- n. 5 - Luglio/Agosto 2022
- Luoghi di cremazione
Il crematorio nel Woodland Cemetery
Staccato dalla vecchia struttura, è stato realizzato in armonia con la natura e il bosco in cui è inserito.
A Stone in the Forest. Questo il nome del progetto del nuovo crematorio di Stoccolma firmato dell’architetto Johan Celsing e Partners.
Il crematorio è inserito all’interno dello storico Woodland Cemetery, Skogskyrkogården nome svedese, luogo di rara bellezza paesaggistica e patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1994. Il cimitero fu realizzato nel 1917 circa su un’area adibita a cava di ghiaia e immersa nel verde. Il bando di concorso internazionale dell’epoca imponeva che i progetti presentati
rispettassero la natura presente e si integrassero con il bosco. Furono 53 i progetti presentati e il bando fu vinto da una coppia di architetti, Asplund e Lewerentz, che portarono “Talium”, un lavoro proprio incentrato sulle caratteristiche dei boschi del nord. Il loro progetto ha influenzato l’immagine dei cimiteri di gran parte del mondo in cui il rapporto tra il paesaggio naturale e l'opera dell’uomo è molto stretto.
Il crematorio
Il cimitero di Woodland è concepito come un organismo costituito da cappelle, cortili, strade e tombe e il nuovo crematorio doveva innestarsi perfettamente rispettando la sua struttura in armonia con la natura del luogo, proprio come era stato per il progetto del cimitero.
Il concetto chiave intorno a cui ruota l’idea progettuale è facilmente deducibile:
A Stone in the Forest, presentato da Johan Celsing e Partners,
indica la volontà degli architetti di realizzare un’opera innestata completamente all’interno del sito rispettandone il grande valore naturalistico costituito dalla biodiversità delle specie arboree locali. Esattamente come per il cimitero, realizzato seguendo la regola del rispetto assoluto per la natura e sviluppato in un’area boschiva di 85 ettari.
La volontà di realizzare un crematorio annesso al cimitero è nata dall’
aumento esponenziale delle richieste di cremazione salite oltre il 70% e allo stesso tempo dalla mancanza di spazi idonei per le sepolture. La scelta intelligente del Comune di bandire un concorso ha dato la possibilità di poter scegliere tra una rosa di candidati la proposta più affine al cimitero esistente ed allo spirito del luogo.
L’architetto Celsing è stato lungimirante comprendendo l’importanza del rapporto tra uomo e natura attraverso la salvaguardia della foresta come punto di sviluppo del progetto stesso.
Il nuovo crematorio è una struttura immersa tra gli alberi e racchiude in un unico blocco tutte le funzioni richieste dal bando di concorso. Dista 150 metri dal volume dell’edificio storico del cimitero che ospita le tre cappelle della Fede, della Santa Croce e della Speranza ma non condivide alcun rapporto con esso.
Per questo la nuova struttura appare legata al cimitero, integrandosi con la natura, ma allo stesso tempo costituisce un nucleo autonomo in quanto separato rispetto al vecchio edificio. La nuova struttura è indipendente e dà l’immagine proprio di una “pietra nella foresta”, come anticipato dal nome che le è stato dato.
Il complesso è compatto e regolare, costituito da un blocco quadrato di 43 metri per lato. Ogni anno ospita circa 8000 cremazioni e, nonostante sia ben inserito nel paesaggio, rimane comunque un edificio imponente.
L’esterno è realizzato in mattoni faccia a vista di un colore molto simile a quello dei tronchi degli alberi che lo circondano, per fondersi il più possibile con l’area circostante.
La struttura è composta da linee pulite e alterna pareti piene a grandi vetrate che mettono in relazione l’utente con il paesaggio circostante dando vita ad un confine molto labile con l’esterno.
L’intero edificio ha una struttura semplice ed è diviso in due volumi. La sezione dell’edificio che si trova a sud-ovest e sud-est ospita le funzioni private non aperte al pubblico: è in questa area che si trovano i forni e gli spazi tecnici per gli addetti ai lavori.
La seconda sezione dell’edificio ospita invece le aree a cui è consentito l’accesso agli utenti: oltre agli uffici include infatti le sale per il commiato e le zone rivolte ai parenti dei defunti.
All’interno della struttura è presente anche un cortile interno molto interessante che si affaccia sul paesaggio. Quest’area è però privata ed è ad uso esclusivo del personale del crematorio. è stata pensata per offrire un’
esperienza lavorativa stimolante ma anche rilassante agli operatori, in modo da rendere il luogo lavorativo piacevole. Il bando di concorso era molto chiaro su questo aspetto: i progetti presentati avrebbero dovuto pensare al benessere degli utenti ma anche dei lavoratori, offrendo una struttura nella quale fosse piacevole prestare la propria attività lavorativa.
Coloro che operano a stretto contatto con la morte e con momenti così delicati dell’esistenza sono sottoposti a forti stress emotivi e per questo è importante che abbiano accesso a spazi sani e rilassanti in cui lavorare.
La foresta
La foresta è uno spazio evocativo. Fin dall’antichità popoli e culture diverse hanno attribuito alla foresta un significato denso di misticismo. È un luogo sacro e rappresenta simbolicamente l’idea del ciclo della vita in costante rigenerazione. Per questo motivo l’integrazione dell’architettura con la natura è uno dei requisiti del cimitero e del crematorio di Stoccolma. Inoltre, il rispetto della natura è un’esigenza sempre più sentita e questa opera sarà da stimolo a nuovi progetti così come è stato per il cimitero.
Curiosità
All’interno del cimitero di Skogskyrkogården sono sepolti numerosi personaggi illustri come Gunnar Asplund, lo stesso architetto che lo ha realizzato, e Tim Bergling conosciuto come Avicii, dj e produttore di fama internazionale.
Il personaggio più famoso a essere sepolto nel cimitero svedese è sicuramente Greta Garbo: la Divina, nata a Stoccolma e scomparsa nel 1990, riposa sotto una lapide che riporta solamente la sua firma in oro, immersa tra rose e alberi.
Miranda Nera