- n. 3 - Marzo 2010
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Art Funeral Italy & Resmini
L'accoppiata vincente
Sono stati al centro dell’attenzione, per il pubblico e per televisioni e giornali italiani e stranieri, in occasione della loro partecipazione all’ottava edizione del Salone Internazionale del Lusso di Verona. Lo stand di Art Funeral Italy, all’interno dell’area denominata “Toys for Boys and Girls”, è stato letteralmente assediato dai visitatori che volevano vedere da vicino due grandi capolavori dell’arte funeraria italiana, due cofani funebri cui i mezzi di informazione avevano dato il meritato risalto. Lo abbiamo verificato personalmente e possiamo testimoniare che, nella calca, non è stato facile ascoltare dalla viva voce dei protagonisti il racconto delle caratteristiche principali di questi due pregiatissimi oggetti.
“Il modello RI, acronimo di Resmini-Imeri per l’appunto, è realizzato in massello di mogano sapeli”, racconta Tino Resmini che ha curato la falegnameria e l’intaglio lasciando a Paolo Imeri l’intarsio e le finiture. “Ha misure interne prossime ai due metri, un intaglio a tema floreale ed un profuso intarsio in piuma di mogano sapeli prelevato da un’unica biglia di legname lavorata a macchia aperta ed ebanita sul cofano mantenendone gli originali piumaggio ed ossatura; questa tarsia avvolge la cassa come una coperta. I filetti sono in ebano nero e per la tappezzeria interna stiamo valutando di utilizzare puro cashmere con bottoni in corno di bue. Le finiture esterne sono in poro aperto per il basamento e per l’intaglio e in poliuretanico satinato opaco per l’intarsio”. A riprova dell’unicità del prodotto, che sarà ospite dello stand Ferrari a Tanexpo 2010, il Maestro Resmini ha apposto la propria firma olografa in calce bianca.
“Il sarcofago americano Golden Casket Michael, invece, ha un telaio in rovere massello ed è stato rifinito completamente con purissima foglia d’oro zecchino a 24 carati” ci ha spiegato Paolo Imeri. “Ha un sistema elettromeccanico di apertura e chiusura dei due semicoperchi e del lettino interno ed è corredato da un sistema di sorveglianza satellitare che ne permette la localizzazione qualora venga trafugato. Lo stesso impianto permette alla salma che lo occupa, in caso di morte apparente, di effettuare una chiamata telefonica digitando il numero sulla tastiera touch screen oppure pronunciando un messaggio di sos preregistrato. Le maniglie sono sei, in ottone dorato, ed il rivestimento interno è in lino arricciato”.
Lo stand presentava altre opere d’arte: oltre alle più prestigiose urne cinerarie del catalogo Art Funeral Italy, abbiamo ammirato una creazione del maestro Antonino Rando, “Invocazione”. Realizzata in bronzo (fusione a cera persa), pesa oltre 60 chilogrammi e la sua base è un ottagono in puro wengé nel quale riporre le ceneri dei defunti. Una scultura da mostrare in salotto, ma con il valore aggiunto di poter contenere quattro urne.
Carmelo Pezzino