Come si trasformeranno cimiteri e crematori? La situazione in Spagna, con un piccolo balzo nella storia recente, è illustrata da Josep Cornet, vice presidente CCWC della EFFS e già direttore generale dei Servizi Funebri di Barcellona.
"I crematori apparvero nel 1973 a Madrid, poi si svilupparono a Barcellona, quindi nelle altre grandi città. In principio erano esclusivamente pubblici, ma c'è stato un progressivo interesse dei piccoli comuni per avere un proprio crematorio in zona. In Spagna i servizi funebri sono prevalentemente gestiti da privati e, in parte minore, dalle imprese pubbliche; i cimiteri, invece, sono nella quasi totalità a gestione pubblica. Attraverso i piccoli comuni, quindi, si è sviluppato un cammino interessante per equilibrare anche nei crematori la gestione pubblica e quella privata, oggi equamente ripartite al 50%. I mussulmani, comunità in forte crescita demografica anche nel nostro Paese, non hanno alcun interesse per la cremazione dei propri cari. Ma questo non sarà un freno: nei prossimi 25 anni il 40% della popolazione spagnola usufruirà di tale pratica, anche per la spinta propulsiva delle nuove generazioni".