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A GARDONE VAL TROMPIA UNA NUOVA CASA FUNERARIA

L'AltraRiva: mantenere intatta la dignità di un uomo

Più di duecento invitati non hanno voluto mancare, sabato 25 ottobre 2014, alla inaugurazione della Casa Funeraria “L’AltraRiva”, fortemente voluta dalla Famiglia Brunori per offrire alla popolazione di Gardone Val Trompia e dei paesi limitrofi l’opportunità di vivere il momento del lutto il più serenamente possibile, “in un ambiente caldo e accogliente e con la consapevolezza che al defunto verranno prestate quelle attenzioni che gli permetteranno di mantenere intatta la sua dignità di uomo”. Un emozionato Leonardo Brunori ha voluto ricordare in questo momento “gli insegnamenti di papà Egidio, il fondatore dell’Impresa, che nel 1960 ha intrapreso insieme alla moglie Laura l’attività di Onoranze Funebri e che “ha saputo trasmetterci i valori che ancora oggi costituiscono i capisaldi della nostra attività quotidiana: rispetto e professionalità”.
La Casa Funeraria “L’AltraRiva” si integra accuratamente nel contesto urbano della cittadina lombarda: nasce dalla trasformazione di una costruzione già esistente e coniuga sapientemente una immagine discreta con l’eleganza formale di materiali e finiture di pregio che esaltano gli aspetti pratici a cui la struttura è destinata.
Il progetto è stato firmato dallo Studio Architettura&Sistemi di Brescia che negli ultimi anni si è specializzato anche nella realizzazione di questo tipo di costruzioni. L’Ingegner Dino Brunori, a capo dello Studio, ha brevemente illustrato l’approccio metodologico tenuto dal suo team di lavoro. “La distribuzione interna dei locali è perfettamente organizzata e tiene conto di due aspetti prioritari, la destinazione e i percorsi: le due camere ardenti (“Sala Ambra” e “Sala Incenso”) e i rispettivi salotti sono del tutto indipendenti dalle aree di pertinenza degli operatori, con le quali interagiscono in maniera completamente riservata, e funzionali al migliore utilizzo degli spazi comuni”.
Grande attenzione è stata dedicata ai colori, alla luce, alla musica, agli arredi, alla tecnologia. “Tutto è stato studiato in funzione della psicologia del momento: è scientificamente provato che colori troppo accesi o vivaci accrescono il nervosismo interiore e che i colori cupi deprimono. Di questo abbiamo tenuto conto nell’organizzare tutti gli elementi che definiscono il contenitore: pareti, soffitti, pavimenti, rivestimenti, tendaggi e quant’altro. La luce invece, in funzione della tipologia di sorgente luminosa e del grado Kelvin che ne determina il colore, può esaltare o mascherare eventuali elementi relativi allo stato ed alla preparazione della salma. Da qui si comprende l’importanza di un corretto progetto di illuminotecnica. Così come la luce e il colore, anche la musica può esaltare, deprimere o tranquillizzare. Altri elementi che non abbiamo trascurato sono stati l’acqua, spesso associata ad un senso di quiete, e il verde, con il giusto mix di essenze, di fiori e di colori che creano un contorno ideale alla costruzione. In quanto agli arredi, abbiamo cercato di rendere l’ambiente il più simile ad una vera Casa, quella per intenderci in cui la maggior parte di noi vive quotidianamente, dando così continuità alla storia della vita di una persona anche nel momento del distacco. L’aspetto tecnologico è sicuramente il più interessante: tutti gli impianti sono gestiti da un sistema domotico comandato e controllato anche in remoto da un semplice clic sul telefono o da una schermata del tablet. Su tutti questi elementi abbiamo concentrato il nostro lavoro”.
Leonardo e i fratelli che collaborano con lui sono dei perfezionisti. “Le famiglie che si rivolgono a noi sanno di poter contare sempre su un servizio di eccellente qualità, frutto anche di un impegno costante nella ricerca di una migliore professionalizzazione. Crediamo nel valore delle Onoranze Funebri e riteniamo che la nostra nuova Casa Funeraria possa rappresentare uno strumento per riappropriarsi dei tempi del dolore come momenti propri del vivere, il luogo in cui, recuperando una dimensione di umanità fondamentale e indispensabile, si possa rendere al defunto il necessario omaggio celebrandone adeguatamente la memoria”.
L’intera comunità di Gardone Val Trompia ha colto immediatamente il significato de “L’AltraRiva”: nei giorni successivi all’inaugurazione la struttura è stata visitata da centinaia di persone che hanno anche avuto l’opportunità di ammirare le opere della pittrice Cinzia Bevilacqua in una mostra personale dal titolo “Le parole che non ti ho detto”. Un evento di altissimo livello per presentare degnamente una struttura davvero all’avanguardia!
 
Carmelo Pezzino


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