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Il gatto Oscar nel cimitero di Belfast

Vorrei riflettere su due notizie in ambito tanatologico apparse sui giornali nei giorni scorsi. Nel cimitero di Belfast, in Irlanda del Nord, un muro separa la zona delle tombe dei cattolici da quella dei non cattolici. È un "sunken wall" ("muro sprofondato" o "muro verso il basso") che sporge in superficie di pochi centimetri, ma che si estende in profondità per circa quattro metri. Ovvio che sia così: i morti sono sottoterra e il muro deve essere sottoterra se li vuole separare.
Nell'ospizio della città di Providence, a Rhode Island, vi è un gatto, Oscar, il quale quando uno degli anziani ricoverati sta per morire salta sul letto e fa le fusa, per poi abbandonare la stanza pochi minuti dopo il decesso. Il fatto si è ripetuto almeno venticinque volte e ci si chiede come Oscar riesca a sentire quando una persona sta per morire.
Anche in quello di Belfast, come in tutti i grandi cimiteri di tutte le città del mondo, vi sono molti gatti. Quelli seppelliti in questi cimiteri abitati dai gatti sono morti tutti da più dei pochi minuti che Oscar impiega ad abbandonare le stanze di coloro che ha visto morire. Cos'hanno questi gatti di diverso da Oscar? Perché non abbandonano i cimiteri, ma anzi sembrano viverci molto bene? Non sarà perché abitano con morti che non hanno sentito morire e quindi non si rendono conto di convivere con dei morti?
Quando i gatti del cimitero di Belfast saltano la parte emergente in superficie del muro che separa i cattolici dai non cattolici, naturalmente non avvertono alcunché di strano. Solo gli uomini possono sentire l'ostilità tra i morti di una confessione religiosa e quelli di un'altra. Non sarà che solo per gli uomini i morti sono stati vivi, nel bene e nel male, ad uno ad uno e che qualcosa di questa vita singolare resta loro addosso anche se non li hanno visti morire?
I gatti sentono quando uno sta per morire, scappano quando uno è già morto e possono convivere coi morti che non hanno sentito morire. Gli uomini probabilmente non sentono quando uno sta per morire, ma sentono quando un morto si ribella al fatto di essere seppellito accanto ad un altro morto che ha una fede diversa dalla sua. Per i gatti i morti sono morti, per gli uomini i morti sono sempre anche un po' vivi.
Sono più strani i gatti o gli uomini?
 
Francesco Campione

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