- n. 6 - Settembre/Ottobre 2018
- Cimiteri d'Europa
Riposare per sempre in un parco
Il cimitero di Assistens a Copenaghen.
A Copenaghen, la capitale della Danimarca che conta poco più do 600.000 abitanti, vi sono ben undici cimiteri, cinque dei quali sono pubblici. Tra questi vi è il
cimitero di Assistens, di particolare interesse storico, artistico e turistico.
Si trova nella zona di
Nørrebro, uno stimolante e piacevole quartiere situato a nord-ovest della città, dove si incontra la “vera” Copenaghen. È un sobborgo multietnico, gremito di negozietti, botteghe artigianali, caffè, pasticcerie e panetterie dove si possono trovare e gustare le prelibatezze danesi. Ed è proprio in questo quartiere che
nel 1760 venne inaugurato il cimitero di Assistens, originariamente luogo di sepoltura per i poveri, oggi dimora eterna di grandi personaggi della storia e della cultura danese.
Le origini di questo luogo della memoria furono assai tormentate. La grande pestilenza del 1711, che falcidiò un terzo degli abitanti di Copenaghen, pose prepotentemente in primo piano il problema delle sepolture. I cimiteri della città non potevano infatti soddisfare l'enorme bisogno di sepolcri e anche la soluzione di realizzare cinque piccoli nuovi cimiteri, uno per ogni chiesa parrocchiale, si rivelò ben presto inefficace. Da qui l'idea di un camposanto più grande fuori dalla città. Ma a quel tempo nessuno accettava di farsi seppellire al di fuori dalle mura cittadine, e così l’
Assistens divenne l’ultima destinazione dei meno abbienti che non potevano permettersi di pagarsi una tomba in città. Tuttavia pochi anni più tardi l’aumento delle tariffe delle sepolture urbane e un nuovo atteggiamento mentale portò la società del tempo a riconsiderare questo cimitero quale sede delle spoglie proprie o dei propri parenti.
Il primo personaggio di spicco che accettò di farsi seppellire all’Assistens fu l’astronomo e saggista J.S. Augustin, nel 1785, infrangendo in questo modo un tabù e dando inizio a una nuova tendenza che portò il
jet-set dell’epoca a scegliere questo cimitero che durante la cosiddetta
Golden Age (età d’oro) della prima metà del XIX secolo accolse molte figure di rilievo.
Oggi sono
più di 260.000 le persone che vi hanno trovato sepoltura, disseminate su una superficie di oltre
25 ettari costituita da giardini, prati, alberi secolari, aiuole e piante di ogni tipo:
il cimitero si presenta oggi come un bellissimo parco, un polmone verde all’interno del quartiere.
Proprio vicino all’ingresso si trova la tomba di
Hans Christian Andersen, il celeberrimo autore di memorabili fiabe (chi non conosce la storia del
Brutto Anatroccolo, della
Piccola Fiammiferaia o della
Sirenetta?) Nato ad Odense il 2 Aprile del 1805 e morto a Copenaghen nel 1875; la sua lapide circondata da un piccolo recinto in ferro battuto e delimitata da due siepi ben curate è quotidianamente meta di numerosi visitatori. Percorrendo i viali si possono incontrare molteplici tombe di importanti famiglie della città: di particolare rilevanza quella del
filosofo esistenzialista Søren Kierkegaard (1813-1855) e del
fisico nucleare Niels Bohr (1885-1962) che fu insignito del premio Nobel per la Fisica nel 1922 per i suoi contributi fondamentali nella comprensione della struttura atomica e nella meccanica quantistica. Riposano qui, tra gli altri, anche
il fisico Hans Christian Ørsted (1777-1851) e
il tenore Ben Webster (1909-1973). Passeggiando tra tombe di danesi più o meno celebri si giunge in una
zona particolare, quella
dedicata agli homeless, i poveri senza fissa dimora, che si ritrovano qui insieme ricordati da uno straordinario e curioso monumento realizzato nel 2012.
Oggi il cimitero, oltre alla sua funzione originaria si può definire un vero e proprio parco dove passeggiare che attrae, da molti anni, un cospicuo numero di turisti provenienti da ogni parte d’Europa.
Quello danese è un diverso modo di approcciarsi ai defunti, comune a molte culture del Nord Europa, e il cimitero non è vissuto come un luogo di tristezza ma quasi di svago. Questo parco-giardino, tipicamente scandinavo, è un sito talmente tranquillo e piacevole che nelle belle giornate non è raro trovare famiglie che vi si recano per un picnic o addirittura vedere gente sdraiata in pieno relax sul prato a prendere il sole o, ancora, studenti intenti sui propri libri!
Ho avuto la fortuna di trovarmi a Copenaghen in estate, e, come suggerito da tutte le guide turistiche, non ho mancato di fare una tappa al quartiere di
Nørrebro ed al suo famoso cimitero. Inoltrarsi all’interno dell’
Assistens, è come entrare in un quadro di Monet, sembra di camminare tra i colori della sua tavolozza: una molteplicità di piante e fiori veramente unici, dalle mille tonalità, circondati da un verde sgargiante forniscono una cornice pressoché fiabesca a questo luogo di eterno riposo. Certamente la visita si è rivelata avvincente in un clima di pacifica serenità e la suggerisco a tutti coloro che abbiano in programma un tour a Copenaghen.
Il cimitero è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 16 nei mesi invernali, mentre nei mesi estivi dall' 1 Maggio al 31 Agosto è aperto dalle 8 alle 20.
Stefano Montaguti