderna, che riprendono, in dimensioni ridotte il concetto di “casetta”. La costruzione occupa una superficie di 20 mq (6.50m x 3.07m circa). Sul lato destro due blocchi apparentemente monolitici, rivestiti interamente in pietra (diorite), contengono dodici loculi (6+6) sovrapposti in verticale e separati da una lastra verticale in cristallo trasparente. Il blocco antistante, più lungo nella parte superiore, presenta una porzione “sottratta” al volume, rivestita in corten, ove è posta una scultura in acciaio inox che raffigura un Cristo in croce stilizzato, opera realizzata dall’artista scultore Osvaldo Minotti (autore nel 2004 della Porta della Chiesa di Santa Caterina di Betlemme, dove c’è la Natività). Al di sotto di questo è posto un ripostiglio integrato completamente nascosto, la cui porta, con meccanismo a scomparsa, è bloccata dalla chiusura della porta d’ingresso.
Le lastre di pietra sono incollate sulle superfici esterne con una posa a “correre” in orizzontale, mentre con lo stesso disegno sono montate con un sistema a “scoduta” a copertura dei loculi, in modo che si possano sganciare per le tumulazioni o esumazioni senza nessun tipo di impianto meccanico a vista.

I loculi sono sovrapposti in gruppi di tre, in modo da essere ben visibili dai visitatori ed accessibili senza l’aiuto di scale e sono posti su due piani (3+3 al piano terra, 3+3 al primo piano).Tra i due blocchi di loculi, all’interno della lastra verticale in cristallo, sono stati posti tre supporti in vetro sospesi con dei cavetti d’acciaio, adibiti alla collocazione dei lumini, che di sera al buio, paiono sospesi nell’aria.

Un collegamento all’attività della famiglia Longoni (mobilieri dal 1881) è dato dall’uso del legno in alcune parti interne come le fasce verticali terminali delle lastre rimovibili dei loculi e soprattutto dalla Croce di Cristo realizzata in legno di castagno invecchiato, riprodotta, in dimensioni ridotte per ragioni di spazio ma proporzionate, secondo le fonti storiche ritrovate e suggerite dai membri della famiglia stessa, di profonda fede cattolica. Altro richiamo alla simbologia religiosa è la collocazione della croce a otto punte, simbolo dei Re Magi, incassata a pavimento, con una punta rivolta verso Gerusalemme.

Tornando alla costruzione, contrapposta ai due blocchi rivestiti in pietra, si erige una “lama” in calcestruzzo a vista strutturale, collegata al tutto tramite la scaletta del primo piano che si affaccia sul tetto vetrato. Tale muro cieco si accosterà dal lato esterno alle future nuove cappelle, mentre il lato opposto rimane completamente libero. Sia il tetto che la porta d’ingresso sono in cristallo trasparente. La porta è di dimensione pari alla luce d’ingresso, ed è a bilico con serratura montata nel grosso maniglione. Il tetto ha righe serigrafate per creare un minimo di ombreggiatura che cambia effetto secondo le ore della giornata. Il tutto per creare maggior luce possibile all’interno. La copertura vetrata, permette inoltre di vedere il cielo, collegamento spirituale al paradiso; il colore azzurro del cielo è poi ripreso anche sul soffitto  del piano terra.

Al piano terra una rete di acciaio inox fa da sfondo alla Croce lignea, non impedendo comunque alla luce filtrare anche dal retro, ove, all’esterno è piantato un gelsomino a copertura del muro di cinta.Tale rete, al piano superiore, funge da parapetto, mentre il parapetto frontale è realizzato in alluminio alleggerito ed apribile per poter tumulare i feretri al piano superiore dall’esterno senza usare la scala interna che non permette la rotazione degli stessi.

La scala aerea, in acciaio zincato è autoportante, aiutata staticamente con l’aggancio, su un lato, al muro in calcestruzzo, e dall’esile parapetto sul lato opposto. Al piano superiore sono collocati parapetti di sicurezza sempre in cristallo, sempre per la massima trasparenza e luminosità interna.

I progettisti, hanno voluto realizzare, in pieno accordo e fiducia con la committenza, un’architettura moderna e funzionale. Ma non partendo da una “scatola” architettonica, bensì da una serie di elementi e di volumi collegati tra loro da diversi materiali e superfici: un’architettura organica maturata dalla funzionalità degli elementi.

Gli architetti che hanno realizzato la cappella cimiteriale collaborano da anni con la famiglia Longoni nella progettazione e realizzazione di arredamenti d’interni. La falegnameria realizza mobili moderni, all’avanguardia, con l’uso di alta tecnologia ma con la maestria ultracentenaria tramandata da varie generazioni. Fondamentale è stata quindi la libertà lasciata dai committenti per questo progetto: minimalista, in uno spazio così esiguo, ma con molto studio dei dettagli e della funzionalità.

 
Arch. Massimo Maria Vago


Note biografiche

  • I progettisti Massimo Maria Vago e Carlo Mazzanobile autori di questo progetto, spaziano i loro interventi dal design all’architettura vera e propria, passando dagli arredi, il tutto integrato tra loro.
  • Le loro opere sono presenti sia in Italia che all’estero.
  • Sviluppano una loro architettura estremamente moderna ma ricca di dettagli e particolari, con una attenzione particolare ai metodi costruttivi e funzionali.
  • Tra le recenti opere, l’ampliamento del Cimitero Comunale di Barlassina (MB), le cui pareti dei camminamenti interni sono state affrescate dal pittore Valentino Vago, recentemente scomparso.
  • I progettisti esprimono un particolare ringraziamento all’ex Sindaco di Cesano Maderno, Gigi Ponti, ed al Signor Angelo Vertemati che hanno reso possibile la realizzazione dell’innovativa cappella cimiteriale.

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