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Il cimitero nel bosco di Stoccolma

LA FORESTA della MEMORIA

LA STORIA. Nel 1887 la responsabilità dei Cimiteri e delle cappelle funerarie di Stoccolma fu trasmessa dalle parrocchie alla Municipalità. Il Consiglio Comunale creò un apposito comitato politico: la Commissione dei Cimiteri. Nello stesso anno fu anche creato a Stoccolma il primo crematorio svedese. Alla fine del diciannovesimo secolo la popolazione di Stoccolma crebbe notevolmente e nel 1910 la città ebbe bisogno di nuovi spazi per le sepolture.
Nel 1912 il Consiglio Comunale decise così di acquistare un terreno disponibile a sud per costruire un nuovo cimitero. L'appezzamento di terreno era di 85 ettari (più tardi si estese a 102) ed era formato da sabbia e ghiaia, coperto di conifere e conteneva tre cave di ghiaia.
Nella società della rivoluzione industriale, dove la Chiesa aveva perduto molto del suo peso, si sentiva il bisogno di una nuova architettura cimiteriale e di nuovi simboli che esprimessero la nuova religiosità, per venire incontro alla richiesta di confessioni diverse, da quella protestante all'agnosticismo.
Il crescente movimento a favore della cremazione richiedeva nuovi riti sia per ragioni pratiche che spirituali. Una delle risposte, e forse la più valida, a tutte queste richieste era un cimitero in cui il paesaggio fosse la componente più significativa. La tendenza era di evitare i modelli tradizionali - il Giardino del Paradiso o la Città dei Morti - per creare qualcosa di nuovo, basato sulla natura nordica. Nella società svedese preindustriale la foresta non era un luogo da visitare, ma con il naturalismo romantico divenne il motivo prediletto di paesaggisti e poeti.
Le foreste rappresentavano la natura incontaminata e perciò capace di destare sentimenti; il bosco diventava così punto di partenza per un nuovo tipo di cimitero in grado di suscitare emozioni. Era necessario progettare il cimitero in modo adatto allo scopo, così il Consiglio Comunale bandì un concorso internazionale. Si trattò del primo grande concorso architettonico internazionale in Svezia.
Nel maggio 1915 la giuria assegnò il premio ad un progetto chiamato Tallum, proposto da due giovani architetti, Gunnar Asplund e Sigurd Lewerentz. Era evidente che il tema che li aveva affascinati era quello di esprimere l'incontro con la Morte. Quando la Commissione dei Cimiteri incaricò gli architetti di realizzare il cimitero, sottolineò che desiderava che ci fossero più radure e che tra i pini ci fossero anche alberi a foglie caduche. Si elaborò un nuovo progetto, tenendo presenti le richieste della Commissione. I lavori progredirono e nel 1920 fu inaugurata e messa in uso una prima parte.
LA CAPPELLA NELLA FORESTA. La prima cappella ad essere eretta fu la Cappella nella Foresta (1920). Nascosto nel profondo del bosco il piccolo edificio dalle pareti imbiancate e dal ripido tetto di legno incatramato ricorda una umile capanna, quasi un eremo. Ma il suo portico classico, il suo interno dalla luminosa cupola bianca e il contrasto tra luce ed ombra le danno una dignità adattissima a comunicare conforto. L'area della Cappella è circondata da un muro di cemento e alle porte un epitaffio di Carl Milles recita profeticamente: "Hodie mihi, cras tibi" (oggi a me, domani a te).
Sulla parte frontale del tetto sta una statua in rame dorato, l'Angelo della Morte, opera di Carl Milles. Sulla nera porta d'ingresso si trova un altro simbolo di morte: una serratura a forma di teschio. Oltre la porta c'è un cancello di ferro con simboli funebri in basso (teschi, serpenti, ossa), ma in alto appaiono simboli di vita (l'agnello, il sole, la croce e piante in crescita). Secondo il motto "dalle tenebre alla luce" i simboli di morte rafforzano il contrasto con la stanza delle cerimonie funebri, bianca e luminosa. Appena dietro alla cappella fu costruito un muro circolare in cemento, con nicchie per urne cinerarie. Vicino alla Cappella Gunnar Asplud disegnò negli anni '20 un campo di sepoltura per i bambini. Il terreno è circondato da alberi a foglie caduche e l'architetto suggerì anche di farvi crescere fiori di campo.

LA CAPPELLA DELLA RESURREZIONE. Il cimitero aveva bisogno di un cappella più grande - la Cappella nella Foresta aveva solo 35 posti - così, già nel 1922, il Consiglio Comunale fornì i fondi per un'altra cappella, quella della Resurrezione, posta sul lato sud e terminata nel 1925. Si tratta di un edificio più austero e solenne, se confrontato con la Cappella della Foresta. Disegnata da Sigurd Lewerentz, poggia su un fondamento classico ma interpretato personalmente che, con misure in un certo senso distorte, crea una cappella di considerevole altezza, combinata con una stretta pianta rettangolare.
L'interno, dal pavimento in mosaico marmoreo completamente bianco e dalle pareti intonacate sovrastate da un soffitto scuro, apre a riflessioni e forti emozioni. La stanza delle cerimonie ha una sola finestra orientata a sud per permettere al sole di cadere e poi di scivolare sopra la bara. Qui veramente i dolenti capiscono i motti di Lewertz "dalle tenebre alla luce" e "vita-morte-vita".
Ci sono due edifici adiacenti alla cappella: una morgue con un lungo colonnato di fronte alle porte e una sala d'aspetto.
L'EDIFICIO DI SERVIZIO - IL PADIGLIONE TALLUM, UN CENTRO PER I VISITATORI. Nel 1920 Skogkyrkogarten fu messo in uso e un paio d'anni dopo si fece sentire la necessità di un edificio di servizio. Il progetto fu affidato a Asplung e commissionato nell'aprile 1922. La costruzione venne portata avanti velocemente. All'inizio l'edificio conteneva armadietti, sale da pranzo e cucine per il personale. Nel '50 la costruzione non rispondeva più a requisiti moderni, tanto che fu chiamata la piramide miserabile. Nel 1958 l'edificio fu ristrutturato, ma nel 1981 cessò dall'uso originario.
Nel lavoro di Asplud era stata prestata poca attenzione a questa interessante struttura, anche se l'architetto era stato molto lodato per la artisticità dei risultati raggiunti. Guardandolo oggi ci si rende conto di quanto sia originale, con tracce di ispirazione egiziana mescolate a spunti più popolari e fortunatamente ha trovato di recente un nuovo uso come centro per i visitatori.
A metà degli anni '90 la Commissione dei Cimiteri aveva chiesto all'Amministrazione dei Cimiteri di progettare un centro per i visitatori nell'edificio di servizio. Lo scopo del centro per i visitatori è quello di promuovere il turismo culturale, l'educazione, la cooperazione nazionale e internazionale, assieme agli altri luoghi appartenenti al World Heritage. Nel settembre 1998 il Ministro della Cultura ha inaugurato il Centro Visite e lo ha battezzato Padiglione Tallum.
IL COMPLESSO DEL CREMATORIO DELLA FORESTA. Il complesso del Crematorio della Foresta Il rigido clima architettonico neoclassico scandinavo fu violentemente turbato dall'Esposizione di Parigi (1925) e dagli scritti di Le Corbusier. In Scandinavia l'esposizione di Stoccolma del 1930 divenne il segno distintivo di un addio al passato per aprirsi al nuovo. Gunnar Asplud e Sigurd Leweretz furono entrambi coinvolti nell'esposizione e perciò la Commissione dei Cimiteri, al momento di progettare la cappella grande e il crematorio ebbe a che fare con due esponenti del Razionalismo.
Quando i due architetti iniziarono a progettare la pianta della cappella maggiore e il crematorio, all'inizio degli anni '30, la Commissione dei Cimiteri era preoccupata del chiaro funzionalismo dato che i suoi membri erano più favorevoli a forme classiche e tradizionali. Anche vari noti architetti svedesi erano di questo parere. Questa spiacevole situazione terminò con la decisione del Segretario di offrire l'intera progettazione a Apslud, escludendo Leweretz.
Il crematorio della foresta con le tre cappelle della Speranza, della Fede e della Santa Croce è l'edificio principale del cimitero. Data la scarsità di fondi non fu però terminato fino agli anni '30. Qui Asplud creò un complesso di strutture collegate, in armonia con il paesaggio messo a punto alcuni anni prima.
Le tre cappelle diverse formano una sequenza ritmica con corti che si aprono sulla natura circostante, alternate a giardini cintati per garantire privacy ai dolenti. Col variare l'altezza degli edifici si è enfatizzato il gentile digradare del colombario all'aria aperta e l'entrata principale del cimitero. Fuori dalla Cappella della Croce si trova l'imponente Monument Hall, sostenuta da colonne, che contiene La Resurrezione dello scultore John Lundqvist.
L'interno della cappella è concepito in modo da sottolineare che il catafalco e la bara sono gli oggetti principali della stanza. I fiori possono essere sistemati tra il feretro e i muri, invece che attorno alla bara. Le corone si possono appendere a speciali supporti che si estraggono dal pavimento o a chiodi fissati alle pareti. Tra la cappella più grande, quella della Croce, e lo spazio per le cerimonie all'aperto, si trova uno stagno di ninfee.
Il colombario è posto sul lato nord rispetto alle cappelle. Le urne sono conservate o in nicchie nel muro o in fosse. L'imponente croce di granito sul prato davanti alla cappella è dono di un anonimo. Uno dei primi funerali celebrati qui è stato infatti proprio quello di Gunnar Asplud. Morì a 55 anni, pochi mesi dopo la costruzione del Crematorio e delle sue cappelle, nell'autunno del 1944. Riposa vicino alla Cappella della Fede, sotto una semplice lapide con queste parole "Il suo lavoro vive". Con l'apertura di questi edifici, dopo 25 anni, lo scopo era raggiunto.

IL PAESAGGIO. Inizialmente basato sulla foresta di pini, Skogskykorgarten si è gradualmente trasformato negli anni in un cimitero dove si può avvertire l'interazione di diversi tipi di paesaggio architettonico. Per apprezzare a pieno l'ingresso si deve partire dalla stazione del métro appena fuori dal muro di cinta e camminare attraverso il passaggio stretto e scuro formato dai cedri, poi, entrati in un cortile semicircolare, continuare attraverso un altro stretto passaggio costeggiato da un muro in granito. E infine entrare nel vasto spazio aperto dal prato in leggero declivio. Così si sperimenta un certo ritmo tra ombra e luce, tra aperto e chiuso e di conseguenza, simbolicamente, tra dolore e fiducia.
DOCUMENTAZIONE E CONSERVAZIONE. Nel dicembre del 1944 il cimitero è stato inserito nella lista del World Heritage. Tre organismi specifici sono stati contattati per approntare inventari, documentazioni, restauri e per dare consigli sulla manutenzione (Museo della Città di Stoccolma, Stockolm Consulting, VBB Society Construction LTD) in cooperazione con l'amministrazione cimiteriale.
Il Museo ha inventariato e documentato gli edifici e il loro ambiente circostante, i dettagli, l'attrezzatura e i monumenti. Molto lavoro di ricerca è stato svolto negli archivi, studiando prospetti, disegni, schizzi, appunti e fotografie. Una meticolosa lettura dei documenti, unita a sopralluoghi in situ, ha approfondito la reale situazione di autenticità. Si è preso nota degli inventari e numerose fotografie mostrano esterni, interni e ambiente. Stockolm Consulting ha progettato la conservazione del materiale sopra elencato.
Il progetto esemplifica le mosse necessarie, sottolineando "quando", "come" e "materiali adatti". Questo risultato permette di pianificare il lavoro anno per anno, in rapporto al budget. L'Amministrazione Comunale e il Museo Civico hanno elaborato regolamenti protettivi per salvaguardare l'autenticità.
Contemporaneamente il lavoro continuava, con la produzione di un progetto per la cura della foresta. La conservazione del paesaggio è naturalmente il compito più difficile, a causa dei cicli naturali e dei cambiamenti di piante e alberi. È la foresta di pini che dà un carattere particolare al cimitero. La netta maggioranza dei pini sono vecchi o molto vecchi (150 - 250 anni).
Il compito principale è quello di assicurare il mantenimento della foresta, aumentando il numero degli alberi. Perciò il programma di trapianto è stato presentato con questa condizione fondamentale: le piante devono essere prese dall'interno del cimitero. In base a ciò si sono raccolte pigne dagli alberi e i loro semi (circa 20.000) hanno fornito piante per i prossimi anni. Sapremo in futuro se avrà successo. Una prova della validità di mantenere la foresta è stata l'attribuzione del premio internazionale Carlo Scarpa per il giardino attribuito allo Skogskykogarten dalla Fondazione Benetton. Un'altra attestazione è stata fornita dall'Associazione Nazionale degli architetti d'interni svedesi che hanno scelto, tra i 10 edifici esemplari dell'intero ventesimo secolo, l'interno della Cappella della Foresta come esempio eminente dell'architettura degli anni '20.
Conclusione Skogkyrkogarten ha mantenuto inalterata la sua funzione dagli anni '40. Gli abitanti di Stoccolma usano il cimitero secondo l'intento dei suoi architetti. Ogni anno si fanno 5.000 cremazioni e 3.000 funerali e vi si seppelliscono 4.500 resti, 400 corpi e 4.100 ceneri. È il più vasto e visitato cimitero della Scandinavia e vi sono sepolte circa 300.000 persone. La attraente foresta e il paesaggio creato dall'uomo non offrono solo conforto ai dolenti, ma si prestano a passeggiate naturalistiche. La gente è anche orgogliosa della posizione culturale occupata dal cimitero come luogo del World Heritage.
Il progetto Scuole Associate dell'UNESCO (ASP) è presente a Skogkyrkogarten tramite il Liceo Karrtorps, una scuola vicina. Gli studenti hanno curato una mostra e la realizzazione di un video. L'ASP ha organizzato varie conferenze per aumentare la conoscenza e l'interesse per la World Heritage Convention e i suoi luoghi. Un'ultima curiosità: nell'aprile del 1990 è morta a New York Greta Garbo.
Molti cimiteri famosi avevano offerto alla nipote dell'attrice una tomba. Negli anni '90 questa li visitò tutti e andò anche a Skogkyrkogarten e nel giugno 1999 i resti della Garbo furono sepolti qui, su una terrazza circolare nel mezzo della foresta, in un paesaggio incontaminato, uguale a quello che aveva lasciato nel 1925, quando era partita dalla Svezia per gli Stati Uniti.
A cura di
 
Gabriella Ruffini

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