- n. 5 - Luglio/Agosto 2018
- Statistiche
I due volti del Belgio
Una piccola nazione dove coesistono due comunità ben distinte per lingua e cultura: una diversità che si ripercuote anche sul sistema funerario.
Il Belgio, che in questi giorni sta vivendo il suo momento di gloria con gli ottimi risultati conseguiti dalla squadra nazionale di calcio ai campionati mondiali di Russia, è un piccolo Paese di poco più di 11 milioni d'abitanti che si contraddistingue per la sua varietà etnico-linguistica. È, infatti, diviso tra la comunità fiamminga, situata nel Nord, e quella vallone che occupa il Sud. Esiste inoltre una zona germanica, nell'est della Vallonia, di poco meno di 100.000 abitanti che parlano il tedesco, riconosciuto come terza lingua ufficiale. Tale regione, già tedesca per secoli, venne inglobata al Belgio nel 1918 col Trattato di Versailles. Reintegrata in Germania, come auspicavano maggioritariamente i suoi abitanti durante la seconda guerra mondiale, essa divenne definitivamente belga alla fine del conflitto.
Le
lingue più parlate sono, come ben noto,
l'olandese (60%) nelle Fiandre ed il francese (40%) in Vallonia. La capitale, Bruxelles, è bilingue ma il francese è largamente predominante.
A tali diversità geografiche e linguistiche corrispondono approcci diversi anche nel settore funerario. Ad esempio mentre in Vallonia è obbligatoria la sepoltura in bara, nelle Fiandre, un po' come in Olanda, è possibile mettere in terra un corpo avvolto unicamente in un lenzuolo.
Cremazione
La cremazione, che si
attesta attorno al 60%,
è molto più praticata nel Nord con una percentuale quasi doppia rispetto al Sud. Anche qui sussistono delle differenze tra le varie regioni: mentre nelle Fiandre per l'introduzione del corpo nel forno è sufficiente un contenitore ligneo anche rudimentale, in Vallonia è obbligatorio il classico cofano di legno. Gli impianti crematori fiamminghi sono tutti municipali o intercomunali mentre quelli valloni possono essere finanziati da privati in cambio di una concessione per un certo numero di anni con l'obbligo di metterli a disposizione di tutte le imprese.
Previdenza funeraria
Anche la previdenza funeraria è
molto più diffusa nelle Fiandre che in Vallonia. Ciò dipende, probabilmente, dal fatto che leader di tale prestazione di tipo assicurativo è il gruppo cooperativo
DELA (
Draagt Elkanders Laster, ossia "sostegno reciproco"
) creato nel 1937 in Olanda a Eindhoven (la città della Philips) dove è anche il maggior operatore funerario in quel Paese. Presente dal 1989 anche in Belgio, ad Anversa e Liegi con un portafoglio di polizze funerarie di 750.000 assicurati, realizza nelle 120 case funerarie del gruppo circa il 10% dei funerali (più o meno 10.000 all’anno) dell’intera nazione. Da notare che DELA gestisce un totale di 3 milioni di polizze, Paesi Bassi e Lussemburgo inclusi. L'80% degli olandesi sono coperti da un piano funerario contro il 10% dei belgi (3/4 dei quali con DELA). Tuttavia la tendenza è chiara: sempre più frequentemente quest'ultimi aderiscono ad un piano di copertura anticipata delle spese funerarie che altrimenti graverebbero su coloro che rimangono e che sono frequentemente, nel 40% dei casi, all'origine di dispute familiari, anche severe, per decidere chi paga e quanto, tanto più che i prezzi sono piuttosto elevati e spesso, in 7 casi su 10, sottostimati dai clienti che rischiano così di trovarsi in imbarazzo al momento di pagare. Infatti una famiglia su 4 riconosce di avere delle difficoltà nel raccogliere le somme necessarie per il funerale. Tendenza vieppiù accentuatasi di recente a causa della crisi economica generale.
Costi funerari
La tendenza, di pari passo con la diminuzione dei funerali in casa, è quella di ridurre, pur non essendovi vincoli regolamentari, il tempo di esposizione del defunto. Il funerale dovrebbe aver luogo tra le 24 e le 72 ore "dopo la comunicazione del decesso al Comune". I tempi si allungano se tale comunicazione viene fatta in ritardo qualora, ad esempio, l'impresa non disponga del mandato della famiglia per poter procedere. In tali casi viene generalmente praticata la tanatoprassi.
Sono molte le variabili che intervengono nella determinazione del costo finale di un funerale a cominciare dalla zona geografica e al luogo della cerimonia: domicilio, casa funeraria, chiesa, cattedrale… ciò rende evidentemente difficile dare un prezzo esatto;
tuttavia possiamo ragionevolmente affermare che un funerale che prevede l’inumazione costa 5.000/6.000 euro (ad esclusione della concessione cimiteriale e della tomba) mentre un funerale con cremazione (con dispersione delle ceneri) si aggira sui 3.700/4.000 euro. Valori indicativi, si diceva, suscettibili di rapide ed importanti impennate (in certi casi si arriva addirittura fino ai 20.000 euro) in funzione del tipo di cofano scelto (prezzo indicativo tra gli 800 ed i 4.000 euro) e di tutte le altre prestazioni collaterali: cerimonia d'addio personalizzata con eventuali "desiderata" particolari, necrofori, annunci stampa,
faire-part (bigliettini di annuncio morte), cerimonia, decorazioni floreali e corone, tipo di carro funebre (quello americano, molto diffuso, è più caro), rinfresco (mediamente 20 euro a persona) etc.
Il mercato belga supera quindi largamente in valore i 500 milioni di euro annui anche se
FUNEBRA, la reale associazione degli imprenditori belgi presieduta da
Johan Dexters, annuncia prezzi medi che non trovano riscontro con quelli che la federazione stessa suggerisce fortemente ai clienti finali di richiedere agli impresari. Il fatto è che la trasparenza lascia spesso a desiderare come emerge anche da un'inchiesta condotta dal più autorevole quotidiano del Paese, da cui risulta che su trentuno aziende di rilievo interpellate per avere un preventivo, otto (il 25%) non hanno nemmeno risposto malgrado due solleciti, due hanno rifiutato di fornirlo via e-mail, e dei rimanenti soltanto sette (il 22% dei sollecitati) hanno trasmesso una proposta dettagliata.
Ai prezzi forniti dalle imprese vanno aggiunte altre importanti voci di spesa che appesantiscono il conto finale soprattutto per coloro che scelgono la sepoltura. I cimiteri sono esclusivamente pubblici ma la concessione (da 10 a 50 anni, con i primi cinque anni spesso gratuiti) ha un costo a geometria variabile (dai 130 euro a Chimey ai 2.100 a Molenbeeck...) che dipende anche dalla posizione occupata nel cimitero. Ad essa vanno aggiunte le spese per l'acquisto della lapide o del monumento (da 1.000 a 10.000 euro). Poco frequente è la tumulazione: i colombari, solitamente collocati nel sottosuolo, sicuramente non incentivano una scelta in questo senso.
Anche la Chiesa ha prezzi non uniformi. Le tariffe ecclesiastiche per la messa funebre sono di 100 euro a Liegi ma salgono a 240 a Bruxelles e nel Brabante vallone.
È evidente che i
n tale contesto c'è spazio, sulla traccia di quanto succede nella vicina Germania, per i funerali low-cost. Tra le aziende più attive su tale segmento troviamo, dal 2012,
B-Funerals di Bruxelles (dove B sta per budget, ovvero a basso costo). Vale per queste imprese lo stesso principio dei voli a prezzo basso: servizio ridotto al minimo, nulla di superfluo. A titolo di esempio una inumazione costa 995 euro mentre per una cremazione con dispersione, bisogna aggiungere i 600 euro (prezzo medio) della tassa di cremazione. Tali spese comprendono un cofano basico in legno chiaro o scuro con eventuale simbolo religioso, l'imbottitura, la sistemazione nella cassa, una croce od una tavola di legno col nome del defunto, il carro funebre (sobrio), il personale, il trasporto al cimitero, una cerimonia di 15 minuti e le spese amministrative. Secondo studi piuttosto attendibili le ragioni che più frequentemente presiedono a tale scelta sono costituite da risorse economiche insufficienti, relazioni familiari labili o inesistenti e distanza geografica.
Per chi, invece, non ha questo tipo di problemi esistono imprese che possono organizzare f
unerali di prestigio di massima qualità. È il caso di
A&G Funeral Group che riunisce un gruppo di
aziende selezionate per un servizio impeccabile eseguito da personale accuratamente scelto e formato. Nasce nel 2010 dalla società "Funérarium d'Uccle" (fondata nel 1996) che si estende inglobando varie case funerarie di alta gamma ultima delle quali, la Bouvin-Coomans di Anderlecht, acquisita nel 2017. Tanto Anderlecht che Uccle (Ukkel) sono zone residenziali di Bruxelles e la seconda in particolare rappresenta un po' i Parioli della capitale belga con i suoi viali alberati e fioriti e con ville e palazzi signorili.
Imprese funerarie
Anche in Belgio come in molti altri Paesi (USA, Gran Bretagna, Francia, Spagna...ma non in Italia!)
il numero delle imprese indipendenti è in diminuzione per l'intervento di importanti gruppi spesso fortemente legati alle compagnie assicurative. Il panorama funerario ha visto l’ingresso di grossi operatori finanziari che hanno iniziato ad acquisire imprese familiari ed il fenomeno è destinato a continuare anche in futuro perché le imprese di dimensioni medio-piccole sono sempre più in difficoltà nel sostenere i costi crescenti dell'attività (senza poi contare l'incertezza del passaggio generazionale che coinvolge tutte le attività a gestione familiare) che richiede ingenti investimenti di cui solo le aziende di grosso calibro (come quelle connesse alle assicurazioni) possono disporre. La svolta s'è prodotta una trentina d'anni addietro con l'evoluzione rappresentata dalla proliferazione delle case funerarie seguita, qualche anno dopo, dal boom della cremazione. Oggi un'azienda da 50-60 servizi annui non è più redditizia: il punto di pareggio richiede 100-120 decessi. È per questo che accanto ai colossi della finanza anche alcuni operatori "normali" ma più intraprendenti hanno rilevato, affrontando grossi rischi, i loro colleghi e concorrenti riuscendo a fare, in certi casi, anche 1000 servizi all'anno.
Curiosità
Non sarebbe consentito, ai termini del regolamento che adduce ragioni di sicurezza (quali? crisi cardiaca? rischio di suicidio?!) di
assistere alla calata del cofano in terra. Soltanto ad operazione eseguita i partecipanti, allontanatisi temporaneamente, possono raccogliersi presso la sepoltura. Una eccezione viene però fatta per gli islamici che "devono", per ragioni religiose, essere presenti all'inumazione. In pratica oggi anche una famiglia non musulmana, appoggiandosi su tale precedente, può assistere alla sepoltura anche se poi molti scelgono di rispettare la tradizione (ed il regolamento!) attendendo che gli affossatori abbiano terminato il loro intervento prima di rendere omaggio al proprio caro.
Come si vede il Belgio è un Paese complesso in cui la divisione tra le comunità si ripercuote, oltre che sul piano politico, anche nelle varie circostanze della vita tra le quali il lutto, che con la sua intensa carica emotiva, costituisce un momento di importanza capitale.
Il Viaggiatore
- Nazione: Belgio
- Numero abitanti: 11.359.000
- Decessi nel 2016: 110.000
- Tasso mortalità: 9,6‰
- Religione: Cristiani 60% (di cui il 90% cattoloci); Non religiosi 32%; Musulmani 5%; Ebreii 1%; Altri 2%;
- Inumazione: 40%
- Cremazione: 60%
- Funerali con funzione religiosa: 50% che si limitano soprattutto ad una benedizione
- Funerali con funzione laica: 50%
- Prezzo medio di un funerale: dai 5.000 ai 7.000 euro con inumazione, dai 3.700 ai 4.000 euro con cremazione
- Imprese funebri: 900 circa
- Tanatoprassi: 10% circa
- Cimiteri: tutti pubblici
- Prevenzione funeraria: 10% in rapido aumento