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Funéraire 2019

Non tutti sanno che il quartiere fieristico di Le Bourget, dove ha luogo Funéraire, fa parte di un complesso che comprende anche un importante museo dell’aereonautica e un aeroporto ancora attivo.

Si è conclusa anche l’edizione 2019 di Funéraire, l'esposizione professionale iniziata nell'ormai lontano 1987. L’evento è ora organizzato per conto della CSNAF (Chambre Syndicale Nationale de l'Art Funéraire) presieduta da Aubin de Magnien de Magnienville, direttore generale di Hyodall un'azienda creata a Bietry, nel nord della Francia, nel 1958.

Il complesso aeronautico-fieristico-museale di Le Bourget

La manifestazione si è tenuta lo scorso 20-22 novembre nel consueto centro fieristico di Le Bourget che si trova nell’omonimo Comune, alle porte di Parigi e che fa parte del complesso aeronautico-fieristico-museale nato nel 1914.

L'aeroporto di Le Bourget nasce come base aerea nel 1914 per ospitare una squadriglia di difesa aerea a protezione di Parigi dai bombardamenti tedeschi dopo che l'avanzata germanica era stata bloccata nel corso della  battaglia della Marna, la decisiva vittoria strategica anglo-francese (6-10 Settembre 1914). Dal 1919 Le Bourget diventa il primo aeroporto civile della capitale e tale rimarrà fino al 1954 quando entra in funzione, nel sud di Parigi, l'aeroporto d'Orly (Charles De Gaulle aprirà "solo" nel 1974).

Si tratta di un luogo storico dove il 21 Maggio 1927 si pose lo "Spirit of St. Louis", il velivolo su cui il venticinquenne Charles Lindbergh terminò, accolto da 200.000 spettatori entusiasti, la prima traversata transatlantica dopo aver percorso 5.800 km. in 33 ore e 30 minuti. Purtroppo solo due settimane prima Charles Nungesser e François Coli erano decollati dallo stesso aeroporto per compiere la traversata in senso inverso ma il loro tentativo si concluse tragicamente. Non se ne seppe più nulla. Ancor oggi in molte città francesi la toponomastica rende omaggio a questi due aviatori ricordati, assieme a Lindbergh, da una scultura all'ingresso dell'aeroporto. In esso si trova anche una statua in onore di Raymonde de Laroche che fu la prima donna ad ottenere una licenza di pilota.

Nel 1933 nacque proprio in questa sede la compagnia Air France. Oggi l'aeroporto è ancora attivo come base per voli privati o di Stato. Il Museo dell'Aria e dello Spazio accoglie tutti gli aerei e gli elementi spaziali (missili, razzi....) che hanno marcato la storia di questo settore tecnologico di punta da più di un secolo ad oggi.

Il Parco delle Esposizioni è la sede di molti eventi. Primo fra tutti, dal 1951, il SIAE, il Salone Internazionale dell'Aeronautica e dello Spazio, l'appuntamento più importante dell'industria aeronautica mondiale.Oggi il sito, con l'aumento del traffico, presenta delle criticità a livello logistico. I collegamenti con la capitale, distante solo poco più di 10 km, sono difficili. I trasporti pubblici non sono agevoli anche se sono in corso i lavori di prolungamento di una linea della metropolitana. Quando finiranno? Per i privati è ancor peggio visto che solo per raggiungere in auto il boulevard periferico, l'anello circolare di 42 km. che circonda la Parigi, ci vogliono quasi sempre tempi biblici. Per fare i pochi chilometri occorrono, quando va bene, trenta minuti ma spesso molto di più. Un vero incubo per chi, dopo una lunga giornata in fiera, deve raggiungere il proprio albergo, a meno che non abbia scelto uno dei pochi hotel vicini al centro fieristico, sold out già molti mesi prima dell'evento.

E quando parliamo di "lunga" giornata dobbiamo sottolineare il fatto che ci è sembrato eccessivo chiudere l'esposizione, per la prima volta integralmente infrasettimanale (dal mercoledì al venerdì), alle 19 dopo averla aperta alle 9.30. Alle diciotto gli espositori si scambiavano visite di cortesia sorseggiando, come aperitivo, qualche flûte di champagne, quest'anno estremamente abbondante e di qualità come del resto tutta l'offerta enogastronomica. L'Italia ha dato il buon esempio.

Funéraire 2019

L'esposizione, che ha visto una buona affluenza di visitatori, soprattutto durante la seconda giornata, non ha offerto grandi novità. è stata caratterizzata, come sempre in Francia, da una forte presenza di marmisti e fioristi che occupano, così come i carrozzieri, spazi piuttosto importanti. Ancora una volta le proposte più interessanti sono state quelle dei produttori di urne che, consci della progressione continua della cremazione, non lesinano sforzi per consolidare od entrare in un mercato in piena espansione.

Pochi i visitatori internazionali se si eccettuano quelli provenienti dalle ex colonie africane o dai Dipartimenti e dai Territori d'Oltremare (Martinica, Guadalupa, Guyana, Saint Pierre et Miquelon, La Réunion, Mayotte etc.) che proprio tanto internazionali non sono visto che sono francesi a tutti gli effetti.

Tra i visitatori italiani abbiamo ricevuto sullo stand Tanexpo Marco Baccini della B-CP srl, Nicola Maretti (Ciroldi) e Cinzia Rota (Rotastyle) la cui leggendaria verve (il termine francese che esprimere in una sola parola la qualità di qualcuno che scrive o parla con brio ed entusiasmo) ha animato il nostro spazio espositivo. Visti con grande piacere anche Daniele Fogli, molto impegnato con i suoi obblighi istituzionali in seno alla EFFS (European Federation of Funeral Services) e Gianni Gibellini presidente di EFI (Eccellenza Funeraria Italiana).

Tra gli espositori italiani, molto in vista i trasformatori di vetture della Penisola. Ellena con i suoi modelli sempre innovativi che tanto successo riscuotono non solo in Europa ma anche nelle Antille, Pilato, la cui gamma continua ad attirare clienti da ogni dove, sedotti dalla personalità ed affidabilità delle sue auto e Renova (tramite il suo distributore Rivaud), l’azienda di Modena che propone un’ampia scelta di marchi e di modelli per soddisfare ogni esigenza.

Per quanto riguarda i fabbricanti di cofani una menzione particolare va alla Delbosco, impresa di Piasco (CN) che dal 1975 propone una vasta gamma (più di 100 modelli) di cofani ed accessori e la Stragliotto Urciuoli di Rossano Veneto (VI) che riunisce due dei nomi più prestigiosi ed amati della produzione di cofani della Penisola. Sullo stesso stand Amuela ha presentato le sue creazioni sempre seducenti e di alta qualità, mentre Rip Cemetery esponeva la sua avveniristica urna digitale. Sempre da Piasco abbiamo rivisto con piacere anche Mondino, storico produttore di imbottiture, a Funéraire con il suo altrettanto storico distributore.

La provincia di Vicenza s'è distinta con la presenza di altre due aziende: La Errevieffe di Altavilla Vicentina dei fratelli Renzo, Valter e Gianfranco Dalla Chiara che continua a creare articoli a forte contenuto innovativo e qualitativo sia nella tradizionale attività della lavorazione del metallo e ora proponendo anche un prodotto brevettato che permette la conservazione della salma senza interventi invasivi; e da Carré, Pilla che come sempre ha presentato una un’ampia offerta di urne, vasi, bronzi, porcellane, ceramiche, souvenir personalizzati, tutti di altissima qualità e valore estetico, frutto di uno sforzo continuo di ricerca e sviluppo volto ad ottimizzare la creazione di nuovi prodotti.

Anche se presentatasi sotto la bandiera svizzera (lo sapete, a proposito, che si tratta dell'unica bandiera quadrata e non rettangolare?) non possiamo omettere da questo gruppo d'eccellenza di Art Funeral Italy, l'impresa di Paolo Imeri che rappresenta un vero e proprio inno all'arte dell'intarsio. Urne e cofani dal design e dai colori affascinanti che dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, che il gusto del bello è ancora vivo in Italia malgrado lo spettacolo brutto, desolante e penoso che i politici del Belpaese offrono quotidianamente, senza distinzione di parti.

Con la consueta modestia abbiamo riservato a Tanexpo l'ultima posizione in questa lista di attori di primissimo piano. L'équipe (passatemi il termine, siamo in Francia!) del Salone italiano ha lavorato bene ed i risultati si vedranno a Bologna in una edizione che promette di battere ogni record (sta diventando un'abitudine) con una importante partecipazione di aziende francesi molte delle quali saranno nella città felsinea dal 26 al 28 Marzo, per la prima volta.

In attesa del grande appuntamento tanti auguri a tutti di un buon 2020!
 
Il Viaggiatore


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