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Carmelo Pezzino
I recenti episodi di cronaca che hanno visto come protagonisti negativi alcuni Operatori funerari e che per altro si ripetono con imbarazzante puntualità hanno, per l'ennesima volta, spinto i più importanti mezzi di informazione del nostro Paese ad occuparsi delle Onoranze Funebri, sottolineando con enfasi tutte le criticità e puntando il dito contro un sistema accusato delle peggiori nefandezze e, sovente, incapace di difendersi.
Abbiamo assistito alla esibizione di tanti presunti “moralizzatori”, ciascuno con una propria ricetta per risolvere finalmente il problema, così come abbiamo ascoltato, insieme a tante opinioni condivisibili, una serie di macroscopiche stupidità legate ad una totale disinformazione e al desiderio di fare audience attraverso la più banale demagogia.
Argomento “caro” alle Associazioni dei Consumatori è quello dei costi dei servizi funebri, costi che, quando non sono realmente spropositati come purtroppo ogni tanto accade, lo possono apparire a chi non conosce tutte le dinamiche legate ad un corretto svolgimento degli stessi. Potrà sembrare un po' troppo semplicistico, ma riteniamo utile, se non addirittura necessario, provvedere ad una esauriente informazione dei cittadini rendendo pubblici tutti gli aspetti economici di un funerale, quelli legati alle prestazioni ed ai servizi resi e quelli legati alle diverse tipologie dei prodotti utilizzati.
A questo dovrebbero provvedere anche le Organizzazioni rappresentative dell'imprenditoria funeraria privata e del sistema produttivo che, lasciando campo libero alla “coscienza laica” dei singoli Operatori, di fatto conferiscono agli stessi un enorme potere, anche economico, e risultano fortemente penalizzate quando questo potere viene esercitato in maniera distorta o, addirittura, illecita.
La questione morale è “un” problema e non “il” problema. Occorrono provvedimenti capaci di disciplinare le attività dell'imprenditoria funebre valorizzandone il ruolo, definendone i criteri etici e deontologici, individuando strumenti che garantiscano il cittadino sulla libera scelta dell'impresa e sulla correttezza dell'operare e che impediscano, in un mercato imperfetto e caratterizzato da una eccessiva polverizzazione dell'offerta, l'insorgere di posizioni dominanti. Occorre intensificare i controlli dotando i Comuni di strumenti rapidi ed efficaci per poterli esercitare e per poter sanzionare in modo pesante i comportamenti fraudolenti o scorretti. Occorre far emergere, con la riduzione dell'aliquota iva e con l'aumento del tetto di detraibilità irpef, quella imponente fetta di economia sommersa che, sovente, è linfa vitale per gli operatori più spregiudicati.
Ci aspettiamo dalle Istituzioni risposte veloci e concrete.
Buona lettura a tutti!
 
Carmelo Pezzino

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