Il 10 ottobre 2005, a Spresiano, è improvvisamente scomparsa Mariuccia Gionco.
Non conoscevamo personalmente questa donna che ha dedicato tutta la propria vita alla famiglia, ma per la consuetudine che ci lega al Commendator Adriano ed ai loro figli, Ugo in particolare, riteniamo di avere ben compreso l'immenso patrimonio di valori e di buoni sentimenti che è stata capace di donare a piene mani a tutti coloro che le hanno voluto bene.
Crediamo che il modo migliore per ricordarla, e per testimoniare ad Adriano, Ugo, Enzo, Anna e Fabio una sincera partecipazione al loro grande dolore, sia quello di rendere tutti partecipi di due poesie che il marito ed i figli hanno voluto dedicarle il giorno dei funerali.
A testimonianza di un amore che mai il tempo potrà in alcun modo scalfire.
Carmelo PezzinoA MAMMA
C'era un bel fiore
a Col San Martino:
era Mariuccia,
un piccolo ciclamino.
Venne un poeta
di nome Adriano:
colse quel fiore
e lo piantò a Spresiano.
Cinque volte quel fiore
per lui si dischiuse:
e quattro germogli
ad allietare il paese.
Un giorno d'autunno
quel fiore è volato:
ha detto "Ciao Amore"
e s'è addormentato.
O Madre del Cielo
quel dolce sorriso
accogli per sempre
con Te in Paradiso.
Ugo, Enzo, Anna, Fabio
MARIUCCIA
Era sereno il cielo
del mattino
quando l'ultima voce
sigillò: "Ciao Amore".
Così il saluto
come il giorno prima,
e prima di prima
per cinquant'anni indietro.
Ma l'ignoto destino
dalla sua sfera di vetro
altrimenti deciso avea.
"La nonna non c'è più"
mi sussurrò una vocina alata,
e ritornai sui passi.
Il velo della pace,
si distendeva dolcemente
su di te
dal mio stupore.
Col suo tepore,
t'allontanasti dalle mie mani
nel sonno senza fine.
Diedi l'ultimo bacio d'amore
ad una stella nuova
nel firmamento.
Fosti mamma,
in un raggio di sole
per tutti noi.
Un dono di Dio.
Solo gli alberi
cresciuti assieme,
testimoniano
il vuoto nel mio cuore.
Quante cose dovevo dirti ancora.
Aiutami a capire.
Ma più non mi rispondi.
Adriano Gionco