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Vicino ad Anversa, nella parte del Belgio dove si parla tedesco

Il cimitero di Schoonselhof

Grazie all'iniziativa dell'assessore comunale alla cultura Frans Van Kuyck, fu acquisito dalla città di Anversa per essere utilizzato come luogo di riposo per i defunti. Prima di allora il territorio possedeva già una ricca storia. Si dice che il nome Schoonselhof sia stato inventato da Jan Van Wilrike (1319) e che originariamente fosse "Sconsele" ("schoon", bello, e "zele", terreno paludoso).
Inizialmente, nel XVI secolo, il castello Schoonselhof era una casa di campagna per il tempo libero dei commercianti che vivevano ad Anversa. Il terreno si trovava nel feudo di Wilrike. Dal 1540 Schoonselhof ha visto succedersi venti diversi proprietari. Nel 1871 Julius Moretus ne è diventato l'ultimo proprietario. Quando nel 1911 morì scapolo, la città di Anversa comprò gli 84 ettari per usarli come cimitero-parco, sul modello di Ohlsdorf ad Amburgo. Per prosciugare il terreno acquitrinoso, le aree del parco furono circondate da fosse. L'8 agosto del 1914 furono creati campi per commemorare i militari caduti. La prima persona ad essere sepolta al Schoonselhof fu un soldato tedesco, il 29 agosto del 1914. Dal primo settembre 1921 è un cimitero pubblico.
Al centro della strada di cemento si trova l'angelo creato dallo scultore Arthur Pierre. È la tomba di Peter Benoit, che insegnò alla sua gente a cantare e che fu il fondatore, nel 1867, della scuola di musica fiamminga di cui divenne il primo direttore. La figura femminile simboleggia la musica fiamminga, raffigurata in età infantile. Nel campo Y troviamo molti monumenti che vennero trasferiti nel 1938 dal vecchio cimitero di Kiel, dopo la sua chiusura nel 1936. Possiamo visitare la tomba di Jan Blockx, il primo compositore belga, autore di opere come "Hebergprinses" (La principessa della locanda), "De bruid der zee" (La sposa del mare), "Tije uilenspiegel", il balletto "Mileulca" e il "Vlaamse danse" (I balli fiamminghi). Egli succedette al suo maestro Peter Benoit come direttore del conservatorio di musica. Una piccola tomba, quasi insignificante, è quella di Maria S'Heeren, ricordata per la sua tragica fine: il 15 agosto 1902, durante una processione con le fiaccole, l'ultima carrozza d'onore appartenente alla compagnia Leopold e nella quale si trovava la ragazza prese improvvisamente fuoco. Maria, che impersonava in teatro la regina delle nevi, bruciò viva. Divenne il simbolo dell'innocenza e fu sepolta come una martire da migliaia di cittadini di Anversa. L'intero campo è dominato dal monumentale mausoleo per Edward Pecher, uomo di stato e ministro delle colonie. Nelle vicinanze vi sono grandi monumenti molto belli, come quello della famiglia Herremans, con un angelo che tiene una torcia in mano, e il bellissimo monumento Art Nouveau della famiglia Lux. Nelle vicinanze si erge la splendida donna velata che lo scultore Arthur Pierre creò per suo fratello Hermanus.
Ci spostiamo nel campo Z1, dove si può ammirare la tomba di Louis, un bambino morto a soli tre anni, realizzata con i suoi giocattoli, e il monumento di Adolf Dumont, che riprende i simboli della Massoneria. Vzw Grafzerkje, un'associazione funebre, si è presa cura del monumento della famiglia Fasting: abbattendo un grande albero, è apparsa la bellissima scultura di un angelo femminile. Un altro angelo, dopo il fallito tentativo di furto, fu restaurato dalla Vzw Grafzerkje e riposto nel suo luogo originale, Lowenthal. Nel campo Z1 vi sono molti monumenti di famiglie originarie della Germania, come quello della famiglia Kreglinger, originaria di Karlsruhe (i Kreglinger sono ricordati per aver acquistato il primo esercizio commerciale di Anversa e per aver ricostruito a proprie spese la parte settentrionale della piazza del mercato della città), e quello, composto da mosaici, di Jacques Mion, che possedeva una ditta di pavimenti a mosaico.
Alcuni monumenti furono portati qui dal vecchio cimitero di Kiel a spese della città di Anversa. In questo campo sono sepolti molti personaggi famosi: Henri De Braekeleer, pittore del XIX secolo, Theodore Vertraete, pittore di paesaggi e vedute del mare, il cui sepolcro fu reinstallato nel luogo originario da un membro della Vzw Grafzerkje, Karel Verlat, pittore di animali e direttore dell'Accademia. Sempre in questa zona del cimitero si possono vedere il monumento per il giornalista e poeta Jan Baptiste Van Rijswijck, padre del sindaco di Anversa, che simboleggia "la vergine di Anversa" raffigurata con il castello della città in testa, e la bara molto originale di Arthur Cornette, sovrintendente al Museo delle Belle Arti, tutte - pittura, stampa, musica e scultura - riproposte sul monumento. Lo scultore Arthur Pierre creò una bellissima donna in lutto per l'amico Evert Larock, un artista grafico. Il monumento per il pittore Jozef Lies è al momento in cattive condizioni.
Al centro del campo U troviamo l'ossario contenente i resti provenienti dal dismesso cimitero di Kiel. Un bellissimo nudo femminile, bianco e in lutto, dello scultore Arthur Pierre, adorna tutto il campo. La tomba monumentale con i simboli liberali creata dallo scultore di Bruxelles Adolphe Samyn, in stile egiziano, è di Isidore Eyerman, un massone che morì nel 1890. L'inaugurazione di questo monumento fu il primo incontro pubblico dei massoni ad Anversa. Di fronte al campo U è posto il monumento di Hendrik Conscience, autore di "Het Wonderjaar" (L'anno fantastico), "De Loteling" (Il coscritto) e "De Leeuw Van Vlaanderen" (Il leone di Flanders). Un leone colossale, opera di Frans Joris, sorveglia la tomba. Nella parte sinistra di questo campo abbiamo la tomba dello studente Herman Van den Reeck, colpito l'undici luglio, durante una manifestazione nella piazza del Mercato di Anversa. Fu indetto un concorso per il monumento da erigere: fu scelto il tema classico di una madre che ha perso il figlio. Il monumento per Victor Driessens, fondatore del teatro fiammingo, è stato recentemente restaurato dall'associazione Vzw Grafzerkje.
Nel campo R è possibile visitare le tombe di diversi artisti, lo scultore Vic Gentils, il poeta Herman de Coninck, il pittore Pol Mara, lo scultore Albert Szukalski, la vincitrice dell'Oscar Nicole Van Goethem, l'attrice Cara Van Wersch e lo scrittore Huvert Lampo. È sepolto qui anche Ferre Grignard, artista di arte plastica e musicista. Ebbe un successo mondiale nel 1966 con la canzone "Ring ring. I've got to sing". Il monumento a Roger Van de Velde, la porta di una cella con rose che passano attraverso la finestra, ricorda le tormentate vicissitudini dello scrittore: per risolvere i problemi allo stomaco un dottore gli prescrisse il palfium, ma la sua malattia proseguì ancora; divenne dipendente al palfium e rubò le ricette, facendosi arrestare. Il testo "Recht op antwoord, recht op leven" (Il diritto a rispondere, il diritto a vivere) fu composto da Roger Van de Velde come accusa alla propria incarcerazione.
Nella piazza si nota il più grande monumento memoriale dell'intero cimitero di Schoonselhof: la statua di Leopold De Wael, sindaco dal 1872 al 1892, dell'architetto Eugene Greefs e dello scultore Georges Greefs.
Nel grande campo "dell'onore" troviamo Gerard Walscap, autore di "Adelaide", "De familie Roothooft" (La famiglia Roothooft) e "Houttekiet". Qui si trovano anche le tombe di molti politici, come i sindaci Frans Van Canwelaert, Lode Craeybeckx, Hand Steinbrenner, Camille Huysmans, e di Rita De Backer, la prima donna ad essere eletta ministro. Nella tomba del consigliere comunale Emmanuel Bernaerts c'è una figura di Cristo, opera dello scultore Lode Eyckermans. Paul Van Ostaijen, poeta e scrittore, fu senza dubbio la più notevole personalità dell'espressionismo fiammingo. Egli morì alla giovane età di 32 anni, il 17 marzo del 1928 a Miavoye-Anthèe, a causa di una tubercolosi polmonare. La scultura "De luiserende engel" (L'angelo ascoltatore) è stata concepita dal suo amico Oscar Jespers e fu restaurata dall'Associazione Vzw Grafzerkje. Di fronte troviamo Willem Elsschot, pseudonimo di Alfons De Rider e autore di "Villa des Roses", "Lijmen", "Kaas" (formaggio) e "Het been" (La gamba). Jan Albert Goris, alias Marnix Gijsen (1899-1984) poeta e autore di "Joachin Van Babylon", "Klaaglied om Agnes" (Pianto per Agnes) e "De Vlespotten Van Egypte" (Vasi di carne d'Egitto). Egli lavorò a New York tra il 1941 e il 1964 come membro della commissione d'informazione del Belgio e come ministro mandatario; inoltre gli fu affidato il programma radio "La voce dell'America".
C'è anche un luogo sepolcrale israelitico, dominato dal mausoleo Tolkowsky, in stile neo-saraceno, eretto nel 1913 a cura della comunità ebraica che creò e finanziò un "bureau of charity" assai efficiente. Per Elisa Kennes fu progettato dal marito uno splendido monumento in stile Art Nouveau con incisa sopra la poesia "Garde moi suos tes alies" (Proteggimi sotto le tue ali).
Il campo H contiene un vasto numero di grandi monumenti. L'architetto Jan De Coster progettò da sé il proprio monumento, mentre il comandante Francois Alexander riposa sotto ad un faro. Lo scultore Oscar Jespers creò una figura femminile in omaggio a Frans Franck, amante dell'arte. Sulla tomba di Piet Janssens, un famoso attore, vi è la maschera della morte.
Sulla strada verso l'uscita incontriamo la tomba di Alice Nahon, infermiera e poetessa di semplici e sentimentali poesie. Scrisse "It is goed in't eigen hart te kijen" (E' bello guardare nel cuore di qualcuno). Qui si erge anche la tomba di Pierre Bruno Bourla, architetto del teatro Bourla, dell'Accademia, dell'originale chiesa Saint Laurentius e della diga Kattendijk.
Sulla via verso i sepolcri militari, non possiamo ignorare il castello costruito nel classico stile francese. C'è anche il cimitero dei soldati inglesi con una cappella. Poco più lontano possiamo trovare le tombe delle vittime delle Guerre Mondiali del 1914-1918 e del 1940-1945. Qui rimasero solo i soldati alleati. I soldati tedeschi furono trasferiti a Vladslo (1914-1918) e a Lommel (1940-1945).
Il cimitero ha anche un colombario e due zone per la dispersione delle ceneri. La prima cremazione ebbe luogo il primo febbraio del 1983.

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