- n. 0 - Dicembre 2000
- Cultura
CREDENZE E RITI
Il tema della morte costituisce uno dei temi fondamentali della riflessione umana e del pensiero filosofico, la morte non è per l'uomo un evento normale, ma suscita nell'animo una risonanza particolare. Il concetto di morte cambia nel tempo ed in letteratura, storia, arte, religione il problema ha avuto varie soluzioni.
Giornalisti ed esperti (antropologi, religiosi, storici, studiosi d'arte), elaboreranno in questa rubrica di OLTRE un'analisi artistica dell'iconografia della morte e degli arredi funerari secondo le moderne tendenze ed una analisi storica e religiosa dei riti funebri studiati appunto nelle diverse epoche storiche e nelle diverse religioni.
Infine la rivista proporrà quali sono in età moderna le differenze esistenti da nazione a nazione nella realizzazione dei riti funebri.
Infatti, generati dalle credenze religiose che l'uomo ha elaborato in ogni epoca storica, i riti funebri si differenziano, sostanzialmente, su tre indirizzi di principio:
a) credenza nella totale estinzione del corpo, cui si collega principalmente l'uso della cremazione;
b) credenza in un sonno con risveglio o, come nel cristianesimo, nella resurrezione della carne, che si manifesta con l'uso dell'inumazione che, nelle forme di civiltà primitive, prevedeva il cadavere contratto su di un fianco, mentre è disteso e prono nelle civiltà più evolute;
c) credenza che, dopo la morte, il corpo viva un'altra vita sensibile, cui si ricollega l'uso di conservare il corpo mediante mummificazione e di porre accanto al defunto viveri, suppellettili e statuette per rendergli più piacevole la sua lunga vita nell'aldilà.