- n. 3 - Marzo 2007
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Realizzato a Como dalla Gem
Inaugurato il nuovo forno crematorio
Grazie al
nuovo impianto di cremazione, che consente la polverizzazione delle ceneri, da oggi sarà possibile far disperdere i propri resti in mezzo al lago di Como o sulle montagne lariane. Il 22 febbraio scorso, infatti, presso il Cimitero Monumentale della città lombarda, è stato ufficialmente inaugurato il nuovo forno crematorio, progettato e realizzato dalla
Gem di Udine che si è aggiudicata la gara di appalto e che ha portato a termine i lavori nell'arco di soli sei mesi.
L'impianto installato è avveniristico da un punto di vista tecnologico, dotato di due forni, alimentati a gas metano e non più elettricamente, che consentono di eseguire fino a dodici cremazioni al giorno (contro le cinque giornaliere garantite dal precedente) e che rispondono alle più restrittive norme europee in materia di emissioni in atmosfera.
Le caratteristiche tecniche della struttura riducono al minimo l'impegno gestionale, prevedendo l'uso di un apposito software che permetterà di controllare, anche a distanza, la corretta esecuzione di ogni cremazione e di verificare tutte le operazioni effettuate. Inoltre, l'impianto è già predisposto per poter bruciare anche i cofani zincati, ancora oggetto di una normativa in via di definizione da parte della Regione Lombardia. Ogni cremazione durerà 90 minuti e il forno raggiungerà temperature che oscilleranno tra gli 850°C e i 950°C.
La tecnologia utilizzata consente di separare le ceneri delle ossa da quelle derivate dal legno del cofano, e di polverizzare i resti stessi. Ciò permetterà l'esecuzione delle volontà di chi avrà espresso il desiderio di far disperdere le proprie ceneri nelle acque del lago, anche se, com'è ovvio, la dispersione dovrà avvenire lontano dai centri abitati.
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L'investimento dell'Amministrazione Comunale è stato senza dubbio consistente, - spiega
Fulvio Caradonna, Assessore ai Lavori Pubblici -
ma le statistiche non lasciano spazio a dubbi. Se oggi il rapporto tra sepolture e cremazioni è di 55,9% a 44,1%, fra trent'anni la previsione stimata è del 60% per le cremazioni e del 39,9% per le sepolture: vuol dire che da oggi al 2035 il Cimitero Monumentale dovrà eseguire circa 11.887 cremazioni. Se poi consideriamo che il servizio di cremazione offerto dal Comune di Como sarà a disposizione anche di coloro che risiedono nelle zone limitrofe ai confini della nostra provincia, contiamo di recuperare nell'arco di pochi anni l'investimento effettuato".
Il vecchio sistema di cremazione, infatti, versava in condizioni sconvenienti e per consentirne ancora il funzionamento sarebbero stati necessari lavori di rifacimento delle parti impiantistiche e di depurazione, con un investimento di risorse che non avrebbe comunque garantito gli standard raggiunti dal nuovo impianto.
L'intervento della
Gem, iniziato la scorsa estate, ha comportato la rimozione del vecchio crematore elettrico in funzione al Monumentale, lo smantellamento e la successiva ricostruzione dell'impiantistica ausiliaria (impianto elettrico, adduzione gas naturale, impianto idraulico). L'installazione delle due nuove unità di cremazione consente la riduzione dell'impatto ambientale, minimizzando le emissioni in atmosfera (ora in linea con le normative previste dall'Unione Europea) e i consumi specifici di energia per cremazione. Contemporaneamente è stata incrementata la capacità di cremazione, con l'esecuzione del servizio anche su resti mortali provenienti da esumazioni o estumulazioni. Da non sottovalutare, infine, il miglioramento della gestione complessiva del processo di cremazione ottenuto attraverso il controllo automatico e computerizzato dell'intero iter. Inoltre
Gem ha provveduto a ristrutturare la Sala del Commiato, i servizi e gli uffici per gli operatori, oltre a sistemare gli spazi esterni alla struttura crematoria.
Per i prossimi tre anni a
Gem spetteranno i lavori di manutenzione ordinaria dell'impianto che garantiranno un'assistenza continua al Comune e un servizio ancora più efficiente alla comunità locale.
Sara Martini