- n. 4 - Aprile 2009
- Cinema
Casper
Un fantasma per amico

Della serie “troviamo il lato comico anche nella morte”. Il dottor James Harvey si sposta di città in città a compiere ricerche sui fantasmi, tentando di mettersi in contatto con la moglie defunta. Ha una figlia, la taciturna Kat (Christina Ricci), costretta a seguirlo nelle sue peregrinazioni e a sacrificare, così, la possibilità di crearsi una vita normale. I due approdano al castello di Whipstaff, ereditato da un’avida donna convinta che al suo interno si nasconda un tesoro di inestimabile valore. Circolano strane storie attorno a quella casa: pare che sia maledetta, che sia infestata dai fantasmi, che l’anima del bambino morto al suo interno aleggi ancora tra quelle mura. Voci con un fondo di verità, dopotutto. Perché quando il dottor Harvey e la figlia giungono al castello, incontrano una famiglia di bizzarri spiriti. Sono il trio di perfidi zii Ciccia, Molla e Puzza che li importunano, li sbeffeggiano, li tormentano. Ma uno di loro, il mite Casper, si comporta in modo diverso. Il piccolo fantasma diventa piano piano il migliore amico di Kat e si innamora ingenuamente della ragazza. La permanenza del dottore e della figlia al castello sconvolgerà inevitabilmente le abitudini degli ectoplasmi e le intenzioni della cupida ereditiera.
La mano di Steven Spielberg, a cui il regista Brad Silberling si ispira, è evidente nell’intreccio narrativo della storia. La giovane protagonista è alle prese con problemi adolescenziali, rafforzati dalla presenza/assenza di un padre logorato dal dolore per la prematura perdita della moglie. E, così com’è avvenuto per “E.T. l’extraterrestre”, assistiamo all’incontro tra due esistenze completamente opposte, due entità apparentemente inconciliabili che però, per esperienze e per pensieri, risultano simili. Una pellicola per bambini, ma non solo, quindi. La morte ha un posto d’onore nella trama: è addirittura il veicolo grazie al quale questa si sviluppa. È a causa della morte della moglie che il dottor Harvey viene colto dalla frenesia di studiare i fantasmi.
È a causa della morte della madre che padre e figlia si trovano a fare i conti con gli “intrusi” del castello.
Morti anche loro. Ed è proprio quest’ultimo particolare a rendere la situazione ancora più miracolosa: Kat, isolata dal resto del mondo, diventa amica dell’ultima “persona” che avrebbe mai immaginato, un fantasmino la cui esistenza è stata segnata dalla disgrazia e dal dolore. Perché i fantasmi non fanno paura. Perché non bisogna temere i morti. Ma bisogna conviverci. O meglio, imparare ad accettarli. È soltanto accettandoli che le vite ormai intrecciate dei coinquilini iniziano a farsi complementari. Vivi e morti si aiutano reciprocamente per raggiungere tutti la propria missione. Una morale che la critica ha spesso definito “manifestazione di un mondo utopico”; ma Casper è prima di tutto rivolto ai piccoli e con i piccoli valgono regole diverse.
Curiosa la serie di famosi attori che compaiono nella pellicola. A cominciare da Dan Aykroyd, nelle vesti di Ghostbuster, chiamato per occuparsi della disinfestazione del castello. O ancora gli inossidabili Clint Eastwood e Mel Gibson, le cui immagini si riflettono nello specchio durante la scena di presunta possessione del padre di Kat. Ma un applauso va anche al protagonista Bill Pullman, nei panni del padre ingenuo e romantico, e a Christina Ricci, a cui sembra proprio calzare a pennello il ruolo di ragazzina un po’ problematica e isolata (l’abbiamo vista anche nella Famiglia Addams ad interpretare Mercoledì).
Casper è un prodotto per bambini, dove le meraviglie della tecnologia e gli incontri ravvicinati tra attori e spettri sono assai perfezionati. Del resto, ha conquistato due premi Oscar per gli effetti speciali, consegnati a Michael Lantieri e Dennis Muren. Ispirato ad una serie di fumetti degli anni ’40, Harvey Comics, Casper alterna con ritmo incalzante avventura, comicità, buoni insegnamenti, affetto per la famiglia, piccoli e grandi amori. Senza mai scadere nel lacrimevole; un rischio tutt’altro che lontano vista la maggioranza di morti, bambini orfani e amori disperati che si sviluppano nel film. Riuscito.
Laura Savarino
CASPER
(Usa, 1995)
di Brad Silberling
Durata: 100 minuti
Cast: Bill Pullman, Christina Ricci, Cathy Moriarty, Eric Idle, Ben Stein, Don Novello
CURIOSITA'
In un breve cammeo appare Dan Aykroyd in veste del dottor Raymond Stantz (già interpretato in Ghostbusters) mentre scappa dalla casa infestata. Quando gli viene posta la domanda “Chi possiamo chiamare?” (frase della celebre canzone di Ghostbusters) risponde “Chiamate qualcun altro!”
In un breve cammeo appaiono anche Mel Gibson, Clint Eastwood ed il comico statunitense Rodney Dangerfield, quando i fantasmi si impossessano del corpo del professore ed egli si guarda allo specchio.
CITAZIONI
“Vieni con me se vuoi vivere”
(Casper a Kat)
“E quando mi abbracciava, respiravo il suo profumo fino all’anima…”
(Kat)
“Volevo solo trovare un amico…”
(Casper)
“Vuoi ballare con me? Sono un bravo ballerino!”
(Casper)
“Che stai facendo?”
“Stavo solo stupidando”
(Kat)