MARIO SCIANNAMEO, VICE PRESIDENTE DI FEDERCOFIT
NUOVE LEGGI PER NUOVE OPPORTUNITÀ PROFESSIONALI
Raggiunto l'apice del successo a Milano e provincia, l'imprenditore lombardo intensifica il proprio impegno istituzionale al servizio della categoria. Con l'entusiasmo di chi è consapevole di essere un vincente e senza alcun timore nel manifestare con chiarezza il proprio pensiero.
Il 10 febbraio 2005 rappresenterà, forse, una data storica per la funeraria italiana: con l'entrata in vigore del Regolamento attuativo diventa finalmente operativa a tutti gli effetti, proprio pochi giorni prima che la Camera approvasse quella nazionale di principio, la Legge Regionale della Lombardia. Uno degli uomini che più si è impegnato, a Milano, nel tavolo di lavoro che ha steso il testo del Regolamento è Mario Sciannameo, imprenditore funerario che, grazie anche al suo ruolo istituzionale di vice presidente di FEDERCOFIT, è una importante figura di riferimento per gli operatori di tutta Italia.
"Mi è impossibile non tornare con la mente al Convegno che organizzammo nel giugno del 1999 presso la Regione Lombardia quando, contro il parere di molti ed in particolare della FENIOF, identificammo nelle Regioni il mezzo più rapido e più efficace per giungere velocemente a regolamentare in chiave innovativa e moderna il sistema funerario e cimiteriale italiano. Allora come oggi la FENIOF si è arroccata su posizioni insostenibili e, nonostante da più parti si arroghi molti meriti per i risultati raggiunti, posso tranquillamente affermare che in Lombardia, così come in altre Regioni, è sempre stata al nostro traino dopo aver tentato, invano ed in mille modi diversi, di ostacolare il procedere di queste disposizioni normative. Ma poco importa! Viviamo una stagione molto attesa, ricca sì di novità positive, ma anche dei problemi propri di ogni rodaggio e di alcune incertezze legate alle grandi innovazioni previste nel settore. Sarà utile una stretta collaborazione tra la categoria e gli Enti Locali per superare i primi mesi di avvio senza ripercussioni negative e con la gradualità necessaria. Per questi motivi il Presidente Zaffarano ha scritto a tutti i Comuni della Lombardia sottolineando la necessità di procedere per progressive fasi di sperimentazione e di assestamento capaci di attivare le innovazioni, offrendo la più ampia disponibilità di FEDERCOFIT e sollecitando al massimo impegno tutti i soggetti coinvolti. Dobbiamo affrontare seriamente il problema dell'accreditamento degli Operatori Funerari, senza brandire la spada della repressione, ma, nello stesso tempo, trasmettendo la rigorosa volontà di fare avanzare le nuove disposizioni".
Uno dei problemi più sentiti è proprio quello dell'accreditamento degli Operatori Funebri secondo le nuove regole.
"La Regione Lombardia individua due modelli di imprenditoria funebre: la forma congiunta - commercio, disbrigo pratiche e trasporto, per intenderci - per la quale dovranno valere i requisiti descritti nell'articolo 32, comma 2 del Regolamento, e la forma disgiunta - ovvero una o due delle attività previste - per la quale l'imprenditore dovrà avere i requisiti previsti per ciascuna funzione esercitata, come recita la seconda parte dell'articolo 32, comma 1 del Regolamento. Su questa materia registriamo ancora interpretazioni curiose e, in alcuni casi, terroristiche. L'ultima trovata di FENIOF sembra essere quella secondo la quale l'operatore che scelga di esercitare disgiuntamente il commercio ed il disbrigo pratiche non può fatturare ai clienti il trasporto funebre, contrariamente a quanto attualmente previsto anche dalle normative fiscali. In questo caso la fattura relativa al trasporto funebre dovrebbe essere fatta al dolente dall'esecutore del trasporto, consorzio, centro servizi o altro.Gran bella trovata!!! In un colpo solo le Regioni si occuperebbero anche di fiscalità, in barba ad ogni principio di federalismo, e renderebbero anche possibile l'intermediazione nelle pompe funebri: infatti, un operatore si troverebbe a procacciare trasporti funebri per conto di un altro imprenditore. Risulta evidente che questa interpretazione non solo è forzata, ma, alla prova dei fatti, è fuori da ogni logica. FEDERCOFIT sollecita i sindaci a porre mano velocemente alla riconversione o all'accreditamento di queste attività in modo da fornire agli Operatori elementi utili ed indispensabili per tutti gli adempimenti che competono loro".
Il recentissimo Convegno di Brescia vi ha permesso di chiarire un po' le idee.
"Martedì 15 febbraio ha avuto luogo, presso la bellissima Sala Don Recaldini, il primo Convegno organizzato dopo l'avvio dell'operatività della legge regionale. Una folta partecipazione, con oltre 120 persone, e la vivacità del dibattito hanno confermato la grande attenzione degli operatori per le nuove disposizioni introdotte dalla Legge. Come era facile prevedere, i temi centrali sono stati quelli relativi ai requisiti con l'evidente preoccupazione, per la grande maggioranza degli operatori, di dover rinunciare alla propria identità professionale. Ancora una volta si è chiarito che la legge non è stata concepita per far chiudere, ma per dare maggiore e sicura regolarità ai servizi funebri svolti dalle imprese, grandi o piccole che siano. Ognuno può continuare la propria attività anche senza svolgere direttamente i trasporti funebri e affidando la loro esecuzione a terzi; tutti devono garantire, però, che i servizi siano svolti nella piena regolarità. Nessuno, quindi, è messo nella condizione di dover chiudere. Tutti debbono fare un serio sforzo per migliorare le proprie prestazioni e per dare regolarità ai propri servizi. Nel corso del dibattito sono stati analizzati anche altri aspetti della legge, in particolare quelli relativi agli operatori funebri o necrofori con contratto di lavoro subordinato (articolo 32, comma 2) e quelli legati al responsabile del trasporto di cadavere (articolo 36)".
Abbiamo parlato della Lombardia e sappiamo che anche l'Emilia Romagna è prossima al varo del proprio Regolamento attuativo. Ma cosa accade nelle altre Regioni?
"Il 26 gennaio 2005 il Consiglio Regionale delle Marche ha approvato la legge regionale n. 219 sulle norme in materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali. Le Marche diventano così la terza regione a dotarsi di una propria legge per il settore funerario. Si è concluso positivamente un lungo lavoro, partito nel lontano 2003 su iniziativa del nostro dirigente Beppe Bellachioma, che ha visto ancora una volta, è bene non dimenticarlo, FEDERCOFIT allacciare rapporti, operare sollecitazioni, fornire supporti di documentazione poi recepiti dal legislatore. La Legge può rappresentare un trampolino di lancio per lo sviluppo di un settore che ha potenzialità proprie e che è in grado di offrire servizi adeguati ad una società in profonda trasformazione. Nel corso della nostra audizione presso il Consiglio Regionale abbiamo sottolineato le valenze positive della Legge per rivitalizzare il tessuto di oltre 200 attività funebri della Regione e per favorire la crescita professionale della categoria attraverso l'introduzione della obbligatorietà dei requisiti professionali.La Legge definisce compiutamente le incompatibilità fra attività funebre ed altre attività quali quelle sanitarie (camere mortuarie) e cimiteriali, salvaguardando il settore dall'insorgere di posizioni dominanti sul mercato e tutelando adeguatamente i cittadini. Anche nelle Marche FENIOF ha avanzato la proposta di esplicitare il e non la continuativa dei requisiti, insistendo su una richiesta che, oltre che respinta in tutte le sedi, appare particolarmente incomprensibile in una regione dove pochissime sono le Imprese che possono contare su un organico di quattro addetti. Il legislatore, non considerando affatto tale proposta, ha evitato il risibile risultato che l'imprenditoria funebre marchigiana fosse messa in grave difficoltà proprio grazie all'operato di una Organizzazione di categoria".
E il resto d'Italia?
"Due nuove regioni possono presto aggiungersi alle tre apripista, l'Abruzzo e il Piemonte. In Abruzzo, dopo le sollecitazioni proposte da FEDERCOFIT nel 2004, su iniziativa dell'Onorevole Di Nardo il Consiglio Regionale si appresta ad esaminare una proposta di legge sulla materia. Auspichiamo che, nonostante i tempi ristretti legati alle elezioni amministrative di aprile, il provvedimento possa essere approvato nel corso della corrente legislatura. A nessuno può sfuggire l'importanza del fatto che Emilia Romagna, Marche e Abruzzo, confinanti fra loro sulla fascia adriatica del Paese, abbiano una legislazione funeraria nuova ed omogenea, capace di trainare le altre Regioni in attesa che il Parlamento approvi la tanto attesa Legge nazionale di riferimento. In Piemonte si è appena concluso l'impegno del gruppo di lavoro istituito dalla Regione per predisporre una proposta di legge. Le quattro organizzazioni di categoria presenti sul territorio, pur con sottolineature diverse, hanno perseguito l'obiettivo di un testo di legge capace di ben tutelare le esigenze dei cittadini favorendo, nel contempo, lo sviluppo dell'imprenditoria funebre e il rispetto di una corretta concorrenza contro l'insorgere di posizioni dominanti sul mercato. Anche qui i tempi sono strettissimi, ma la volontà è quella di arrivare al traguardo prima delle elezioni".
Siete anche fortemente impegnati sul piano della formazione professionale.
"Martedì 1 marzo prenderà il via il Progetto Hermes, un complesso intervento di formazione professionale rivolto agli operatori funebri dell'area fiorentina e alla cui realizzazione FEDERCOFIT ha contribuito fin dalla fase progettuale. La presenza dell'Assessore Graziano Cioni alla inaugurazione sottolinea il rilievo che questa iniziativa assume per l'Amministrazione Comunale di Firenze. Hermes prevede l'attivazione di sei aule ed il coinvolgimento di oltre sessanta addetti; si protrarrà per tutto il 2005 e preparerà questi operatori anche alla tanatocosmesi per poter operare, superato il corso, nelle strutture delle Cappelle del Commiato. I programmi verteranno su norme regolamentari (15 ore), nozioni di informatica (9), sicurezza sul lavoro e qualità (24), aspetti relazionali (28), nozioni sulla cerimonia (8), tanatocosmesi (36 ore fra teoria e pratica). In Lombardia, invece, FEDERCOFIT sta predisponendo programmi e calendario per i corsi di formazione e di aggiornamento previsti dalle nuove norme per le diverse figure professionali".
Si annuncia, quindi, un anno particolarmente intenso.
"Crescere vuol anche dire assumersi nuovi impegni. Il Consiglio Direttivo della Federazione ha istituito delle Commissioni di lavoro sui temi più importanti, per supportare il lavoro dei Consiglieri e del Segretario Generale Giovanni Caciolli. Ci aspetta tanto lavoro, ma, spronati dai grandi risultati ottenuti, siamo ricchi di entusiasmo e di voglia di fare. Personalmente, poi, coltivo un sogno: vedere realizzato al più presto il progetto, proposto da Maurizio Zaffarano e da me immediatamente sposato, di una grande Organizzazione interassociativa capace di rappresentare, pur nelle diverse identità, l'intero sistema funerario e cimiteriale italiano. Un'altra scommessa che, ne sono sicuro, noi saremo capaci di vincere!".