"Superato il divieto imposto dal codice penale sulla dispersione delle ceneri, - ha aggiunto Fasolo, - la cremazione si dimostra una pratica igienica ed ecologica che permette di ridurre considerevolmente gli spazi cimiteriali ed i costi sostenuti dalle famiglie e dalla comunità". Rispetto alla cremazione del cadavere oggi non esiste più alcun pregiudizio religioso e questo può facilitare l'estensione di una pratica utile anche a superare il collasso dei cimiteri, in difficoltà per le richieste continue di ampliamento e con prezzi sempre più elevati per i cittadini e per le finanze comunali. "Vi sono aspetti preoccupanti di inquinamento dei terreni", ha aggiunto Fasolo, spiegando che la stessa inumazione, pur impegnando il terreno per un periodo di tempo minore, "ha un impatto rilevante sul consumo di superficie". "La proposta - ha concluso il relatore - offre anche una garanzia di sepoltura nel rispetto delle diverse culture, in una società come l'attuale che tende sempre più verso la multietnicità".
Favorevole ai contenuti della legge anche Enrico Melasecche, capogruppo di FORZA ITALIA, che l'ha definita "interessante e un segno di civiltà". "I comuni - ha aggiunto - si vedono costretti ad aumentare in modo esponenziale gli spazi cimiteriali, soprattutto nelle grandi città. Terni stessa ha problemi nel reperire ulteriori spazi per le sepolture tradizionali. C'è poi da considerare che oggi anche la Chiesa cattolica non esprime più un veto rigido sulla cremazione e questo rende utile la disposizione che stiamo approvando". Sul testo di legge, condiviso nell'impianto generale, si è astenuto il gruppo di ALLEANZA NAZIONALE che, con Franco Zaffini, ha giudicato "eccessivamente laica la parte relativa ai funerali civili e agli altri riti religiosi da incentivare".