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Carmelo Pezzino
Avremmo voluto in questo intervento porre l’accento sul nuovo Regolamento dei Servizi Funebri e Cimiteriali del Comune di Milano evidenziando quelli che, a nostro avviso, ne costituiscono pregi e incongruenze, ma siamo stati felicemente spiazzati da un fatto nuovo che, se tutto dovesse andare a buon fine come auspicato dalla parte sana delle categorie interessate, potrebbe rappresentare una pietra miliare nello sviluppo dell’intero comparto: il 10 settembre 2014 è stato presentato, su iniziativa del Senatore Stefano Vaccari, un Disegno di Legge, “Disciplina delle attività Funerarie” (AS 1611), di cui troverete nella pagine a seguire la Relazione introduttiva. L’8 ottobre, presso la Sala Caduti di Nassiriya del Senato, lo stesso Vaccari, rappresentando anche il pensiero del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, ha illustrato ad una affollata platea le peculiarità di un impianto normativo del quale cercheremo di riassumervi, in estrema sintesi, le principali valenze.
In ambito funerario il Disegno di Legge definisce cosa sia l’impresa funebre e ne identifica i requisiti soggettivi e oggettivi minimali; prende atto della rilevanza sociale ed economica del comparto; identifica alcune linee di azione che possano determinare in pochi anni un profondo cambiamento sia delle condizioni di offerta dei servizi, sia del numero e delle caratteristiche strutturali degli operatori; si propone di contribuire ad un’opera di moralizzazione, riducendo al tempo stesso i fenomeni di procacciamento dei servizi; mette in campo una serie di azioni per ridurre drasticamente l’evasione fiscale e per trasformare forme di lavoro più o meno legali in lavoro regolare; introduce sistemi adeguati di controlli; aggiorna in modo contemporaneo e coordinato il trattamento fiscale e tributario delle spese funebri; individua nelle Case Funerarie e nelle sale del commiato opportunità per una migliore qualità di servizio; riconosce l’importanza della formazione e dell’aggiornamento e apre a nuove figure professionali; supera l’attuale quadro normativo, frammentato in norme statali, regionali, comunali.
In ambito cimiteriale individua soluzioni di possibile risanamento economico finanziario e di razionalizzazione di luoghi che rappresentano la memoria della collettività; identifica una aliquota agevolata iva al 10% ed estende le detrazioni fiscali ad un limite di 7.500 euro comprensivo di “spese funebri, opere edili e lapidee cimiteriali e relativa accessoristica funebre”; articola il sistema gestionale cimiteriale in ambiti territoriali ottimali cimiteriali, detti ATOC, con una azione di riordino che supera le micro gestioni municipali a favore di dimensioni di scala idonee a coniugare efficienza con efficacia ed economicità; coniuga i piani di manutenzione dell’esistente con il recupero e con il riuso di sepolture spesso abbandonate e destina risorse al Centro e al Sud del Paese dove ancora è forte la domanda di manufatti cimiteriali; regola l’accesso alla cremazione per ripristinare quel che la legge 130/2001 aveva originariamente previsto e cioè una gestione unitaria a livello statale della normativa, essendo materia esclusiva dello Stato; prevede una riduzione di investimenti in immobilizzazioni cimiteriali, da canalizzare invece nella manutenzione dell’esistente, e esplicita un sistema contabile cimiteriale, ma anche fiscale, che favorisca l’accantonamento di somme per futuri costi gestionali.
Torneremo in futuro ad analizzare in dettaglio i contenuti del provvedimento il cui iter seguiremo con grande attenzione per potervi dare, come sempre cerchiamo di fare, una puntuale e corretta informazione.
Buona lettura a tutti!
 
Carmelo Pezzino


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