- n. 3 - Maggio/Giugno 2017
- L’editoriale

Alberto Leanza
Nelle pagine che seguono troverete un ampio resoconto sull’andamento della prossima edizione di Tanexpo, soprattutto per quanto riguarda gli spazi espositivi e i nominativi delle più significative aziende partecipanti. Non mi sono tuttavia soffermato su un altro importante aspetto a cui stiamo lavorando, maturato grazie alle esperienze all’estero, in particolare negli Stati Uniti. Mi riferisco alla formazione dei nostri omologhi “Funeral Director”, un fenomeno assai diffuso in altri Paesi, addirittura obbligatorio in alcune nazioni, per garantire un livello di professionalità sempre all’altezza dei servizi erogati.
La recente organizzazione di
Miami Funer, dove la parte convegnistica ha rappresentato un elemento fondamentale dell’evento, mi ha fortemente sensibilizzato sulla necessità di una preparazione adeguata e capillare del settore. Va detto che negli USA per esercitare l’attività di impresario funebre è previsto per legge il raggiungimento annuale di un certo numero di crediti formativi che si ottengono frequentando corsi di aggiornamento appositamente predisposti.
Lascio alle associazioni di categoria esprimere un giudizio in merito all’opportunità o meno di introdurre simili procedure anche nel nostro Paese, tuttavia è indubbio che la formazione professionale sia un elemento imprescindibile nell’esercizio di qualsiasi attività per essere al passo con i tempi e con le esigenze di una società in continua evoluzione. Per questo motivo stiamo mettendo a punto un programma di workshop e seminari rivolti al pubblico in visita al Salone, finalizzati ad offrire gli strumenti necessari per qualificare il proprio lavoro ed accrescere l’immagine aziendale sul territorio.
È mio fermo desiderio che Tanexpo non si limiti ad essere una vetrina commerciale, ma sia anche un luogo di crescita, un incubatore di stimoli ed idee, un momento irrinunciabile di incontro e confronto, la “casa comune” di tutto il comparto.
Alberto Leanza