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La scomparsa di Giuseppe "Oberdan" Salvioli

Un eroe dei nostri tempi

Il 19 gennaio si apre una falla di circa 200 metri sull’argine destro del Secchia, nei pressi del ponte dell’Uccellino a Modena. Una enorme quantità di acqua allaga i campi e le abitazioni circostanti. Nel corso della giornata la situazione diventa sempre più preoccupante, soprattutto nella zona che comprende i paesi di Bastiglia e di Bomporto. L’acqua nelle strade continua a salire, arrivando a sommergere quasi completamente le auto parcheggiate in strada, la Protezione Civile invita ad abbandonare le abitazioni o ad occuparne i piani alti, fino ad arrivare alla evacuazione completa dell’intero paese di Bomporto. Nel frattempo continuano i lavori per chiudere la falla e per arginare finalmente la piena. Con l’arrivo della notte e del buio la situazione, già decisamente compromessa, peggiora e nei due paesi la piena del fiume è attesa per le prime ore del giorno. A bordo di un gommone alcune persone, come tanti altri in questo momento, stanno tentando di compiere il proprio dovere di cittadini e anche di più: cercano di aiutare chi in quel momento si trova in difficoltà, molti. Il gommone si muove verso Bastiglia per soccorrere alcune persone bloccate dalla piena. Verso le quattro si ribalta, perdendo in acqua l’intero carico umano. Un uomo viene trascinato dalla corrente e le sue tracce si perdono nell’acqua melmosa e nel buio della piena notte: quell’uomo è Giuseppe Salvioli, detto "Oberdan", quarantatreenne padre di una adolescente e conosciuto nella zona per la sua attività di organizzatore di eventi. Oberdan è il fratello di Massimiliano Salvioli, titolare dell’omonima impresa funebre di Carpi. Nelle prime ore della mattina si diffonde la notizia che la notte non è passata indenne non solo per l’ingente numero di danni alle abitazioni, alle attività e alle coltivazioni, ma soprattutto perché c’è un disperso.
Le ricerche di Oberdan continueranno per oltre due settimane, fino al 5 febbraio quando il corpo senza vita verrà ritrovato nelle acque del Naviglio, nei pressi di Bastiglia.Immediati sono stati i messaggi di cordoglio del mondo politico e istituzionale, ma soprattutto è stata forte la commozione che ha investito tutto il territorio di Modena e dell’Emilia Romagna. La Regione ha votato all’unanimità la richiesta di conferimento della medaglia d’oro al valore civile per Giuseppe Salvioli, da presentare al Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Una immensa folla di parenti, di amici e di semplici cittadini ha tributato a Oberdan, presso la camera ardente a Terracielo Funeral Home e in occasione delle esequie, un sentito e commosso omaggio testimoniando alla Famiglia Salvioli una affettuosa partecipazione.
Tredici milioni di metri cubi d’acqua che hanno devastato paesi e campagne, con danni per quasi 350 milioni di euro (la stima è ancora provvisoria), non saranno presto dimenticati. In questa terra che negli ultimi anni è stata tormentata da più di un disastro naturale, restano i dubbi su come e perché sia potuto accadere che un giovane uomo abbia perso la vita in una simile situazione. Sul come saranno la magistratura e gli organi competenti a giudicare, sul perché saranno le persone vicine a Oberdan a cercare una risposta che speriamo possa in qualche modo diventare una consolazione. A noi non resta che esprimere tutta la solidarietà e la vicinanza al dolore di una famiglia che rappresenta una fra le migliori espressioni della categoria degli Impresari Funebri.
 
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