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Carmelo Pezzino
Troverete nelle pagine a seguire una breve anticipazione sull’importante progetto che Tanexpo è stata chiamata a coordinare, l’organizzazione di una grande Esposizione Funeraria Internazionale da realizzare in occasione dell’Expo 2015. Pur non potendo darvi informazioni più esaurienti, essendo in questo momento l’idea ancora allo stato embrionale ed in attesa delle opportune valutazioni e verifiche, vale la pena, forse, spendere due parole per mettere in evidenza che si tratterebbe di un evento che vedrebbe il sistema funerario e cimiteriale del nostro Paese al centro dell’attenzione planetaria e che darebbe alle nostre Aziende una opportunità unica ed eccezionale per promuovere la propria attività ed i propri prodotti. Noi non possiamo che essere orgogliosi di avere visto riconosciuta la centralità internazionale di Tanexpo che si accinge ora ad una impresa difficile ed impegnativa, ma estremamente gratificante. Torneremo ovviamente sull’argomento man mano che i contenuti di questo affascinante progetto troveranno concretezza.
Alla fine di gennaio si è svolto a Roma il tradizionale appuntamento di Sefit Dieci che ha sviluppato in maniera efficace tematiche tecniche di fondamentale importanza e di cui vi daremo ampio e dettagliato resoconto sul prossimo numero della nostra rivista. Vogliamo però mettere già oggi in evidenza un aspetto politico che è emerso dagli interventi dei relatori e dai contributi di alcuni ospiti presenti in sala. Di fronte alla situazione di crisi generalizzata dell’economia, che investe anche il settore funebre e cimiteriale, è assurdo continuare a restare fermi sulle proprie posizioni: occorrono decisioni rapide e occorrerebbe una intesa fra tutte le componenti del comparto per discutere nel dettaglio le norme da proporre ai diversi livelli politici.
La questione morale (della quale nessuno può ergersi a paladino unico, assoluto e incontaminato) e il rapporto pubblico-privato (soprattutto in relazione ai cimiteri, ai crematori, alle sale per il commiato e all’organizzazione delle attività funebri) sono temi caldi sui quali si registrano ancora notevoli divergenze che sarebbe opportuno limare con la ripresa del dialogo e del confronto fra tutti gli organismi rappresentativi. E, lo abbiamo già detto molte volte in passato, un ruolo determinante in termini di mediazione e di proposizione di idee potrà essere rivestito dal mondo produttivo che, per alcuni versi, è al di sopra delle parti e che proprio per questo motivo potrebbe gestire con autorevolezza il dibattito. Da Assocofani e da Tanexport, che già siedono al tavolo di lavoro, e da eventuali altre espressioni rappresentative che abbiano qualcosa di importante da dire, ci aspettiamo atti concreti ed efficaci.
E ci aspettiamo un risultato concreto anche dalla iniziativa congiunta di tutte le Organizzazioni italiane di categoria che, così come le omologhe francesi, hanno scritto a tutti i novantanove parlamentari della Commissione Problemi Economici e Finanziari del Parlamento Europeo per tentare di orientare una direttiva sul regime Iva attualmente in discussione e che, per via di un emendamento presentato a dicembre da John Purvis, prevede l’applicazione dell’aliquota intera (20%) anche sulla cremazione, sui servizi e sulle forniture funebri.
Buona lettura a tutti!
 
Carmelo Pezzino

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