- n. 5 - Maggio 2012
- Parliamo di...
De Leo Fund Onlus
Un aiuto ai sopravvissuti a lutti tragici ed improvvisi
La perdita di una persona cara rappresenta un evento doloroso, ma inevitabile, nella vita di ognuno. Se invece pensiamo a morti improvvise, inaspettate e altamente traumatiche, quali quelle che coinvolgono giovani vittime, non è difficile immaginare quanto la vita di chi resta possa esserne profondamente sconvolta.
Non di rado la sofferenza dei “sopravvissuti” non trova accoglienza nelle persone vicine e amiche o nei servizi sanitari: così, oltre al trauma della perdita, questi individui rischiano di cadere in un profondo senso di isolamento e di abbandono che spesso può sfociare in forme conclamate di disagio o di patologia. L’estensione del fenomeno è allarmante: in Italia, nel 2007, vi sono stati 24.000 decessi avvenuti in circostanze improvvise e riconducibili a cause esterne; di questi, 5.131 sono stati provocati da incidenti stradali, che rappresentano una delle maggiori cause di morte per giovani di età compresa fra i 15 e i 24 anni. Inoltre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha reso noto che negli ultimi 40 anni si è registrato un aumento del 60% dei suicidi, soprattutto nei paesi industrializzati.
Per dare un sostegno concreto e qualificato ai sopravvissuti, nel 2007, dalla tragica esperienza personale del Professor Diego De Leo e della moglie Cristina che hanno perso entrambi i figli in un incidente stradale, è nata la De Leo Fund, una Onlus che si propone di fornire solidarietà e sostegno umano, esistenziale e psicologico alle persone che hanno subito lutti improvvisi dovuti a incidenti stradali o sul lavoro, suicidi, catastrofi naturali, crimini. La De Leo Fund in questi anni ha operato prevalentemente in Veneto, in collaborazione con il Coordinamento Regionale per i Trapianti e con il sostegno concreto della Regione che nel 2008 ha attivato un “Programma regionale triennale di formazione, ricerca e intervento per il sostegno ai sopravvissuti di lutti tragici e improvvisi” (DGRV 3662). Il programma ha permesso di creare una rete regionale di operatori, specificatamente formati nell’assistenza alle persone che hanno subito un lutto traumatico, che hanno acquisito competenze particolari nella conduzione di gruppi di supporto, fornendo una risposta assistenziale appropriata a questo tipo di situazioni. Questi professionisti sono divenuti referenti locali nelle diverse province e si occupano in prima persona della formazione di altri soggetti, contribuendo così ad estendere sul territorio l’opportunità di dare aiuto alle persone in lutto. Il programma ha consentito inoltre di elaborare e di attuare interventi finalizzati a sensibilizzare e a diffondere la cultura del cordoglio nella Regione, raccogliendo dati di ricerca utili a migliorare la comprensione del problema e a definire le più idonee strategie d’intervento.
La
De Leo Fund ha istituito un
Numero Verde (800-168678), attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, che accoglie le richieste di assistenza attraverso operatori formati della fondazione, qualificati per comprendere il tipo di bisogno e in grado di indirizzare opportunamente allo specialista della rete più vicino. Il Numero Verde è stato presentato all’interno della
campagna di comunicazione “Insieme non da soli, affrontare una perdita traumatica”, che ha consentito la diffusione dell’iniziativa attraverso i mass media. La Onlus ha un proprio sito internet (
www.deleofundonlus.org) che contiene tutte le informazioni relative alla Fondazione ed alle sue iniziative, ed ha inaugurato da pochi mesi la sua
sede operativa
di Padova.
In futuro si prevede l’attivazione di una
help line di sostegno telefonico per rispondere alle richieste di aiuto provenienti da persone impossibilitate a spostarsi fisicamente, che non si sentono pronte a instaurare una relazione diretta o che chiamano da altre regioni d’Italia, nella speranza che il modello veneto possa essere esportato e attivato anche in altri contesti territoriali. Sarà anche istituita una unità gestionale per la
formazione dei professionisti che coordinerà la preparazione degli operatori direttamente coinvolti nel sostegno ai sopravvissuti, garantendo così un servizio altamente qualificato, competente e costantemente aggiornato. I primi importanti risultati raggiunti sono rappresentati dalle numerose telefonate al numero verde e dalla crescente richiesta di formazione da parte degli operatori e di collaborazione da Istituzioni ed Enti pubblici e privati. Questo conferma la necessità di agire su più fronti, ma con un unico obiettivo: contrastare il silenzio che la cultura del nostro tempo ha portato intorno alla morte, garantendo un servizio di sostegno alle persone che si trovano a dover affrontare il doloroso “lavoro” del lutto.
Sara Basso