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Nei cimiteri spagnoli di Barcellona e di Valencia

Due interessanti progetti

La scorsa primavera è stato inaugurato a Barcellona il “Giardino degli Aromi”, spazio dedicato alla inumazione di urne cinerarie e situato nella parte alta del cimitero di Montjuïc. Su una superficie di oltre 600 metri quadrati sarà possibile ospitare circa 700 urne: sul territorio sovrastante ciascuna sepoltura verrà posizionata una pianta, a ricordare ciascun defunto il cui nome verrà inciso su una piccola lapide di marmo bianco. La scelta è caduta su piante aromatiche di tipo mediterraneo, rosmarino, salvia e lavanda: da qui la denominazione “Giardino degli Aromi”. Condizione indispensabile per utilizzare questo spazio è quella per cui le urne dovranno essere biodegradabili, realizzate cioè con materiali che, insieme alle ceneri contenute, possano velocemente fondersi con il terreno diventandone parte integrante. L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla direzione dei Cimiteri di Barcellona in una politica di sensibilizzazione sulla cremazione e, soprattutto, sull’importanza di dare sepoltura alle ceneri dei propri defunti in un luogo che ne preservi la memoria e il ricordo.
In occasione di Funermostra, invece, è stato presentato il progetto “Las Rutas del Cementerio de Valencia”, itinerari turistici, culturali ed educativi volti a promuovere il patrimonio storico e artistico del luogo. Il percorso interessa la parte più antica del camposanto: l’ingresso, il viale principale con i primi tre campi di sepoltura e il vecchio cimitero civile. Nelle due aree iniziali è possibile ammirare diversi monumenti funerari fra i quali le prime tombe costruite (Romero, 1846, Dotres, 1851, Llano White, 1858) e quelle di importanti personaggi della storia valenciana. Nel terzo campo, a destra, le costruzioni presentano in generale linee più diritte e minimaliste. Anche qui sono da ricordare le sepolture di persone famose quali il Marchese di Sotelo, la famiglia Benlliure e la cantante lirica Lucrecia Bori. A sinistra, invece, troviamo monumenti in stile dorico che, per la qualità artistica di alcune opere, rendono l’area un vero e proprio museo a cielo aperto. È uno degli spazi più suggestivi, con un colonnato che lo rende simile ad un chiostro e con al centro una grande croce eretta a ricordo delle vittime di una epidemia di colera che ha colpito la città nel XIX secolo. Al termine del percorso l’area dell’antico cimitero civile, inaugurato nel 1889. Lì troviamo, fra quelli di tanti uomini illustri, uno dei sepolcri più visitati, la tomba dello scrittore Vicente Blasco Ibáñez.
 
Roberto Valli

* (in collaborazione con Jordi Valmaña i Corbella - Direttore Generale Cementiris de Barcelona)


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