Funexpo ci è parsa quest’anno leggermente inferiore, per numero di stand e per superficie occupata, all’edizione precedente del 2010. Il numero dei visitatori ci è sembrato tuttavia in aumento. Le due constatazioni (si tratta, lo ripetiamo, di impressioni personali che magari verranno smentite dalle statistiche) sono coerenti e collegate strettamente alla parola più ricorrente di questi tempi: crisi. Essa, se da un lato spiega i minori investimenti concessi dalle aziende che spesso si trovano in difficoltà (ne sappiamo qualcosa in Italia dove alcune, non avendo i mezzi per venire a Bologna, si orientano verso altri lidi più accoglienti con prezzi da stralcio), dall’altro giustifica la volontà degli operatori funerari di trovare prodotti più economici o che presentino, per le loro caratteristiche intrinseche, elementi di differenziazione rispetto ai concorrenti. È il caso in particolare dei veicoli funerari (che i francesi chiamano
corbillards e gli anglofoni
hearses). È significativo infatti che su un mercato come quello francese dove orribili furgoni la fanno da padroni, le aziende italiane siano giunte in forze con gli esponenti più qualificati e prestigiosi di tale gamma merceologica: in ordine alfabetico,
Biemme Special Cars, Ellena e
Pilato. Tutti si sono dichiarati soddisfatti della propria partecipazione, a dimostrazione del fatto che chi semina raccoglie. Altre realtà industriali del nostro Paese hanno aderito a Funexpo 2012: la
Gem Matthews, con i forni da cremazione la cui qualità è ben nota,
La Leonessa di Brescia, con le sue urne di alta gamma, ed ancora la
Arredi Sacri e Funebri di Biagio Orefice, la
Pirozzi Arte Sacra e la
Lotin Belgio di Giulio Colpani con le sue placche e maniglie.
La
tendenza generale del settore, è ormai da un bel po’ di tempo che lo andiamo ripetendo, si orienta indiscutibilmente verso la
cremazione. Per ragioni diverse di ordine filosofico, culturale, igienico, logistico ed economico osserviamo dappertutto una crescita esponenziale di tale pratica. Con il conseguente sviluppo di tutti i prodotti che attorno ad essa gravitano. A cominciare dalle
urne. Assieme alla già citata La Leonessa, abbiamo avuto modo di apprezzare alcune originali proposte di
Funeart, gruppo di aziende patrocinato dagli organismi pubblici del
Limousin, la regione di Limoges universalmente famosa per le sue ceramiche, presentatosi a Lione con creazioni originali estremamente promettenti. Tant’è che quasi sicuramente l’azienda in questione sarà presente a
Tanexpo 2014 con una gamma di prodotti ancor più completa e tale da soddisfare le molteplici esigenze, di materiali e di forme, proprie del mercato nazionale, anch’esso in costante crescita nonostante le limitazioni normative esistenti, come ad esempio il fatto che i forni possano essere montati solo in ambito cimiteriale.
Un aspetto tra i tanti (un altro è la tanatoprassi) che, espressione di una forma di conservatorismo statalista, impedisce, con la sua battaglia di retroguardia, lo sviluppo del settore soprattutto in momenti difficili quali sono quelli che attualmente viviamo. L’ esigenza di rendere il defunto più presentabile si è manifestata anche a Lione dove ben tre aziende, Hygeco, Isofroid e Omega Supplies (già presente a Bologna nel 2010), hanno proceduto a dimostrazioni pratiche di ricostruzione e di cosmetica funeraria, riprendendo così una idea che aveva riscosso grande successo a Tanexpo.
Una fiera, per concludere, cui è valsa la pena partecipare come espositori o visitatori. Tra di essi abbiamo rivisto volentieri alcuni italiani come Gianfranco Merlotto, che ci ha dato notizie rassicuranti su Gian Franco Viarengo cui vanno i nostri più amichevoli auguri di pronto ristabilimento, Roberto Clemente ed altri ancora.
Tanexpo, che come al solito ha riscosso grande successo, non ha fatto il viaggio per nulla. La grande esposizione bolognese ha reclutato alcuni nuovi espositori esteri (contrariamente ad altre manifestazioni similari dove gli stranieri sono banditi: a che punto possono arrivare certe forme di ottuso provincialismo?) da aggiungere a quelli, già presenti la scorsa primavera, che hanno, visti i risultati ottenuti, confermato la propria presenza in forme ancor più consistenti nel 2014. Tanto per essere precisi, si tratta di Ati (forni crematori), di Batesville (leader mondiale per i cofani funebri) e di Funeral Stores (urne ed altri prodotti per le imprese). I risultati possono dunque essere considerati estremamente soddisfacenti e contiamo bene di incrementarli con la partecipazione a Funergal (Orense, Spagna ) ed a Memento (Poznan, Polonia) che concluderanno una parte finale del 2012 ricchissima di eventi.