- n. 9 - Settembre 2011
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Progetto Argeo by Benedetti
Una nuova grande esperienza
La Sessantaduesima Settimana di Vita Liturgica Nazionale, svoltasi a Trieste dal 22 al 26 agosto, ha visto ProgettoArgeo vivere, da protagonista assoluto dell’evento, una nuova tappa nella storia dei monumenti dedicati alla custodia dei defunti!
Una settimana densa e impegnativa non solo dal punto di vista climatico (al Molo IV ci aspettavamo di trovare una temperatura confortevole e invece il caldo si è dimostrato prepotente anche a ridosso dell’acqua!), ma, anche e soprattutto, per l’ampio riscontro e per l’interesse di pubblico che ProgettoArgeo ha registrato da parte dei numerosi addetti ai lavori, laici e religiosi, che hanno partecipato al più importante evento in Italia dedicato alla Liturgia.
Anche l’edizione 2011 dell’iniziativa, organizzata dal Centro Azione Liturgica e dalla Curia di Trieste e dedicata alla formazione, si è distinta per la grande partecipazione e per la qualità dei contenuti, con un ricco programma di incontri e di conferenze che hanno visto protagonisti alcuni relatori d’eccellenza. Significativa anche la presenza di aziende, tutte specializzate in prodotti e in servizi per l’ambito ecclesiastico, che, come ogni anno, hanno aderito mettendo in campo professionalità, competenze ed esperienze, sottolineando in questo modo l’importanza, per chi opera in questo settore, di vivere in prima persona un fondamentale momento di scambio, di approfondimento, di confronto e di conoscenza.
Se il riscontro per tutti gli espositori è stato normale, per ProgettoArgeo si è trattato di un vero e proprio successo! Un successo che ha premiato nuovamente l’intero gruppo di lavoro Benedetti/ProgettoArgeo e ProgettoArtePoli dimostratosi ancora una volta maturo e all’avanguardia. Il pubblico non era venuto per scoprire “oggetti”, ma per approfondire “concetti”! È proprio la filosofia alla base di ProgettoArgeo che, anche in questa occasione, ha saputo catturare l’attenzione generale. Tutti i Vescovi, i Cardinali e i Parroci intervenuti hanno infatti visitato lo stand e hanno espresso con entusiasmo il proprio giudizio positivo sul Progetto. Fondamentale è stato, come accade di frequente in queste circostanze, il passaparola: molti laici presenti, sollecitati dai propri Parroci, si sono avvicinati per conoscere ProgettoArgeo ed è stato entusiasmante vedere come le comunità abbiano iniziato a confrontarsi sulla possibilità di riportare i defunti nel luogo più significativo all’interno del quale si svolge la vita della Comunità religiosa, il luogo in cui essa si incontra e cerca di scoprire, nel mistero della morte, un pensiero che orienti al soprannaturale.
ProgettoArgeo “custodisce la memoria dei defunti“ all’interno di un monumento che è un’opera d’arte, che crea emozione e amplifica il ricordo dei propri cari. Quello dell’arte è un linguaggio universale. L’opera d’arte è portatrice di un senso e di un significato che, sebbene espressione del singolo, della società o del contesto storico in cui è stata creata, sono capaci di parlare a molti. Allo stesso modo, le opere create per ProgettoArgeo sanno comunicare in maniera universale e immediata non solo una emozione, ma anche una storia, un concetto, una ricerca, una filosofia. L’opera d’arte quando è realmente tale – basti pensare al patrimonio artistico che abbiamo ereditato dalla nostra antichità classica - mantiene intatti nei secoli il valore e la capacità di comunicare i messaggi di cui è portatrice.
Da sempre il binomio Arte e Chiesa ha originato splendori. Da sempre la Chiesa è attenta al “ruolo liturgico“ dell’opera d’arte e, anche recentemente, l’attenzione è tornata a focalizzarsi sul ruolo del linguaggio artistico nella diffusione di un messaggio. ProgettoArgeo deve essere letto per il suo forte significato religioso. Ecco perché è un monumento al ricordo, un capolavoro artistico che rimarrà nella memoria delle comunità, un patrimonio che custodirà nel tempo la nostra storia, i nostri cari e i valori della nostra vita.
Francesca Zanardo