- n. 5 - Maggio 2009
- News aziende
Ciroldi Cremation by Vezzani
Esperienza e tecnologia
È dal 1960 che Ciroldi progetta e realizza macchine ed impianti industriali a sostegno delle sempre più precise e raffinate esigenze per la tutela ambientale. Ed è dal 1943 che il marchio Vezzani è presente sul mercato funerario e cimiteriale italiano ed internazionale conquistando prima e mantenendo poi un successo basato sull’entusiasmo, sull’impegno e sulla serietà professionale dei propri uomini, sulla fiducia dei clienti, sulla ricerca costante di una qualità esclusiva.
Dalla collaborazione fra queste due importanti realtà industriali è originato il marchio Ciroldi Cremation, una nuova linea di prodotti per la cremazione e per l’incenerimento dei rifiuti organici e ospedalieri che si propone come valido punto di riferimento capace di rispondere adeguatamente e con assoluta competenza ad ogni esigenza e ad ogni necessità.
Punte di diamante del nuovo catalogo di Ciroldi Cremation sono i forni della Serie Fenice realizzati in due versioni, a camere separate, per agevolare l’installazione in ambienti già esistenti, anche a salvaguardia di strutture di rilevanza architettonica, e in versione monoblocco, maggiormente favorevole sotto il profilo dei consumi di combustibile. Sotto una linea morbida ed armoniosa nascondono un elevatissimo contenuto tecnologico che permette loro di corrispondere alle più restrittive normative in materia di emissioni e di collocarsi a pieno titolo fra i leader del mercato internazionale della cremazione di salme e di resti mortali.
Questi forni associano, all’accurato controllo del processo, importanti migliorie costruttive e funzionali ed in particolare la piena rispondenza alle disposizioni vigenti per l’incenerimento dei rifiuti non pericolosi e per le emissioni in atmosfera disposte dal Decreto Legislativo 152/2006. Al fine di garantire la completa ossidazione dei prodotti della combustione e di conseguenza l’assenza di fumo nero o di odori sgradevoli è prevista la presenza di una camera di postcombustione dimensionata sui seguenti parametri operativi:
• temperatura di funzionamento > 850° C;
• tempo di permanenza dei fumi di almeno 2 secondi;
• concentrazione di ossigeno nei fumi > 6%;
• velocità di ingresso dei fumi > 10 m/s.
Il rispetto dei limiti delle emissioni in atmosfera stabiliti dalle Regioni impone necessariamente, anche in assenza della cassa di zinco, l’installazione di un sistema di abbattimento in grado di contrastare la fuoriuscita degli inquinanti che caratterizzano questo processo. I forni della Serie Fenice vengono quindi corredati di un impianto di condizionamento e di abbattimento chimico–fisico costituito da un sistema di raffreddamento, da un dispositivo di iniezione di reagenti e da un depolveratore a secco costituito da filtro a maniche.
Strutturalmente l’impianto si compone di due camere sovrapposte, quella di cremazione, dove avviene il processo di incenerimento del feretro, e quella di postcombustione, dove le sostanze volatili incombuste presenti nei fumi provenienti dalla camera di combustione completano la loro ossidazione. Sono ricavate all’interno di un unico corpo e sono fisicamente separate dalla suola di cremazione e da un setto verticale in muratura refrattaria sul quale è praticato il passaggio che le mette in comunicazione diretta.
Gli altri principali componenti sono:
• il bruciatore ausiliario di cremazione e di postcombustione;
• il ventilatore di alimentazione dell’aria comburente che alimenta sia il processo che le teste di combustione costituenti i bruciatori;
• i circuiti di distribuzione e le valvole motorizzate di regolazione dell’aria comburente primaria e secondaria in camera di cremazione, dell’aria terziaria in postcombustione, oltre che delle arie comburenti richieste per alimentare le teste di combustione;
• le sonde di rilevazione della temperatura in camera di cremazione;
• le sonde di rilevazione della temperatura in postcombustione;
• la sonda di rilevazione della concentrazione di ossigeno libero nei fumi posta nell’ultimo quarto della camera di postcombustione;
• il camino di emergenza;
• l’impianto di abbattimento polveri con ciclo a secco costituito dal relativo scambiatore di calore, dal sistema di iniezione dei reagenti, dal filtro a maniche e dall’aspiratore fumi finale;
• l’armadio di comando con strumento PLC “touch screen” per il controllo del processo di cremazione;
• le sonde e la strumentazione di controllo delle altre temperature di processo, oltre che le eventuali apparecchiature necessarie per il monitoraggio delle emissioni al camino.
Tutti gli impianti sono dotati di funzionali accessori (in particolare i dispositivi per l’introduzione del feretro e un sistema di polverizzazione delle ceneri) e di un processo di supervisione e di controllo che permette una gestione ottimale e una costante analisi, così come sovente prescritto dalle autorizzazioni ottenute, dei parametri di combustione e delle emissioni.
Del Catalogo Ciroldi Cremation fanno parte, oltre ad accessori specifici e ad alcune linee particolari di urne cinerarie, anche forni crematori per animali da compagnia e inceneritori per i rifiuti solidi ospedalieri e per rifiuti organici a basso potere calorico.
Carmelo Pezzino