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UNO DEI LUOGHI PIÙ NOTI DELLA CAPITALE CECA

IL CIMITERO EBRAICO

insieme alla Sinagoga è uno dei monumenti più importanti sopravvissuti nel Quartiere Ebraico di Praga

Praga, la città degli alchimisti, delle strade romantiche e dense di atmosfera, dove la gente ti accoglie con calore. Praga, la città del cimitero ebraico più famoso del mondo. Descrivere questo luogo di culto è praticamente impossibile! Troppe le emozioni che suscita: la storia che ti avvolge in una dimensione quasi irreale, la sofferenza che trasuda dalle pareti dove sono scritti tutti i nomi delle persone che hanno perso la vita durante la seconda guerra mondiale, la speranza che supera ogni ostacolo. È strano camminare per il percorso che circonda il cimitero, dove vi sono le lapidi sovrapposte l'una sull'altra.

Ogni centimetro di quella terra racchiude in sé un pezzo di verità a noi sconosciuta, possiamo solo immaginare ciò che queste persone possono aver provato o sentito. E ti fermi a riflettere. Sei davanti ad un mondo che non ti appartiene, che affascina ma spaventa, e ti rendi conto che troppo spesso le persone dimenticano le cose veramente importanti. Siamo sempre tesi a cercare di avere di più dalla vita, tentando di accantonare le cose che ci creano paura e ci tolgono le nostre piccole certezze.

Non si può neanche immaginare quanti pensieri attraversano la mente di una persona davanti ad uno spettacolo del genere, ad una grande fossa comune legalizzata. L'unico modo per poter capire quello che suscita e rappresenta questa meravigliosa miniatura della vita e della morte è visitarla. Dopo aver vissuto qualche giorno la città, dopo essersi divertiti nei locali, dopo essersi meravigliati davanti alla torre dell'orologio, dopo aver passeggiato per il ponte Carlo ammirando gli artisti di strada, passate per il cimitero ebraico e scoprirete quanto anche la morte possa essere romantica...

IL CIMITERO EBRAICO. Fondato nel 1478, è stato per oltre trecento anni l'unico luogo della città d'oro concesso agli ebrei per la sepoltura. Le dimensioni attuali sono all'incirca quelle medievali e nel tempo si è sopperito alla mancanza di spazio sovrapponendo le tombe. I pittoreschi gruppi di lapidi dei diversi periodi sono il risultato del fatto che le lapidi più vecchie furono sollevate dagli strati più profondi. Oggi si contano circa 12.000 lapidi, ma si ritiene che vi siano sepolti oltre 100.000 ebrei; il primo fu Rabbi Avigdor Kara (1439), l'ultimo Moses Beck (1787).

Il Cimitero Ebraico appare come un grande cumulo di lapidi, quasi tutte all'ombra, cui la scarsa illuminazione dona una aura spettrale molto suggestiva. La visita (a pagamento, ma il biglietto permette anche di accedere alle sinagoghe della zona) richiede non molto tempo, circa un'ora, ma è una gradevole e comoda passeggiata lungo un viottolo che circonda il Cimitero. Fra i luoghi più interessanti possiamo ricordare il sarcofago di Rabbi Low (1520/1609), in assoluto la tomba più visitata in quanto, secondo la tradizione, lasciando sulla sua lapide un sasso o un bigliettino si avvereranno i nostri più reconditi desideri. Rabbi Low, rabbino il cui vero nome era Jehuda Low ben Bezalel, è associato alla leggenda del Golem, che risale alla fine del XVI secolo. In quel momento gli Ebrei erano perseguitati ed il Golem, fatto della stessa argilla rossa con cui Dio foggiò il primo uomo, avrebbe dovuto proteggerli. Altri siti famosi sono la tomba di Hendela Bassevi, una delle più imponenti di tutto il cimitero, fatta costruire per la moglie del primo ebreo praghese elevato al rango nobiliare, e la collinetta Nephele, dove venivano sepolti i bambini che non superavano l'anno di età.

IL MUSEO EBRAICO. Fu fondato nel 1906 con lo scopo di conservare reperti di valore della Sinagoga di Praga, così come recuperati durante i lavori di ricostruzione del Quartiere Ebraico all'inizio del XX secolo. Venne chiuso al pubblico il 15 marzo 1939, dopo l'occupazione della Boemia e della Moravia da parte dei nazisti. Lunghi negoziati, su istanza di K. Stein che voleva lasciare memoria degli oggetti d'arte ebraica confiscati, convinsero il regime a riaprirlo, nel 1942, con la denominazione di Museo Centrale Ebraico. Dopo la Seconda Guerra Mondiale fu gestito dal Consiglio delle Comunità Ebraiche della Cecoslovacchia, ma, nel 1950, il regime comunista lo requisì, ne cambiò ancora una volta il nome (divenne Museo Ebraico Statale) e ne bloccò, di fatto, ogni attività. La caduta dei comunisti, nel 1989, creò le condizioni per un ennesimo mutamento nella gestione del museo che, nel 1994, fu riconosciuto come organizzazione non statale e, con i suoi edifici e le sue collezioni, fu restituito alle Comunità Ebraiche. Il Museo Ebraico di Praga possiede una delle più grandi collezioni di arte giudaica al mondo, contenente circa 400.000 oggetti e più di 100.000 libri. È testimonianza reale della vita e della storia degli Ebrei in Boemia e Moravia.

LE SINAGOGHE. La Sinagoga Spagnola, costruita in stile moresco nel 1868 sul luogo dove sorgeva la più antica Casa di Preghiera Ebraica di Praga (la Vecchia Scuola), è a pianta quadrata con una cupola sopra l'area centrale. L'arabesco in stucco ed i motivi stilizzati orientaleggianti dell'interno sono ripresi sui muri e nelle decorazioni di porte, balaustre e galleria. Skrop, il compositore dell'inno nazionale ceco, fu qui organista fra il 1836 e il 1845. Riaperta al pubblico nel 1988, a 120 anni dalla sua costruzione, ospita una sezione della Mostra Permanente sulla Storia degli Ebrei, dall'Impero Austro Ungarico al dopoguerra. La Sinagoga Pinkas è opera della famiglia Horowitz. Dopo la Seconda Guerra Mondiale fu trasformata in luogo di memoria per gli Ebrei assassinati dai nazisti: sui suoi muri, infatti, sono scritti i nomi delle vittime, i loro dati personali ed i nomi delle comunità cui appartenevano. Durante lavori di restauro dovuti ad infiltrazioni d'acqua venne alla luce un locale sotterraneo caratterizzato da soffitto a volta, con un antico pozzo ed un bagno rituale. Ospita una mostra permanente sui bambini del Campo di Terezin, diecimila di cui solo 242 sopravvissuti, di cui possiede oltre 4.000 disegni originali, agghiacciante testimonianza ed unica reliquia di tante innocenti vittime.

La Sinagoga Klausen, situata all'uscita del Vecchio Cimitero, ha rivestito un ruolo importante nella storia della Città Jewish di Praga. Era la sinagoga più grande del ghetto ed ospitava i riti della Società di Sepoltura.

Ospita una mostra permanente delle tradizioni Jewish sui temi della vita quotidiana della famiglia (nascita, circoncisione, matrimonio, ...). Parte di questa mostra (malattia, medicina, morte, cimiteri, ...) è ospitata nella Cerimonial Hall, anch'essa all'uscita del Vecchio Cimitero, dove è possibile trovare ampia documentazione storica sulla attività della Società di Sepoltura di Praga.
di
 
Francesca Maria Marcucci


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