- n. 4 - Maggio/Giugno 2018
- Attualità
La cerimonia funebre 4.0
Biemme Special Cars, leader nella produzione di autofunebri, in occasione di Tanexpo 2018 ha presentato un video che propone un innovativo format di rito funebre.
Da sempre gli avvenimenti significativi nella vita sono stati accompagnati e segnati da cerimonie. Davanti all’evento luttuoso esprimere il proprio dolore, condividendolo con gli altri tramite il rito funebre, viene generalmente considerato il primo e necessario passo verso l’elaborazione del lutto. Ma in un epoca dove il
“qui e ora” e l’
”apparire più che essere” hanno acquisito una rilevanza fondamentale, il fenomeno morte non fa più parte degli eventi naturali della vita, al contrario è tenuto sempre più ai margini dell’immaginario collettivo e anche
la celebrazione del rito funebre è vissuta come qualcosa che viene a turbare l’edonismo quotidiano e che merita quindi, in un’ottica quasi negazionista, di essere trattata come una sgradevole incombenza
da espletare quanto prima. A tutto questo si aggiunge la
mancanza di alternative per chi voglia celebrare un funerale laico, in una società contemporanea che invece è sempre più multietnica e globale e dove la domanda di cerimonie non-religiose è in continua crescita.
Biemme Special Cars ha sentito la necessità di provare a fornire risposte concrete a tali problematiche e riportare la morte in una visione di dimensione umana, che possa far parte delle esperienze della vita, rivisitandola e rivestendola di una accezione “positiva”: la morte come momento di rinascita e di passaggio ad un piano di esistenza più alto, un punto di arrivo anche per chi non crede, l’ultimo imperdibile momento in cui celebrare e raccontare un nostro caro e rendergli quegli onori che magari non siamo riusciti ad esprimergli in vita. È stato così pensato un nuovo concetto di cerimonia funebre, che potesse essere “positiva” e “globale”, un format capace di rispondere alle esigenze sia del credente che della persona laica, ma soprattutto una cerimonia più “personale”, creata in base ai gusti, alla personalità e alla sensibilità del defunto e della sua famiglia, capace di raccontarlo in modo non convenzionale: un momento di intimità collettiva dall’atmosfera calda e familiare, dove poter condividere il dolore, ma anche il ricordo di momenti belli, una cerimonia, quindi, quale evento sociale di condivisione e di celebrazione del nostro caro attraverso cui intraprendere il processo di una elaborazione collettiva del lutto.
Si è ragionato su quale potesse essere una location ideale, in alternativa al luogo di culto, quale degna cornice per accogliere questo importante momento, individuandola in un
antica villa italiana, un luogo affascinante ed elegante, ponte tra passato e futuro, simbolo di eterna bellezza in grado di vincere il tempo, come lo spirito degli uomini e come i ricordi che di essi portiamo nei nostri cuori.
Con la realizzazione del
cortometraggio “Funeral 4.0” del regista
Federico Fabiano, non si è avuta la presunzione di voler rappresentare nei dettagli ciò che Biemme Special Cars ha definito
“La Cerimonia funebre personalizzata”, poiché in quanto tale è appunto unica ed irripetibile, ma si è voluto più che altro puntare su
due aspetti fondamentali che costituiscono questo nuovo format, ovvero:
- la scelta di una location d’impatto come una villa antica, perché luogo raffinato, unico e altamente rappresentativo, ideale per celebrare un rito laico, ma anche una funzione religiosa diversa, originale e distintiva.
- il ricevimento, perché momento sociale e di condivisione positiva del ricordo del defunto, occasione unica per riviverlo e celebrarlo tutti assieme, un momento in cui, tramite il racconto della sua vita, vengono riaffermati valori universali condivisi.
E quale miglior strumento se non
l’immagine e la moderna
tecnologia digitale per ricordare chi ci ha lasciato?
Oggi viviamo nell’era della cultura visuale dove il mondo è un grande palcoscenico in cui apparire, ma paradossalmente
nella celebrazione delle esequie l’utilizzo di immagini è del tutto assente, al contrario di quanto avveniva presso i popoli antichi, per i quali era consuetudine arricchire il rito funebre con dipinti, posti nelle tombe, raffiguranti momenti di vita del defunto, quali elementi di buon auspicio nel viaggio nell’aldilà.
Preso atto di questo paradosso contemporaneo si è volutamente scelto di impostare una cerimonia del commiato in cui l’immagine tornasse ad avere un ruolo centrale e la tecnologia digitale ne fosse il suo strumento. È grazie alle immagini dei suoi frammenti di vita che il defunto diventa protagonista di una condivisione positiva, un momento in cui si prende coscienza del valore della perdita, in cui si esplicitano le emozioni e il legame avuto in vita con il proprio caro e che ora verrà perpetrato nel ricordo. Il fatto che ciò avvenga nel durante il rito e nella successiva fase del ricevimento in suo onore, è fondamentale perché rappresentazione e scelta comune attorno cui si coagulerà il nuovo sentire del gruppo, la sua nuova costituzione ideale, la riaffermazione della sua coesione.
Il
filmato, accessibile dal sito o dal canale Youtube di Biemme Special Cars, ha raccolto tutte queste suggestioni con uno
storytelling leggero ed efficace, in grado di interpretare al meglio questa volontà di rilettura contemporanea della cerimonia funebre evidenziandone gli aspetti più umani e toccanti ed esaltando insieme la maestosità e l’importanza del rito.
In un momento storico dove assistiamo ad un veloce processo di cambiamento socio culturale che investe il pensiero e le attività dell’uomo ad ogni livello, imparare a gestire la rivoluzione in atto è una sfida ed una risorsa: adeguare la professione funebre cogliendo tutte le possibilità offerte da questo cambiamento è quindi quanto mai fondamentale.
Luca Merlo