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Nasce il giardino del ricordo

Al Cimitero di Lambrate, accanto ai tre nuovi impianti di Cremazione.

Sarà realizzato per disperdere le ceneri dei defunti cremati. Il progetto è stato presentato dall'assessore ai Servizi funebri e cimiteriali Giulio Gallera, il quale ha spiegato che "si tratta dell'adempimento da parte del Comune della legge 130/ 2001 che definisce la disciplina sulle pratiche funerarie e che impone, oltre alla conservazione delle ceneri, anche la loro dispersione all'interno o all'esterno, in aree attrezzate dei cimiteri".
"Il Giardino del ricordo" del Cimitero di Lambrate sarà costituito da un percorso lastricato che consentirà anche l'accesso ai disabili e seguirà, nel suo andamento, la forma dell'aiuola, caratterizzata da magnolie grandiflora e da rose rugose nella varietà tappezzante. Il giardino sarà dotato di un impianto di irrigazione, in parte a "goccia" e in parte a "pioggia", che avrà lo scopo, oltre che di irrigare le essenze arboree e il tappeto erboso, di favorire la dispersione delle ceneri sul terreno. La realizzazione di tale opera, circa 95mila euro di costo, sarà sostenuta interamente dalla Socrem, la Società par la Cremazione di Milano.
Tale iniziativa segue un altro importante traguardo raggiunto dal Settore Servizi Funebri dell'Amministrazione Comunale di Milano: nel mese di novembre del 2003 al Cimitero Cittadino di Lambrate sono entrati in funzione tre nuovi forni crematori a gas.
L'attivazione dei nuovi impianti, collocati presso l'area del Crematorio accanto ai due forni elettrici già esistenti, consentirà al Comune di Milano di aumentare l'efficienza del servizio offerto ai cittadini: sono state completamente eliminate le liste d'attesa ed è possibile effettuare un numero di cremazioni sufficiente a coprire tutte le richieste, anzi, ad assorbire anche quelle provenienti da tutto il Nord Italia. La potenzialità complessiva della nuova struttura è, a questo punto, di 12mila cremazioni all'anno. Una cifra che consente di accorciare i tempi di attesa da tre giorni e mezzo al giorno successivo l'ottenimento dell'autorizzazione alla cremazione "accorciando così – ha commentato l'assessore Gallera - la dolorosa attesa dei congiunti, già provati dalla perdita del loro caro"
L'attivazione dei tre nuovi impianti è avvenuta dopo il rilascio delle autorizzazioni necessarie che ne hanno attestata la conformità alle norme di sicurezza e al rispetto dell'ambiente. Inoltre, per evitare gli inconvenienti occorsi nel novembre del 2002 a causa dell'alluvione che aveva fatto innalzare a dismisura il livello della falda acquifera mettendo fuori uso per mesi l'impianto, si è provveduto a costruire i vani tecnici un metro più in alto del livello record raggiunto dall'acqua. Il costo di realizzazione dei tre forni è stato di 2 milioni e 250mila euro. "L'attivazione dei tre nuovi forni – ha concluso Gallera - permetterà di fornire un servizio più efficiente, annullare i tempi di attesa e coprire tutte le richieste. Era doveroso rispondere in maniera concreta a questa esigenza dei milanesi cercando di offrire loro, nel triste momento del distacco dai propri cari, un servizio attento e dignitoso".
 
Roberta Balboni

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