Nino Leanza, il patron di TANEXPO
Lanciati verso nuovi traguardi
L'imprenditore bolognese traccia un bilancio dell'anno che va a concludersi e anticipa i progetti per il 2005. Senza proclami trionfalistici, ma con la piena consapevolezza di saper offrire, ancora una volta, standard di assoluta qualità. La campagna di promozione internazionale e le prime anticipazioni sulla manifestazione di Modena, l'organizzazione di un importante Convegno sulla Tanatologia e una clamorosa rivelazione: a marzo l'annuncio di una fantastica opportunità per tutti i visitatori di TANEXPO 2006.Pochi giorni ancora e ci lasceremo alle spalle questo 2004 segnato, per la funeraria, dall'entrata in vigore di nuove legislazioni in alcune regioni italiane, da una compressione del mercato legata ad una serie di contingenze anche internazionali e ad una significativa riduzione degli indici di mortalità, dalla consacrazione di TANEXPO come la manifestazione specializzata più importante d'Europa e fra le prime al mondo. Indubbio artefice di questo successo Nino Leanza, capace di costruire un progetto imprenditoriale visto come modello ideale - abbiamo avuto modo di constatarlo frequentando tutte le principali fiere di settore - dai colleghi organizzatori, europei e non.
"Sono davvero gratificato dal consenso che viene tributato a TANEXPO. La manifestazione di Modena è molto cresciuta, in questi anni, raggiungendo una leadership che ovunque le viene riconosciuta. I meriti vanno ascritti a tutti coloro che, svolgendo ottimamente ciascuno la propria parte, hanno fortemente contribuito a raggiungere questo risultato. In primis il mondo imprenditoriale, della cui fiducia mi onoro di godere da più di venti anni. Poi gli Operatori funerari che, nel marzo scorso, hanno affollato come non era mai accaduto prima i padiglioni di Modena Fiere superando le 13.000 presenze. Lo dico sempre ai miei collaboratori: il successo di una manifestazione espositiva non si misura nella quantità di metri quadri venduti quanto piuttosto nel numero di visitatori che si fa convergere sulla fiera. Poi, ancora, le Organizzazioni di Categoria e le Istituzioni, che hanno arricchito TANEXPO di contenuti professionali e culturali di altissimo livello".
Unica nota stonata l'ostracismo di FENIOF.
"Nei giorni scorsi, parlando al telefono con il Presidente di FENIOF Renato Miazzolo gli ho ricordato che, nel 2005, la Federazione festeggerà i suoi primi quarant'anni e gli ho detto che, così come accadde nel 1985 per il ventennale, sarei davvero felicissimo di contribuire al successo della celebrazione. Con FENIOF ho percorso un lungo tratto di strada, e mi piacerebbe riprendere il cammino insieme. Lo dico da molto tempo, ogni volta che se ne presenta l'occasione, e lo voglio ribadire ancora: da parte mia - così come accade con FEDERCOFIT, SEFIT, FIC, ASSOVOTIVI ed altre espressioni del sistema funerario e cimiteriale italiano - c'è la massima disponibilità al dialogo ed al confronto. Basta un cenno della Federazione, e la sincera volontà di condividere, con spirito costruttivo, obiettivi comuni".
Torniamo a TANEXPO. Quali novità per il 2006?
"Stiamo lavorando, per gli anni a venire, ad un grosso progetto di respiro europeo che rappresenterà certamente un momento epocale di svolta per il settore. Nel 2006 la formula sarà sempre la stessa, ma cercheremo di dare ancora di più. Già da molti mesi abbiamo iniziato una capillare campagna promozionale che ci ha visti direttamente presenti a tutte le manifestazioni internazionali specializzate, ambasciatori sì di TANEXPO 2006, ma anche di tutto il made in Italy nel campo funerario e cimiteriale. Recentemente siamo andati a Shanghai, per conoscere meglio la realtà di quel grande paese che è la Cina e per valutare i rischi concreti che potrebbero derivare, per il nostro sistema imprenditoriale, dalla futura immissione in un mercato sempre più globale del prodotto di provenienza orientale. Siamo tornati sollevati dalla constatazione che si tratta di un prodotto molto lontano dalla nostra cultura e dalla nostra tradizione. Ma non bisogna mai abbassare la guardia: tutti conosciamo l'intraprendenza, la duttilità e la tenacia degli orientali e sarebbe un gravissimo errore, da veri sprovveduti, trasferire loro un know-how unico al mondo quale è quello italiano. Nei prossimi mesi, determinate le strategie commerciali, cominceremo a lavorare anche in Italia su TANEXPO 2006. È mio desiderio allargare il Comitato Tecnico di Indirizzo agli esponenti di tutte le filiere, e mi auguro che gli amici Espositori vogliano rispondere favorevolmente all'invito che verrà rinnovato loro. Poi, stiamo definendo i dettagli di una iniziativa che renderemo pubblica nel prossimo mese di marzo e che costituirà, per tutti i visitatori di TANEXPO 2006, una fantastica opportunità. Ma, oggi, non posso dire di più!".
Il 2005 ti vedrà svolgere compiti di Segreteria Organizzativa per un importantissimo Congresso Internazionale.
"Mi ha fatto davvero piacere che la mia azienda sia stata scelta dalla Società Internazionale di Tanatologia e di Suicidologia e dalla Università degli Studi di Bologna per organizzare un appuntamento di grandissimo valore scientifico che si svolge ogni quattro anni in un Paese diverso e che, il prossimo anno, avrà luogo a Bologna. È anche molto interessante il rogramma redatto dal CENTRO STUDI OLTRE incaricato di gestire due sessioni di lavoro che vedranno protagoniste tutte le realtà del comparto funerario e cimiteriale italiano. È la prima volta che nel nostro Paese si concretizza, al di fuori di un contesto commerciale quale è una fiera, una simile opportunità, una sorta di Stati Generali del sistema. E l'attenzione che tutti i principali mezzi di informazione dedicheranno all'avvenimento ci permetterà di raggiungere l'opinione pubblica per trasmetterle in maniera positiva ed efficace tutti quei messaggi che più riterremo opportuni. Che poi, come hai giustamente sottolineato nel tuo editoriale dello scorso mese, il Convegno Iats si sia occasionalmente rivelato il seme dal quale è germogliato quello che ritengo un formidabile modello aggregativo di categoria, Assocofani, è cosa che appaga fortemente quello spirito di servizio che è alla base di tutta la mia attività".
Hai fatto riferimento al CSO, il Centro Studi e Ricerca per lo Sviluppo e la Promozione delle Professioni del Funerario. Come ti collochi rispetto a questo Istituto?
"Il CENTRO STUDI nasce su iniziativa di OLTRE MAGAZINE, quindi potrebbe in qualche maniera apparire totalmente legato a noi. Invece, proprio per garantire la massima autonomia, la totale indipendenza e la più ampia democraticità, è stato strutturato in maniera che vengano aggregati per progetto tutti quegli Enti, Istituzioni, Istituti di Ricerca, Organizzazioni di Categoria, Centri di Formazione che, di volta in volta, intendano portare avanti uno specifico progetto. Tutti i soggetti, lo sai bene, nessuno escluso, anche quelli storicamente non sempre vicini alle nostre posizioni. È uno strumento di servizio e tale deve rivelarsi, davvero, per tutte le componenti del sistema. L'attività del CSO mi risulta essere stata fino ad oggi prevalentemente di tipo editoriale, con la realizzazione di tre diversi volumi che hanno ottenuto un buon riscontro. Al CENTRO STUDI abbiamo chiesto di curare i contenuti dell'Annuario Nazionale del Comparto Funerario e Cimiteriale, un importante strumento di lavoro che sta, finalmente, per vedere la luce".
Sei l'editore di OLTRE MAGAZINE. Puoi tracciare un bilancio di questi primi anni di attività?
"Sai perfettamente, avendo compiuto con me l'intero percorso, quanta strada sia stata fatta in questi quattro anni. Abbiamo iniziato in sordina, accolti con molto scetticismo e con qualche perplessità a causa di una linea editoriale che puntava su contenuti diversi da quelli delle altre testate specializzate, dando ampio spazio, nella più assoluta pluralità di pensiero, a tutte le componenti del sistema ed a qualsiasi tema avesse in qualche modo attinenza con l'evento morte. Condividi con me la soddisfazione per un consenso che diventa sempre più ampio e variegato, ma, credo, anche la consapevolezza di molti punti ancora da perfezionare. Ritengo che per esaltare le nostre peculiarità - libertà, coerenza, curiosità, esaustività - vada implementata l'attenzione agli argomenti tecnici e professionali per dare una ancora maggiore visibilità alla attività del mondo produttivo ed a quella degli Operatori Funerari. Poi, bisognerà migliorare qualcosa sulla raccolta pubblicitaria. Se, come è nelle nostre intenzioni, vogliamo aumentare considerevolmente la tiratura per raggiungere nuovi interessanti bacini di utenza, avremo bisogno di maggiori risorse. Avere più inserzionisti, e soddisfare al meglio tutte le loro aspettative, ci permetterà di crescere ulteriormente".
Hai ancora un minuto per dire qualcosa.
"Mi basta molto meno, ma è il vero motivo per cui ho accettato questa intervista. Voglio rivolgere a tutti i nostri lettori ed alle loro Famiglie, stringendo idealmente la mano di ciascuno, i più fervidi auguri per un Nuovo Anno che si riveli davvero per tutti ricco di serenità, di pace, di prosperità".